Decreto primo maggio, in arrivo interessanti agevolazioni per i lavoratori e per le imprese. Tra le novità c’è la super deduzione per i datori di lavoro che assumono.
Tra le novità più onerose c’è l’indennità fino a 100 euro per i lavoratori dipendenti che hanno un reddito inferiore a 28.000 euro, con coniuge e figlio a carico fiscale. L’esecutivo guidato da Giorgia Meloni punta a sostenere i lavoratori: tra le nuove misure c’è il bonus sulle tredicesime per tutti coloro che hanno un basso reddito e gli sgravi per i datori di lavoro che decidono di assumere personale, specie nel Meridione italiano.
Oggi le misure finiranno sul tavolo del Cdm, che si riunirà alla vigilia del primo maggio. Il Consiglio dei ministri esaminerà anche la riforma dei fondi di coesione che punta a migliorare la gestione delle risorse comunitarie. In effetti, l’Italia deve migliorare su questo versante.
Decreto primo maggio, in arrivo super deduzione per i datori di lavoro
Oggi 30 aprile 2024 ci sarà il Consiglio dei ministri che si confronterà con le forze sindacali, che saranno convocate a Palazzo Chigi per ascoltare tutte le novità che saranno contenute nel Decreto primo maggio. I Sindacati sono già arrabbiati per la mancanza di una vera e propria trattativa, ma ci sono dei punti saldi da prendere in considerazione.
Bonus tredicesime
La novità più onerosa e più attesa è il Bonus tredicesime: si tratterebbe di un’indennità una tantum di importo pari a 100 euro che sarebbe riconosciuta ai lavoratori dipendenti con un reddito da lavoro di importo non superiore ai 28mila euro. Per ottenere il bonus tredicesime il lavoratore è necessario che il dipendente abbia coniuge e figlio a carico fiscale.
Il bonus tredicesime contenuto nel Decreto primo maggio non sarà una misura strutturale, ma per i prossimi anni la misura dovrà essere oggetto di rifinanziamento da parte del governo. A causa della limitatezza del plafond di risorse a disposizione, ka misura è stata limitata al 2024, ma il viceministro del Tesoro Leo assicura che si dovrà implementare una misura vantaggiosa per le famiglie italiane che abbia le coperture finanziarie necessarie.
Super deduzione per le imprese che assumono
Altra interessante novità riguarda la super deduzione prevista per i datori di lavoro che assumono: la misura prevede la deduzione del costo del lavoro pari a 120 punti percentuali per ogni assunzione a tempo indeterminato, che viene aumentata al 130 percento per determinate categorie di lavoratori.
La super deduzione al 130% spetta a tutti coloro che assumono gli ex percettori del Reddito di Cittadinanza, giovani, disabili e donne di qualsiasi fascia anagrafica. La super deduzione concerne anche le assunzioni di lavoratori che hanno la sede di lavoro nelle regioni che hanno avuto un Prodotto Interno Lordo inferiore a 75 punti percentuali della media del blocco comunitario.
Premi di produttività
Sui premi di produttività il governo sembra aver fatto marcia indietro tenuto conto delle difficoltà di implementare il beneficio. Nel corso degli ultimi mesi si prevedeva un incremento dell’aliquota da 5 punti percentuali a dieci punti percentuali per importi non eccedenti i 3mila euro.
Decreto Coesione
Oltre al Decreto primo maggio si attende il decreto Coesione, che consente di riscrivere le regole per oltre quaranta miliardi di fondi comunitari che vengono assegnati dall’Unione Europea all’Italia con cadenza pari a 7 anni. Il Belpaese ha difficoltà a spendere tali risorse assegnate a causa dei cavilli burocratici e della scarsa capacità di coordinamento tra le amministrazioni.
L’idea è quella di applicare ai fondi strutturali le regole di gestione del Pnrr e di razionalizzare la destinazione del plafond di risorse finanziarie. La finalità della riforma è quella di intervenire in modo strutturale sui deficit e sui limiti delle politiche di coesione dell’Italia. Si punta ad un modello di governance in grado di rendere efficiente ed efficace l’utilizzo delle risorse finanziarie.