Nuovo bonus da 100 euro in busta paga per i lavoratori. La notizia è stata anticipata dal Governo, che ha preannunciato l’avvio di nuove iniziative volte a sostenere il potere d’acquisto delle famiglie.

Per ora, il nuovo bonus è stato molto pubblicizzato, tanto che qualcuno lo ha già definito il “nuovo Bonus Befana”, più per anticipare il periodo di erogazione del nuovo beneficio che per limitare l’azione distensiva dell’Esecutivo, volta a distogliere l’attenzione sul clima difficile che affrontano quotidianamente molte famiglie italiane. Vediamo insieme come funziona il nuovo bonus da 100 euro.

Busta paga: nuovo bonus 100 euro

 La novità è stata diramata dal presidente del Consiglio Giorgia Meloni durante l’udienza tenutasi con i sindacati nella giornata di lunedì 29 aprile, nel momento di svelare le disposizioni operative contenute nel “Decreto 1° maggio”.

Nella bozza del testo era apparso un bonus da 80 euro, poi salito a 100 euro, da erogare unitamente alla tredicesima, successivamente depennato per l’assenza delle risorse.

Un dietrofront del Governo dovuto alla limitata disponibilità di risorse, spiegata dal sottosegretario all’Economia, Maurizio Leo, che ha smentito le prime indiscrezioni trapelate dalla bozza del testo.

D’altra parte, i conti presentati dalla Ragioneria di Stato sono chiari e decifrabili, ma soprattutto lasciano trapelare l’impraticabilità dell’istituzione di un nuovo bonus una tantum per il 2024.

Tuttavia, a parer del vero, per ora sembrerebbe che l’incentivo sia solo rimandato al 2025. Più precisamente nel mese di gennaio; pertanto il nuovo bonus è stato già ribattezzato da alcuni: “Bonus Befana”

A chi spetta la tantum a gennaio 2025?

Il nuovo bonus da 80 euro in busta paga dovrebbe essere presente nel Decreto 1° maggio, con la particolarità legata alla data di erogazione del beneficio. Secondo le indiscrezioni, il nuovo incentivo sarebbe rimandato al 2025, per entrare a regime a gennaio di quell’anno.

A fruire del bonus in busta paga dovrebbero essere i lavoratori che rientrano nei seguenti requisiti:

  • lavoratori dipendenti;
  • reddito complessivo non superiore a 28.000 euro lordi;
  • è possibile che vengano indicati dei limiti riferiti al reddito percepito nel 2024;
  • non si esclude l’introduzione di limite ISEE.

Inoltre, otterrebbero il nuovo bonus in busta paga i lavoratori che si ritrovano in una delle seguenti condizioni:

  • sposati con almeno un figlio a carico;
  • nucleo monogenitoriale con un unico figlio a carico.

Più bonus o abolizione degli extra?

 L’intento del Governo di proseguire sulla linea della distribuzione di nuovi incentivi piace alle famiglie. Tuttavia, non si può negare che nel periodo di campagna elettorale l’andamento politico era orientato verso un’abolizione in toto di bonus e sussidi a gogo.

Ma, è anche vero, che i tempi cambiano e, soprattutto, le esigenze delle famiglie sono diverse rispetto a qualche anno fa. Come riportato da money.it, la tempistica sull’annuncio di un nuovo sostegno alle famiglie è stato lanciato quasi unitamente all’annuncio della candidatura di “Giorgia” alle prossime elezioni Europee.

Nell’introdurre nuovi sostegni al reddito, il governo ha accantonato la conferma dello sgravio contributivo e la riforma Irpef prevista per il 2025.

In conclusione, nonostante il rinvio al 2025, il nuovo bonus da 100 euro rappresenta un segnale di attenzione del Governo verso le famiglie italiane. L’andamento politico, inizialmente orientato verso l’abolizione dei bonus e sussidi, evidenzia la complessità del tema e le esigenze delle famiglie, in continua evoluzione. Con la considerazione che tale adattamento deve tradursi in politiche concrete volte a favorire la crescita economica e il benessere sociale.