100 pittori via Margutta, una mostra-evento, di successo, sul rapporto uomo-macchina. Il tema dell’IA, e la pervasività costante delle nuove tecnologie, impone riflessioni nuove su una professione, da sempre, legata alla manualità, alle emozioni e al talento. L’artigianalità, propria degli artisti, teoricamente non potrebbe essere sostituita dai computer, praticamente la tecnologia subentra ad un’attività, da sempre, manuale e pratica.

100 pittori via Margutta, parla il presidente dell’organizzazione: ecco quali sono i vantaggi e gli svantaggi dell’IA

“Le macchine intelligenti ricoprono un ruolo fondamentale nella vita delle persone grazie allo sviluppo di sistemi sempre più avanzati, e ispirato alla maniera umana di pensare, agire, risolvere e creare. Ogni artista dei 100 pittori, ha realizzato un’opera sul tema, utilizzando un proprio linguaggio e una propria tecnica, mettendo in evidenza aspetti positivi e negativi dell’interazione uomo-macchina – ha spiegato Salvatori – dalla medicina alla scienza all’accesso delle informazioni, al risparmio di tempo, le tecnologie sono d’aiuto all’essere umano, ma anche una minaccia per quanto riguarda la protezione dei dati sensibili, personali, la libertà delle persone, e il diritto di tutelare la privacy.”

Da sinistra verso destra: Luigi Salvatori, presidente dell’organizzazione 100 pittori, il Maestro Veronica Piraccini, Lorenzo Loiacono, presidente del Consiglio Regionale del Lazio, Sepulcri, Marika Molinari

Federica Raso: “Dipingo ancora a mano”

Le tecnologie, seppure pervasive, non vengono usate dagli artisti allo stesso modo. C’è chi riesce a fare arte mantenendo i vecchi metodi, come la pittrice Federica Raso. “Sono ancorata ai vecchi schemi, l’unica presenza tecnologica è legata dai social media – ha dichiarato l’artista Federica Raso – disegno le donne perché le considero il vero potere divino, una forza senza eguali. E’ nelle opere di donna che esprimo il mio io più profondo. Racconto la sensualità femminile perché nella vita reale subisce alti e bassi.

Piove da far l’amore di Federica Raso

Le macchine non hanno un cuore

“Saremo, presto, tutti rimpiazzati dalle macchine, sarà sacrificata la creatività e saremo sostituiti nello svolgimento di qualsiasi attività. Noi artisti ci chiediamo: è lecito accostare il termine creatività a qualcosa di artificiale, come una macchina, un software? L’opera generata dalla macchina può essere considerata arte? L’arte non da risposte, ma domande – ha sottolineato subito dopo il presidente – l’artista crea con il cuore e l’anima: le macchine hanno un cuore? Certamente no. È l’artista che servendosi di un pennello, o una macchina, crea un’opera d’arte col cuore e l’anima.”

Come sta andando l’iniziativa?

“L’iniziativa sta andando molto bene. E’ cominciata lo scorso 26 marzo, con una conferenza stampa, alla Camera dei Deputati, dove è stato dato grande risalto alla manifestazione. La mostra, inaugurata sabato 27 marzo alla presenza delle autorità cittadine, ha voluto dare risalto a molti giovani artisti e ragazzi dell’Accademia di Belle Arti, di Roma di via Ripetta, accompagnati dal Maestro prof.ssa Veronica Piraccini – ha detto Salvatori – l’evento help rappresenta un piccolo passo per l’inclusione dell’arte, l’unione di linguaggi diversi per uno scambio culturale l’incontro di giovanissimi e con artisti veterani.”

Da sinistra: Onorevole Federico Mollicone della Commissione Cultura, Pres. 100 pittori di Margutta Luigi Salvatori, Sepulcri artista dell’Accademia Scuola Pittura Piraccini, vice Pres. Antonio Servillo

Nuovi stili di vita, e nuove abitudini, vanno via via affermandosi

“Il rapporto degli artisti col pubblico è molto buono. I pittori lasciano gli studi e le gallerie per scendere nelle strade, e nelle piazze, incontrare le persone e instaurare un dialogo. La strada, così, diventa una grande galleria di quadri a cielo aperto. Le vendite, invece, registrano una elevata flessione in questo ultimo decennio. Viviamo in una fase di profondo cambiamento, influenzato da una evoluzione sociale e demografica che la pandemia e le guerre in Ucraina, e Medio Oriente, hanno accentuato – ha detto Luigi Salvatori – si stanno affermando nuovi stili di vita, si assiste ad un mutamento delle abitudini di acquisto e di consumo degli italiani.”

Artisti – committenti: a che punto è il rapporto?

“Inflazione, con conseguente aumento della povertà, mancanza di stabilità delle giovani famiglie e disinteresse diffuso portano i consumatori ad acquistare serie a basso costo: attraverso grandi strutture di vendita, o su stampe economiche e acquisti online – si è congedato l’esperto – occorre risvegliare l’interesse culturale delle istituzioni e sostenere gli artisti. La cultura è il pilastro della società. L’arte abbatte i muri e le barriere tra i popoli, costruisce ponti per il dialogo, crea le condizioni per la pace e il rispetto della dignità dell’uomo.”