Alla fine è arrivata quella che si potrebbe definire una vera e propria confessione. Il colosso farmaceutico Astrazeneca ammette, infatti, che il suo vaccino contro il Covid-19 può presentare un raro ma pericoloso effetto collaterale denominato sindrome da trombosi con trombocitopenia (TTS). La casa farmaceutica è stata ‘costretta’ all’ammissione nel corso di una delle molteplici cause legali intentate nei suoi confronti dalle famiglie delle vittime.
Astrazeneca ammette in tribunale che il suo vaccino può causare una rara forma di trombosi
Altro duro colpo per la casa farmaceutica Astrazeneca da un processo intentato nei suoi confronti per i danni collaterali del suo vaccino contro il Covid-19. Dopo la sentenza arrivata pochi giorni fa da un tribunale tedesco che la obbliga a rivelare i possibili effetti collaterali del farmaco, arriva ora da un tribunale inglese un’altra svolta in negativo per l’azienda.
Come riportato dal Telegraph, in un documento presentato di fronte alla corte, nell’ambito di un processo intentato da una delle vittime del vaccino, Jamie Scott, Astrazeneca ha ammesso la correlazione tra il suo prodotto immunizzante e un effetto collaterale potenzialmente molto grave: la sindrome da trombosi con trombocitopenia (TTS).
“È possibile che il vaccino AZ possa, in casi molto rari, causare TTS. Il meccanismo causale non è noto”.
Come rivelato dalla moglie di Scott, l’ammissione arriva dopo anni di secche smentite e verità negate da parte della multinazionale. Ora, di fronte all’ammissione ufficiale, la famiglia di Scott appare intenzionata ad andare fino in fondo nella controversia legale, che si potrebbe concludere con un maxi risarcimento da parte di Astrazeneca.
“Abbiamo la verità dalla nostra parte e non ci arrenderemo”.
Che cos’è la TTS, la sindrome da trombosi con trombocitopenia?
La TTS favorisce la formazione di coaguli nei vasi sanguigni del cervello, accompagnata da un numero estremamente ridotto di piastrine. Già l’Oms (l’Organizzazione Mondiale della Sanità) aveva stabilito che potesse esserci un legame, per quanto raro, tra i vaccini vettoriali adenovirus – come, appunto, quello di Astrazeneca – e questa malattia. Correlazione che il colosso farmaceutico ha sempre rifiutato di confermare, fino ad ora.
Le ricadute economiche per la multinazionale potrebbero essere devastanti. Basti pensare che, nel solo Regno Unito, sono attualmente depositate 51 cause presso l’Alta Corte britannica per casi analoghi a quello di Jamie Scott, per un risarcimento di oltre 100 milioni di sterline.