Gary Gensler, il Presidente della Securities and Exchange Commission (SEC) degli Stati Uniti, avrebbe mentito al Congresso. La pesante accusa è stata lanciata nella giornata di ieri dal presidente del Comitato per i servizi finanziari della Camera, Patrick McHenry, un repubblicano del North Carolina.

La crescente faida tra i regolatori finanziari e l’industria delle criptovalute si arricchisce quindi di un nuovo capitolo. Secondo McHenry, il numero uno della SEC avrebbe deliberatamente ingannato il Congresso riguardo alla posizione dell’agenzia su Ethereum. 

Gary Gensler avrebbe ingannato il Congresso

L’accusa di McHenry arriva dopo la rivelazione che la SEC ha considerato al suo interno Ethereum (ETH) alla stregua di un titolo non registrato per oltre un anno. Posizione derivante dalle vicende di un’altra causa, quella intentata da Consensys contro l’autorità, per avere in pratica esorbitato dai propri poteri.

È stato Gurbir Grewal, direttore della divisione di applicazione della Commissione, ad emettere un ordine formale interno il 28 marzo 2023, annunciando un’indagine su “Ethereum 2.0”, autorizzando in tal modo i dipendenti dell’autorità di regolamentazione a indagare e citare in giudizio le parti coinvolte nell’acquisto e vendita di ETH.

L’ordine, secondo Consensys, è stato approvato dalla commissione il 13 aprile 2023 e si riferisce esplicitamente a Ethereum come titolo. A dimostrarlo il fatto che autorizza l’indagine su “alcuni titoli, incluso, ma non limitato a ETH, su cui nessuna dichiarazione di registrazione era o è in vigore… e per la quale non era o è disponibile alcuna esenzione.”

All’apparenza, il controllo della SEC su Ethereum è aumentato dopo il Merge, l’evento che ha introdotto il meccanismo di consenso Proof-of-Stake al posto del Proof-of-Work originario. Se da un punto di vista energetico ha traghettato la catena verso una maggiore efficienza, al tempo stesso ha introdotto lo staking, incentivo su cui la SEC sembra intenzionata a scatenare un’offensiva. Proprio per questo l’intero settore della blockchain guarda alla vertenza in atto. Ove Ethereum fosse condannato in giudizio, si aprirebbe la strada per una lunga serie di cause analoghe.

Cosa potrebbe accadere ora

Occorre sottolineare come nel frattempo, Gensler si sia ripetutamente sottratto a commenti in grado di chiarire la posizione della sua agenzia nei confronti di Ethereum. In particolare, lo ha fatto proprio davanti ad una raffica di domande rivoltegli da McHenry. Un atteggiamento che ha contraddistinto la sua audizione di fronte al Congresso il 18 aprile dello scorso anno. In quell’occasione, infatti, di fronte alla precisa domanda sul fatto che Ethereum sia una security o meno, fece praticamente scena muta.  

Un atteggiamento che ora fornisce il destro a McHenry per lanciare la sua pesante accusa. Ecco quanto affermato dal presidente del Comitato per i servizi finanziari della Camera, al riguardo: “Nuove prove dimostrano che il presidente Gensler ha ingannato il Congresso. Nuovi atti giudiziari mostrano che si è trattato di un tentativo intenzionale di travisare la posizione della Commissione.” 

Quali potrebbero essere le conseguenze dell’accaduto, per Gensler? L’accusa è pesante dal lato formale, ma va aggiunto che un ordine della SEC, come quello citato nella causa intentata da Consensys, non intende rappresentare una conclusione legale. Tanto da essere considerata in molti frangenti soltanto alla stregua di uno dei primi passi in un’indagine.

I repubblicani si schierano sempre più nettamente a favore dell’innovazione finanziaria

McHenry, però, sembra intenzionato a cavalcare l’onda. Nella sua dichiarazione rilasciata a margine della questione, ha infatti evidenziato l’apparente disconnessione tra le parole pubbliche della SEC e le azioni private su ETH. Sino a bollarle come esempio della “natura arbitraria e capricciosa della regolamentazione dell’agenzia attraverso l’approccio coercitivo nei confronti delle risorse digitali”. 

Subito dopo il rilascio della dichiarazione, l’ufficio del deputato ha annunciato un’audizione, fissata per la prossima settimana, presso la sottocommissione sui mercati dei capitali del Comitato per i servizi finanziari. Il titolo della stessa può essere considerato indicativo: “Applicazione della SEC: bilanciare la deterrenza con il giusto processo”.

Non si può non notare, comunque, la decisione con cui i repubblicani si stanno schierando al fianco dell’innovazione finanziaria. Un atteggiamento che può essere spiegato coi generosi finanziamenti della Blockchain Association e l’orientamento dell’opinione pubblica. In un recente sondaggio, infatti, è emerso come la maggioranza dei possessori di criptovaluta sia intenzionata a votare Donald Trump alle prossime presidenziali.