Prosegue incessantemente la lotta dei dipendenti di Euroma2 per la chiusura del centro commerciale il Primo maggio. Sono più di 500 le firme contenute all’interno della lettera aperta, destinata al direttore della struttura, in cui viene evidenziata l’importanza di celebrare la battaglia per i diritti dei lavoratori e riposarsi durante questa importante festività.
Nessuna risposta è pervenuta a riguardo da parte dell’imprenditore, che ha preferito chiudersi in un presunto silenzio stampa. Tutto aperto domani all’interno del mall: negozi di abbigliamento, profumerie ed elettronica, tranne il supermercato del marchio Unicoop, che resterà chiuso.
Perché tutte le attività sono aperte tranne quelle che dovrebbero garantire il fabbisogno quotidiano? A rispondere a questo spinoso quesito e ad altre domande per Tag24, è Leonardo Mignucci del sindacato Cobas Commercio.
Intervista a Leonardo Mignucci del sindacato Cobas Commercio
D. “Come mai i supermercati sono chiusi e le altre attività sono tutte aperte?”
R. “Si tratta effettivamente di un paradosso. Noi Cobas abbiamo fatto una vertenza il 26 marzo a Livorno per una – presunta – condotta scorretta di Unicoop Tirreno, perché per contratto la società deve avvisarci in tempo di quali sono le domeniche lavorative. Invece loro ci hanno mandato un file, nei primi di marzo (anziché a gennaio) e c’erano anche le festività che vanno accordate con le organizzazioni sindacali. Così abbiamo provveduto all’articolo 28. Alla fine la giudice a Livorno ci ha dato ragione e ha pattuito che se le festività non vengono concordate con le organizzazioni sindacali, i negozi devono restare chiusi. Ecco perché altri esercizi resteranno aperti…“
D. “Quindi i supermercati resteranno chiusi grazie al vostro sindacato?”
R: “Sì, certo. Se non diversamente concordato il negozio deve restare chiuso. Pagheranno la multa al centro commerciale…”
D. “Un dipendente anonimo, ha raccontato a Tag24 di essersi sentito ignorato, come tutti i dipendenti, dal direttore della struttura. Non essendo pervenuta risposta, gli impiegati domani lavoreranno?”
R. “Sono stato contattato da alcuni dipendenti e gli ho promesso che sarei andato lì per ascoltarli. Ma è innanzitutto il lavoratore che deve passare a delle azioni concrete: se hai lavorato nella settimana e un giorno è ordinario-festivo, allora non ci vai, puoi anche dire di no. Ci sono purtroppo delle ripercussioni, ad esempio se ti serve qualcosa, l’azienda può opporsi perché non hai garantito la professione nel festivo”
D. Un altro dei problemi sollevati dalla dipendente è stata l’impossibilità di scioperare, perché equivale a perdere la giornata di lavoro e la conseguente paga. Dunque qual è la giusta strada da seguire?”
R. “E questo è un altro paradosso. Quando vedo sui social network persone chiedersi: perché ristoranti ed alberghi devono essere aperti durante le festività? E’ perché seguono un altro iter giustamente, sono attività che funzionano soprattutto durante i giorni di festa. Può restare chiuso altri giorni che non siano festivi e ristoratori e camerieri possono riposare. Un ristorante può restare chiuso il lunedì, ma non la domenica, perché quello è il giorno in cui c’è maggiore afflusso“
Non esiste una legge per chiudere i centri commerciali di domenica e nelle festività
D. “Come interpreta la reazione del direttore del centro commerciale di non rilasciare alcuna dichiarazione?”
R. “Il silenzio del direttore ha provocato un grande rumore. Tutte le testate che hanno pubblicato la raccolta delle 500 firme hanno alimentato la voce di queste persone. Ho anche spiegato ad un dipendente di Euroma2 che la Coop non ha alcuna corsia privilegiata a riguardo, semplicemente hanno avuto il coraggio di combattere. Se voi avete lo stesso coraggio dico a loro, vi aiuteremo con un azione e sarò presente anche io per dare un segnale. Capisco anche il voler parlare in anonimo, perché la società ti porta ad aver paura di aver coraggio, ma è necessario”
D. “Ogni anno durante le feste il fatturato aumenta… ci vuole una rieducazione anche dei clienti e dei cittadini?”
R. “Si dovrebbe tornare come in pandemia, in cui supermercati ed alcune attività chiudono alle 19. Tempo fa lavoravo in negozio e la prima domanda di moltissimi clienti era sempre la stessa: ‘Domani che è festa siete aperti?’. Ma domani cosa può servire di così urgente alle persone che ti sei dimenticato oggi?” Con il Primo maggio sarà brutto tempo domani e tutti andranno ai centri commerciali… Quando ero piccolo io c’erano le partite, andavi a trovare un parente, pranzo o cena fuori. I Mall ci hanno devastato. Le persone dovrebbero prendersi una boccata d’aria fresca…”
D. “Non c’è una legge che costringa i centri commerciali a restare chiusi o deve essere ancora creata?”
R: “Di Maio aveva proposto una legge a riguardo, ci aveva promesso di lavorare per la chiusura dei centri la domenica, ma non è accaduto nulla di concreto“
D. “Non essendoci regolamentazioni adeguate dunque, ognuno detta le proprie leggi…”
R. “Confrontandomi con alcuni lavoratori, ci sono persone con problemi familiari, divorzi e alimenti da garantire ai figli. Lavorare durante le feste, ricevere gli straordinari, può essergli comodo. Per me dovrebbe essere tutto su base volontaria, devono essere i dipendenti a scegliere se lavorare o meno durante le festività“
D. “E se nessun dipendente vuole lavorare quei giorni di festa?”
R. “Chiudono il negozio, come giusto che sia. Fosse per me, chiuderei tutto, ma dobbiamo pensare a tutte quelle persone che hanno bisogno di pagare bollette, spese in casa e risolvere loro problematiche personali. Guadagnare quella somma in più la domenica è sacrosanto, ma deve essere l’impiegato a dover scegliere per sé stesso…”