In un paese come gli Usa che tentano disperatamente di fermare il traffico di fentanyl e di altre droghe pesanti, l’uso e consumo di marijuana ha subito a seconda degli anni timidi incoraggiamenti o forti stigmatizzazioni da parte dello stato.

La Drug Enforcement Administration (DEA) ha però elaborato una proposta che il presidente Joe Biden è pronto a firmare: rendere la marijuana una droga a basso rischio, cioè con meno rischi dell’eroina, delle metanfetamine e dell’LSD. Potrebbe essere il primo passo per una sua legalizzazione federale.

Il procuratore generale Usa vuole riclassificare la marijuana come droga a basso rischio

Un primo passo per rendere l’uso ed il possesso della marijuana legale a livello federale? Non è ancora detto ed il Washington Post, che ha rilanciato l’idea della DEA (Drug Enforcement Administration), è molto cauto al riguardo.

Martedì prossimo, però, il procuratore generale Merrick Garland lancerà la proposta di togliere dalla lista di sostanze stupefacenti con gravi rischi per la salute proprio la marijuana, distinguendola da altre droghe come l’LSD o l’eroina. La misura, se promulgata, non legalizzerebbe la marijuana a livello federale, ma amplierebbe l’accesso alla droga per uso medico e stimolare le industrie della cannabis negli stati in cui è legale.

Il presidente Biden due anni fa aveva concesso la grazia ai condannati per possesso di marijuana e aveva già detto durante la scorsa campagna elettorale (2020) che le leggi su questa droga colpivano in maniera discriminatoria, specialmente le persone di colore.

Nel frattempo, diversi stati americani si sono mossi in ordine sparso e a seconda delle leggi la coltivazione e la vendita di cannabis è permessa. In 24 stati la marijuana si può vendere a chi ha più di 21 anni, mentre in 13 si può usare per fini medici.

Quest’industria ha lottato però negli ultimi anni poiché ha dovuto affrontare la continua concorrenza del mercato illegale insieme a un eccesso di offerta in alcuni stati che ha fatto scendere i prezzi.

In cosa consiste la proposta della DEA

Per più di 50 anni, la marijuana è stata classificata come una sostanza controllata dalla Tabella I con un alto potenziale di abuso e nessun uso medico accettato. Secondo il cambiamento proposto dalla DEA, la marijuana andrebbe nella Tabella III, allo stesso livello dei farmaci da prescrizione come gli steroidi anabolizzanti ed il testosterone.

L’agenzia si è basata su un’analisi scientifica della Food and Drug Administration che ha scoperto che la marijuana ha un uso medico accettato e prove che può trattare alcune condizioni, tra cui nausea e vomito.

Chi ha salutato con favore quest’annuncio, non ancora però commentato ufficialmente, ha detto che molti americani potranno lavorare senza preoccupazioni di infrangere qualche legge federale. I più critici, come ex funzionari delle forze dell’ordine federali e membri conservatori del Congresso, hanno affermato che questa decisione ostacolerebbe i tentativi di perseguire i trafficanti di droga e danneggerebbe la salute pubblica.