Tadej Pogacar è il favorito numero uno per il successo finale del Giro d’Italia 2024. Il corridore sloveno ha vinto il Tour de France nel 2020 e nel 2021 e ha chiuso secondo nelle due edizioni seguenti alle spalle di Jonas Vingegaard: per questa stagione, il portacolori della UAE Team Emirates ha deciso di puntare alla doppietta Giro-Tour, un’impresa che non viene messa a segno dal lontano 1998, anno in cui Marco Pantani riuscì a portare a casa sia la corse a tappe italiana che quella francese.

Giro d’Italia 2024, Pogacar favorito numero uno

Sarà questa la principale sfida di Tadej Pogacar: provare a vincere il Giro d’Italia 2024 senza sprecare troppe energie, mantenendo un po’ di riserva per la Grande Boucle, dove la concorrenza sembra essere decisamente più agguerrita: mentre resta con il punto di domanda la presenza di Vingegaard, saranno della partita sia Primoz Roglic che Remco Evenepoel, i quali possono vantare già dei successi nelle grandi corse a tappe negli anni passati.

Giro d’Italia 2024, analisi dei favoriti: la sfida Pogacar-Thomas

Analizzando i protagonisti del Giro d’Italia 2024, infatti, quello che balza all’occhio è che in gruppo c’è solo un corridore che può vantare una vittoria in un grande giro di tre settimane, Geraint Thomas. Sulla carta, il corridore gallese sarà l’avversario numero uno di Tadej Pogacar nella lotta alla maglia rosa. Quando la Ineos-Grenadiers ha annunciato la squadra che affronterà la corsa rosa, Thomas non ha nascosto il fatto che Pogacar sia il grande favorito per il successo finale, ma uno dei vantaggi della Ineos-Grenadiers è quello di avere una squadra molto competitiva. In particolare, da Geraint Thomas ci si attende un riscatto dopo quanto accaduto l’anno scorso, quando Primoz Roglic gli ha strappato la maglia rosa nella penultima tappa, la cronoscalata del monte Lussari.

Bardet dopo il secondo posto alla Liegi

Sulla carta, dietro Tadej Pogacar e Geraint Thomas, uno dei principali favoriti per il successo finale al Giro d’Italia 2024, che si svolgerà dal 4 al 26 maggio, sarà il francese Romain Bardet. E’ passato molto tempo da quando Bardet è salito sul podio finale del Tour de France nel 2016, secondo alle spalle di Chris Froome, ma è anche vero che quest’anno la condizione di forma del francese e di tutto il Team Dsm Firmenich sembra essere davvero ottima. A testimoniarlo è il secondo posto ottenuto da Bardet alla Liegi Bastogne Liegi e le tante vittorie conquistate dalla squadra al Giro di Turchia: a fari spenti, il transalpino potrebbe provare a rovinare la festa dei migliori.

C’è grande interesse attorno al giovane Cian Uijtdebroeks: il belga, che nel corso dell’interno ha lasciato la Bora-hansgrohe, sarà l’uomo di punta di una Visma – Lease a Bike orfana di Wout Van Aert. Vincitore del Tour de l’svenir, la più importante corsa a tappe per gli Under 23, nel 2022, Uijtdebroeks ha mostrato tutte le sue doti nelle corse a tappe nell’ultima edizione della Vuelta a Espana. Nella corsa rosa cerca quindi la definitiva consacrazione.

Antonio Tiberi, la speranza italiana

Insieme a Uijtdebroeks, anche Antonio Tiberi sarà uno dei favoriti nella lotta alla classifica generale al Giro d’Italia 2024. Il corridore laziale ha preparato nel dettaglio la partecipazione alla corsa rosa preparandola nel dettaglio già nel corso dell’inverno e al Tour of the Alps ha dimostrato di avere una grande condizione di forma. Tiberi sarà la speranza italiana per la classifica generale finale insieme al suo compagno di squadra, il veterano Damiano Caruso, che si metterà a disposizione del team Bahrain Victorious. Ricordiamo che Tiberi, a 22 anni, affronterà per la prima volta in carriera la corsa rosa con l’obiettivo di far valere i suoi miglioramenti in salita.

Infine, Daniel Martinez e Ben O’Connor concludono lo schieramento dei possibili favoriti per la vittoria del Giro d’Italia 2024. Il colombiano, negli ultimi anni, è riuscito a ritagliarsi un ruolo da capitano nelle grandi corse a tappe, mentre l’australiano ha chiuso secondo lo UAE Tour, quinto la Tirreno-Adriatico e secondo il Tour of the Alps. Senza dubbio questo ragazzo può finalmente provare a dire la sua in una grande corsa a tappe, anche se la concorrenza sembra essere davvero molto agguerrita: in particolare, bisognerà valutare la sua tenuta sulle tre settimane di gara.