La lunga sequela di violazioni degli arresti domiciliari non ha beneficiato il trapper Mouhib Zaccaria, meglio noto con il nome d’arte di Baby Gang. Il 22enne lecchese andrà in carcere come aggravamento della misura cautelare dei domiciliari.

Baby Gang finisce in carcere: troppe violazioni dei domiciliari

Microcriminalità, assunzione di hashish e persino di psicofarmaci come il Rivotril, ma anche furti e aggressioni. Un curriculum già lungo per un ragazzo così giovane, eppure, proprio la costante violenza che permea ogni aspetto della vita del trapper lo ha fatto finire dietro le sbarre.

Infatti, i carabinieri della Stazione di Calolziocorte, in provincia di Lecco, hanno eseguito l’ordinanza di arresto in carcere per il giovane Mouhib Zaccaria, conosciuto con il nome di Baby Gang. Il 22enne si trovava già agli arresti domiciliari, ma le continue violazioni della misura cautelare hanno provocato un aggravamento della stessa.

La Corte d’Appello di Milano, perciò, ha deciso di tradurre il ragazzo alla pena detentiva da scontare nel carcere di Lecco, come spigato nella nota:

L’aggravamento trae origine da una serie di violazioni alle prescrizioni cui era sottoposto

I precedenti

Il cantante è stato arrestato lo scorso ottobre 2022 insieme all’amico e collega Simba La Rue, per il suo coinvolgimento in una sparatoria. La condanna è arrivata il 15 novembre 2023, a 5 anni e due mesi di reclusione.

Ma gli alti e bassi con la legge vanno avanti da molto più tempo e la condanna non ha fermato Baby Gang, che più volte si è reso autore di trasgressioni. Una si è verificata lo scorso 26 gennaio, mentre ad aprile 2024, la Procura di Milano ha chiesto tre anni di sorveglianza speciale con obbligo di soggiorno per il trapper.

Atteso, invece, per il 20 giungo 2024 il processo che deciderà definitivamente le sorti del cantante da milioni di fan.