Manifestanti contro le Olimpiadi a Parigi del 2024, pro Palestina e pacifisti. Le manifestazioni del Primo Maggio in Francia si inseriscono in un contesto geopolitico abbastanza particolare e le forze dell’ordine sono preoccupate per eventuali tensioni nelle principali piazze del Paese.

Gli organizzatori dei cortei promettono che non ci saranno scontri e che si procederà seguendo i percorsi già noti alle prefetture francesi. Resta alta la guardia da parte del ministero degli Interni sui movimenti più estremisti. Lo scorso anno si sono registrati violenti scontri con le forze dell’ordine.

Il corteo del Primo Maggio 2024 in Francia preoccupa: rischio scontri

Sono attesi nel Paese tra i 120mila e i 150mila partecipanti, suddivisi in 270 cortei diversi, secondo i dati dei servizi di intelligence francese. Saranno tra le 15mila e le 30mila le persone che invece protesteranno per le strade di Parigi. Nel corso del corteo del 2023 si è registrata una mobilitazione significativa e numerosi scontri. In quel caso ci sono state forti contestazioni sulla riforma delle pensioni voluta dal presidente Macron.

Il 2024 da questo punto di vista si presenta anche più turbolento: saranno portati in piazza diversi temi a partire dalla guerra a Gaza e in Ucraina fino ai contestati Giochi Olimpici che si terranno tra luglio e agosto a Parigi. La polizia francese sarà impegnata anche a Lione dove sono attese 5000 persone ma anche a Tolosa e a Lille.

Almeno ottocento persone sotto osservazione

La mobilitazione dell’“ultrasinistra” e degli studenti non è fonte di preoccupazione per le forze dell’ordine, desta maggiore preoccupazione la presenza di almeno 800 “elementi di rischio” provenienti da tutto il Paese e anche dall’estero. Si tratta di persone già note per aver partecipato a precedenti cortei rendendosi protagoniste di atti violenti.

Nessuna azione del movimento di estrema destra legato al Primo maggio è stata rilevata, stando alle forze dell’ordine francesi ma non si esclude il rischio che l’ultradestra possa rendersi protagonista di scontri.

Lo scorso 18 aprile è stato comunicato che il corteo pro Palestina e contro l’islamofobia che si sarebbe dovuto tenere il 21 aprile a Parigi è stato vietato per timore che potessero esserci scontri e cori antisemiti.