Calo demografico e spesa pubblica: ecco quali sono le complesse sfide per il futuro. Facciamo chiarezza su quali sono le implicazioni.  

Negli ultimi decenni, si è assistito a un aumento significativo della spesa pubblica a livello globale, mentre contemporaneamente si registra un calo delle persone in età lavorativa in grado di sostenerla. Questo fenomeno presenta sfide complesse per il futuro, con implicazioni su vari fronti, dall’economia alla politica monetaria, dall’inflazione alle politiche fiscali dei governi.

Calo demografico e spesa pubblica: ecco le complesse sfide per il futuro

Secondo l’analisi condotta da Richard Flax, Chief Investment Officer di Moneyfarm, l’andamento demografico e il debito pubblico sono fattori strettamente correlati l’uno all’altro. Il calo demografico è evidente se si considera il tasso di fertilità totale (TFT), che indica il numero medio di figli per donna necessario affinché la popolazione mondiale rimanga stabile. Attualmente, questo valore si attesta a 2,1, ma diverse regioni sono già al di sotto del tasso di sostituzione e la tendenza è prevista in calo per i prossimi decenni.

Parallelamente, il debito pubblico è in costante aumento, come dimostrato dall’ultimo rapporto del Congressional Budget Office (CBO) sulle prospettive di bilancio per gli Stati Uniti. Questo documento evidenzia che, a partire dal 2040, negli Stati Uniti il numero delle morti supererà quello delle nascite e l’aumento della popolazione sarà unicamente riconducibile a fenomeni migratori. Situazioni simili si riscontrano anche in altri paesi, come Italia e Regno Unito, dove la crisi finanziaria globale e la pandemia da Covid hanno determinato un aumento del debito pubblico negli ultimi vent’anni.

La spesa pubblica è destinata ad incrementare

Di fronte a questa realtà, la spesa pubblica sembra destinata ad aumentare, con implicazioni su vari fronti. Sul fronte dei mercati finanziari, l’aumento dell’offerta di bond potrebbe contribuire a mantenere stabili i rendimenti del reddito fisso. Inoltre, la politica monetaria e le mosse delle banche centrali giocano un ruolo fondamentale nel determinare l’andamento dei mercati. Tuttavia, è importante sottolineare che le banche centrali potrebbero non essere più così grandi acquirenti di bond come in passato, segnando così il tramonto del regime di tassi d’interesse ai minimi.

Calo demografico ed inflazione

L’invecchiamento della popolazione solleva anche interrogativi sull’inflazione. Mentre alcuni commentatori sostengono che la diminuzione dell’offerta di lavoro potrebbe portare a un aumento dei salari e, di conseguenza, dell’inflazione, altri ritengono che i cambiamenti nei modelli di consumo e di lavoro, favoriti dall’automazione e dall’Intelligenza Artificiale, potrebbero ridurre il numero di lavoratori impiegati nei processi produttivi. Il caso del Giappone, dove una grande percentuale della popolazione ha superato gli 80 anni e l’economia è da tempo alle prese con la deflazione, offre importanti spunti di riflessione in questo contesto.

Infine, la reazione dei governi di fronte a questa situazione è cruciale. Il rapporto del CBO sul debito pubblico degli Stati Uniti è un chiaro invito ad agire e a trovare soluzioni per accelerare la crescita economica. Tuttavia, le possibilità d’intervento dei governi sono limitate e potrebbero comportare decisioni impopolari, come aumentare le imposte e ridurre la spesa pubblica. Questa prospettiva sottolinea l’importanza del risparmio per le famiglie, che devono cercare di risparmiare il più possibile in modo efficiente dal punto di vista fiscale.

Conclusioni

In conclusione, il calo demografico e l’aumento della spesa pubblica rappresentano sfide complesse che richiedono una risposta ponderata e coordinata da parte dei governi, delle istituzioni finanziarie e della società nel suo complesso. La ricerca di soluzioni innovative e sostenibili è essenziale per affrontare con successo le sfide del futuro e garantire la stabilità economica e sociale a lungo termine.

In questo contesto, è fondamentale promuovere la collaborazione internazionale e lo scambio di conoscenze e buone pratiche tra i diversi attori coinvolti. L’adozione di politiche flessibili e adattabili alle specifiche esigenze di ciascun paese può favorire un approccio più efficace nel fronteggiare le sfide demografiche e finanziarie. Inoltre, è importante coinvolgere attivamente la società civile e le organizzazioni non governative nel processo decisionale, garantendo una maggiore partecipazione e rappresentanza delle diverse prospettive e interessi. Solo attraverso un impegno condiviso e una visione a lungo termine sarà possibile costruire un futuro più resiliente e sostenibile per le generazioni future.