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Guerra a Gaza, Casa Bianca: “Continuiamo ad opporci all’operazione a Rafah”. Delegazione di Hamas in Cina

Continua la guerra a Gaza, oggi 30 aprile. Hanno espresso parere contrario gli Usa all’avvio di un’indagine penale contro Israele. Dalla Casa Bianca, infatti, dicono: “Crediamo che la Corte penale internazionale non sia competente in materia”, mentre sulla Striscia continuano i raid israeliani.

Colpita la città di Rafah, dove solo questa notte sono morte 26 persone, mentre il bombardamento sul campo profughi di Nuiseirat, nel centro della Striscia, hanno perso la vita altri 3 civili e ferendone molti altri. Nelle ultime 24 ore il bilancio dei morti a Gaza è salito a 34.

Guerra a Gaza, 30 aprile 2024: missili Houthi contro nave greca

Casa Bianca: “Continuiamo ad opporci all’operazione a Rafah”

22:07

La Casa Bianca ha ribadito che continua ad opporsi all’invasione israeliana della città di Rafah, nel sud di Gaza, come ha detto il suo portavoce Kirby:

Non vogliamo vedere una grande operazione di terra a Rafah. Certamente, non vogliamo vedere operazioni che non tengano conto della sicurezza di quel milione e mezzo di persone che cercano di cercare rifugio laggiù“.

Delegazione di Hamas in Cina: incontro con il vice ministro e con Fatah

21:30

Un portavoce del ministro degli Esteri cinese ha riferito che oggi a Pechino una delegazione di Hamas, guidata da Musa Abu Marzouk, ha incontrato il vice ministro degli Esteri cinese Deng Li per discutere della guerra a Gaza. Oggetto dell’incontro è stata anche la discussione sugli aiuti umnaitari che la Cina vorrebbe inviare a Gaza.

Sempre il portavoce ha detto:

Su invito della parte cinese, rappresentanti di Fatah e Hamas sono recentemente venuti a Pechino per un dialogo approfondito e schietto sulla promozione della riconciliazione palestinese. Le due parti hanno espresso pienamente la loro volontà politica di realizzare la riconciliazione attraverso il dialogo e la consultazione, hanno discusso di molte questioni specifiche e hanno compiuto progressi incoraggianti“.

Netanyahu: “La Corte dell’Aia sta valutando la possibilità di emettere mandati di arresto contro alti funzionari governativi e militari israeliani come criminali di guerra”

21:15

Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha criticato sul suo profilo X la decisione della Corte penale internazionale dell’Aia di preparare mandati di cattura internazionale contro la sua persona ed altri importanti esponenti governativi e militari israeliani:

Blinken giunto a Tel Aviv

20:55

Il segretario di Stato americano Antony Blinken è arrivato a Tel Aviv, e domani incontrerà a Gerusalemme il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu, per discutere dei tentativi di arrivare a una tregua tra Israele e Hamas. Prima dell’incontro con Netanyahu a Gerusalemme, il diplomatico americano sara’ ricevuto dal presidente israeliano Isaac Herzog.

Usa, Antony Blinken è arrivato in Israele

20:30

Il segretario di stato americano, Antony Blinken, è arrivato in Israele: è atterrato all’aeroporto Ben Gurion di Tel Aviv. Blinken ha in programma gli incontri con il primo ministro Benjamin Netanyahu e il presidente Isaac Herzog. Inoltre, il segretario di stato americano incontrerà il ministro della Difesa, Yoav Gallant. Domani pomeriggio ci sarà il confronto con le famiglie degli ostaggi americani a Tel Aviv.

Gli Stati Uniti non hanno ancora visto il piano per mantenere i civili al sicuro durante l’invasione di Rafah

19:59

Il portavoce del Dipartimento di Stato, Vedant Patel, ha detto ai giornalisti che gli Stati Uniti devono ancora vedere un piano credibile presentato da Israele che affronterebbe le sue preoccupazioni.

L’amministrazione del presidente degli Stati Uniti Joe Biden ha a lungo affermato che non sosterrà un’invasione di Rafah, dove circa 1,5 milioni di palestinesi sfollati sono attualmente in grado di proteggere i civili lì.

All’inizio di oggi, il primo ministro israeliano Netanyahu si è impegnato a portare avanti l’operazione, indipendentemente da un’ondata di preoccupazione da parte della comunità internazionale per il destino dei palestinesi sfollati.

L’azione delle forze dell’ordine nelle università statunitensi “sproporzionate”: ONU

19:23

Le Nazioni Unite hanno espresso preoccupazione per il trattamento dei manifestanti filo-palestinese nelle università statunitensi.

Marta Hurtado, portavoce dell’Ufficio dell’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i diritti umani, ha dichiarato: “Siamo preoccupati che alcune delle azioni di applicazione della legge in una serie di università sembrino sproporzionate nei loro input”.

Le proteste hanno travolto gli istituti di istruzione superiore degli Stati Uniti, con molti erigendo accampamenti di tende per il campus dopo che circa 100 manifestanti sono stati arrestati per la prima volta alla Columbia University di New York il 18 aprile.

All’Università della Carolina del Nord a Chapel Hill, la polizia si è trasferita martedì mattina per sgomberare un accampamento, detenendo alcuni manifestanti.

Le riprese televisive hanno mostrato la polizia della Virginia Commonwealth University (VCU) a Richmond lunedì sera spingendo e cacciando via i manifestanti, con gli studenti che dicevano che erano stati dispiegati gas lacrimogeni e spray al peperoncino.

All’Università del Texas ad Austin, la polizia si è scontrata con i manifestanti lunedì, tra cui l’uso di spray al peperoncino, e ha effettuato arresti durante lo smantellamento di un accampamento, aggiungendo centinaia di detenuti a livello nazionale durante il fine settimana.

Guterres sulle proteste studentesche

18:30

Rispondendo a una domanda sulla repressione delle protste studentesche, il segretario generale delle Nazioni Unite ha detto che è “essenziale” garantire “la libertà di espressione e la libertà di manifestazione pacifica”.

“Allo stesso tempo, è ovvio che l’incitamento all’odio è inaccettabile”, ha detto Antonio Guterres. “Credo che tocchi alle autorità universitarie avere la saggezza di gestire correttamente situazioni come quelle a cui abbiamo assistito”.

Spedizioni di aiuto direttamente dalla Giordania alla traversata di Beit Hanoon (Erez) per partire martedì: Blinken

18:00

Blinken, parlando ai giornalisti in un magazzino della Jordan Hashemite Charity Organization, dove si riuniscono le spedizioni di aiuti da organizzazioni di beneficenza, ha anche detto che darà ai leader israeliani una lista di misure che devono ancora adottare per aumentare il flusso di aiuti a Gaza.

Il massimo diplomatico degli Stati Uniti ha anche detto che il molo marittimo al largo della costa di Gaza sarà pronto a ricevere aiuti umanitari tra una settimana.

Netanyahu: “La Cpi non ha alcuna autorità su Israele”

17:40

Si continua a parlare dei possibili mandati di arresto per crimini di guerra contro comandanti dell’esercito israeliano. Nonostante ciò il premier Benyamin Netanyahu ha sottolineato come la Corte Penale Internazionale dell’Aia non abbia alcun potere sul suo Paese.

La Corte Penale Internazionale dell’Aia – ha detto – non ha alcuna autorità sullo Stato di Israele. Sarà la prima volta che un paese democratico, che lotta per la propria vita secondo tutte le regole del diritto internazionale, verrà accusato di crimini di guerra. Se dovesse accadere, sarebbe una macchia indelebile per tutta l’umanità. Un crimine d’odio antisemita, che aggiungerebbe benzina all’antisemitismo“.

Usa: “Non vogliamo un’operazione di terra a Rafah”

17:08

Kirby piano aiuti

Il portavoce del Consiglio per la sicurezza americana, John Kirby, è tornato a ribadire che gli Stati Uniti sono assolutamente contrari all’imminente attacco israeliano su Rafah. Nel corso di queste ultime settimane si è insistito molto su questo fronte e gli Usa non hanno mai cambiato posizione.

La nostra posizione – ha dichiarato Kirby – è sempre la stessa: non vogliamo un’operazione di terra a Rafah“.

Trump: “Netanyahu giustamente criticato per l’attacco di Hamas”

16:32

Trump video Biden

L’ex presidente americano, Donald Trump, si è scagliato contro il premier israeliano, Benyamin Netanyahu, in un’intervista rilasciata al Time. Il tycoon non ha gradito l’attacco di Israele su Hamas: “Il premier israeliano Benyamin Netanyahu è stato giustamente criticato per l’attacco del 7 ottobre di Hamas. Non ero molto contento quando l’ho saputo, è qualcosa che non dimentico“.

 

Giordania, il segretario di Stato americano Blinken incontro Re Abdullah II

15:55

Antony Blinken, Segretario di Stato degli Stati Uniti, è stato ricevuto nella città di Amman dal Re di Giordania Abdullah II. Allo stesso tempo, al vertice, era presente il ministro degli esteri Ayman Safadi. Al centro dei colloquio c’è chiaramente l’impegno per arrivare ad un cessate il fuoco nella Striscia di Gaza, che permetta la liberazione degli ostaggi e la possibilità di fornire un aiuto maggiore alla popolazione palestinese.

 

La Corte Internazionale di Giustizia respinge richieste Nicaragua sul Medio Oriente

15:36

La Corte Internazionale di Giustizia ha respinto la richiesta del Nicaragua, che ha ordinato alla Germania la sospensione degli aiuti militari nei confronti di Israele. Allo stesso tempo, lo Stato dell’America Centrale ha chiesto di rinnovare nuovi finanziamenti per per l’Agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati palestinesi. Secondo la Corte però non vi sono le condizioni legali necessarie per emettere un ordine del genere.

 

Israele, attesa risposta di Hamas sul cessate il fuoco

15:29

Israele attenderà fino a domani sera una risposta di Hamas riguardo la proposta di tregua a Gaza. Dopo che Hamas avrà fornito il proprio parere, Israele deciderà se inviare i propri inviati a Il Cairo e avviare i colloqui per raggiungere il cessate il fuoco.

netanyahu ospedale

Bonelli attacca Netanyahu: “Finché sarà al governo non ci sarà pace”

15:23

Angelo Bonelli, deputato di Alleanza Verdi e Sinistra, ha criticato il premier israeliano Benjamin Netanyahu in una nota ufficiale: “Quelle pronunciate oggi da Netanyahu, che annuncia l’avvio dell’intervento militare a Rafah con o senza accordo e quindi annunciando, di fatto, un’ulteriore catastrofe umanitaria, sono parole di vera e propria follia criminale. Fin quando Netanyahu sarà al governo in Israele non ci sarà pace. L’Europa e l’Italia che non riescono a condannare Netanyahu la smettano di dare armi ad Israele”.

Ponte sullo Stretto, Bonelli: “L’opposizione deve creare convergenza per alternative alla destra”

 

Trieste, ricoverati otto bambini palestinesi

14:53

Otto bambini e bambine provenienti da Gaza sono stati ricoverati all’Irccs Materno Infantinle “Burlo Garofolo” di Trieste. I bambini sono arrivati intorno all’una di notte, dopo essere atterrati all’aeroporto di Gorizia. I bimbi erano accompagnati da alcuni familiari. I bambini sono stati visitati in Pronto Soccorso e hanno iniziato i rispettivi percorsi terapeutici.

 

 

Israele, annullata la riunione del gabinetto di guerra

14:34

La riunione del gabinetto di guerra israeliano, prevista per oggi 30 aprile 2024, è stata annullata. Il primo tema all’ordine del giorno sarebbe stato legato al premier Benjamin Netanyahu e il timore di eventuali mandati di arresto a suo carico emessi dalla Corte penale internazionale dell’Aia. A riferirlo è Haaretz.

Netanyahu UNRWA

 

ONU, uccisi 182 membri dello staff UNRWA dal 7 ottobre

14:24

L’Agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati palestinesi (UNRWA) ha lanciato l’allarme, spiegando come 182 membri del proprio staff siano morti dal 7 ottobre 2023 ad oggi. Israele inoltre ha danneggiato più di 150 edifici dell’agenzia, uccidendo in totale 400 persone che si ritrovavano all’interno. A riferirlo è Al-Jazeera.

 

 

Trump: “Non sono convito che la soluzione dei due Stati possa funzionare”

14:07

Donald Trump, ex presidente USA in corsa anche per le elezioni previste il prossimo novembre, ha rilasciato un’intervista al quotidiano Time spiegando come la soluzione dei due Stati non sia utile per risolvere la guerra in corso in Medio Oriente: “Non sono sicuro che una soluzione dei due Stati possa ancora funzionare. Tutti parlavano della soluzione di due Stati, anche quando c’ero io. Netanyahu è stato giustamente criticato per quello che è successo il 7 ottobre”.

Trump Daniels processo

La tregua potrebbe essere divisa in due fasi

13:40

La tregua tra Gaza e Israele, in bilico per l’attesa dell’approvazione del patto da parte dei funzionari di Hamas potrebbe prevedere due fasi: la prima implicherebbe il rilascio di almeno 20 ostaggi in tre settimane per un tot di prigionieri palestinesi. La seconda fase includerebbe un cessate il fuoco di dieci settimane, in cui Hamas e Israele si accorderebbero su un rilascio più ampio di ostaggi. Possibile anche una pausa prolungata nei combattimenti, fino a un anno. Lo riporta il Wsj.

Guerra Gaza 25 aprile

G7: preoccupati per devastante e crescente crisi umanitaria a Gaza

13:00

“Siamo profondamente preoccupati per la devastante e crescente crisi umanitaria a Gaza”

Questa la dichiarazione dei leader del G7  sulla situazione nel Medio Oriente. I rappresentanti poi hanno detto:

“Le dichiarazioni dei leader del G7 del 6 dicembre 2023 e altre dichiarazioni rilevanti del G7 nonché la dichiarazione dei ministri dei Trasporti del G7 sull’escalation della crisi del Mar Rosso il 20 febbraio 2024, il comunicato dei ministri degli Esteri del G7 sulla situazione nel Medio Oriente adottato il 19 aprile 2024 e la risoluzione 2728 del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite del 25 marzo 2024 che richiede per un cessate il fuoco immediato e il rilascio immediato e incondizionato di tutti gli ostaggi”.

 

Agente accoltellato a Gerusalemme, ucciso l’aggressore

12:31

I servizi di emergenza di Israele hanno riferito che un agente di polizia, di circa 30 anni, sarebbe stato accoltellato nella zona vecchia di Gerusalemme, vicino alla Porta di Erode. Lo riporta il Times of Israel. L’agente non è stato ferito gravemente. La polizia poi ha neutralizzato l’aggressore.

Columbia, 200 studenti pro Gaza alla Hamilton Hall

12:00

Sono almeno 200 gli studenti all’ingresso della Hamilton Hall della Columbia University, l’edificio del campus di NY, dove continuano le tensioni dopo l’occupazione dei ragazzi per sostenere Gaza. Hanno rifiutato  l’ultimatum dato dalla presidente della Columbia Nemat Minouche Shafik che intimava di sgombrare entro le otto di sera di ieri l’accampamento.

Università Iran: ‘Accetteremo studenti espulsi da Usa ed Europa’

11:48

Il presidente dell’Università dell’Iran di Shiraz ha dichiarato che il suo ateneo accoglierà gli studenti e i docenti americani ed europei espulsi dalle loro strutture per aver espresso il  sostegno a Gaza.

Hamas ha lasciato il Cairo

11:26

I funzionari di Hamas hanno lasciato il Cairo dopo i colloqui con le delegazioni egiziane. L’oggetto dell’incontro verteva sulla nuova proposta per il cessate il fuoco a Gaza: lo ha detto il canale Al-Qahera News, riportato da Haaretz.

Gaza, 34.535 persone uccise e 77.704 ferite dal 7 ottobre

10:50

Il bilancio delle vittime del 7 ottobre è salito a 34.535 persone uccise e 77.704 ferite, con 8.000 persone ancora ritenute disperse. Lo rende noto il ministero della Sanità di Gaza.

Idf: “Attacco a Rafah se non si raggiungerà accordo entro giorni”

10:35

L’attacco di Rafah sarà inevitabile se non si raggiungerà presto un accordo sul cessate il fuoco. La notizia è stata diffusa dalla radio dell’esercito israeliano e in un post sui social. Hamas prepara una risposta scritta per l’offerta israeliana di un cessate il fuoco di 40 giorni.

Israele bombarda basi di lancio dei razzi a Gaza

10:13

L’esercito di Israele ha colpito i tunnel e le postazioni di lancio dei missili anticarro, oltre ad altre infrastrutture nell’area di Gaza. Da lì ieri erano partite razzi contro le città di Sderot e Ashdod, intercettati dall’Iron Dome. I due lanciati verso Ashdod sono caduti in mare. La notizia è stata diffusa dall’IDF, citata dal Times of Israel.

Raid su Rafah senza accordi: Israele non invierà una delegazione al Cairo per la tregua

9:56

Secondo quanto riferito dall’agenzia Reuters, che cita una fonte diplomatica francese, Israele e Hamas sarebbero arrivati a un accordo sul numero di ostaggi da rilasciare in cambio dei palestinesi incarcerati, ma i colloqui per una eventuale tregua procedono a rilento:

Non siamo lontani da un accordo, ma non è la prima volta

A causa degli ostacoli nelle trattative, però, il funzionario diplomatico ha annunciato che Israele non ha alcuna intenzione di inviare una delegazione al Cairo per discutere di ulteriori termini per la tregua:

Aspetteremo le risposte mercoledì sera e poi decideremo

Così scrive il Times of Israel, riprendendo le parole del funzionario anonimo. Secondo i media locali, infatti, la delegazione israeliana si sarebbe dovuta recare al Cairo nella giornata di oggi, ma che non lo farà finché Hamas non avrà dato risposta circa l’offerta attualmente sul tavolo. Una proposta che prevede 40 giorni di cessate il fuoco e il rilascio “potenziale” di migliaia di palestinesi in cambio della liberazione di 33 israeliani.

Lo stallo di Netanyahu durerà fino a “mercoledì notte“, poi deciderà il da farsi. Nel frattempo, la delegazione di Hamas ha lasciato il Cairo nelle scorse ore, secondo quanto riportato da Al-Qahera, che spiega che discuteranno di una riposta per Israele. Dalla risposta, però, dipenderà il destino di Rafah. Pronto il raid se non si raggiungerà il “cessate il fuoco” e non si faranno progressi nei negoziati.

Blinken in Giordania

9:25

Il segretario di Stato americano Antony Blinken è atteso nella giornata di oggi, 30 aprile, in Giordania per discutere di come aumentare gli aiuti umanitari alla Striscia di Gaza e rinnovare la gratitudine degli Stati Uniti per il supporto durante l’attacco iraniano a Israele, avvenuto qualche settimana fa.

Il segretario è stato questa mattina ad Amman, dove ha avuto colloqui con i leader arabi del Golfo a Riad. In Giordania, invece, Blinken incontrerà re Abdullah II e il segretario di stato del Paese, Ayman Safadi, e la coordinatrice umanitaria dell’ONU, Sigrid Kaag.

Raid israeliani nel sud del Libano

9:20

Raid israeliani nel sub del Libano si sono registrati questa notte. Secondo quanto dichiarato dall’Idf, gli attacchi erano indirizzati contro obiettivi di Hezbollah, in risposta al lancio di missili anticarro sul nord e nel sud di Israele, obiettivo, in particolare, la città di Sderot. Tuttavia, i razzi sono stati intercettati dalle forze di difesa israeliane.

L’esercito israeliano ha aggiunto di aver colpito anche tunnel e infrastrutture terroristiche nell’area.

Studenti barricati nella Columbia University

8:32

Il quotidiano studentesco Columbia Spectator ha dato notizia di alcuni manifestanti pro-Palestina della Columbia University che si sarebbero barricati all’interno di un edificio accademico nel campus della scuola di Manhattan. Sono state rotte finestre durante l’incursione e alcuni dipendenti sarebbero stati tenuti in ostaggio per alcuni momenti, prima di essere lasciati liberi.

Il quotidiano ha riferito che le porte di Hamilton Hall sono state chiuse e bloccate con tavoli, sedie, barricate metalliche e altri oggetti, come serrature, fascette o corde. Nel frattempo, altri manifestanti si sono radunati all’esterno, con l’intento di creare una catena umana per bloccare ulteriormente l’ingresso alle forze dell’ordine e si sono messi a cantare gli slogan “Dal fiume al mare, la Palestina sarà libera” e “La Palestina vivrà per sempre”.

Virali sul web alcuni video della scena.

Arrestati 100 manifestanti filo-palestinesi all’Università di Austin

8:00

Continua l’ondata di proteste filo-palestinesi nelle università americane: oltre 100 i manifestanti arrestati all’Università del Texas ad Austin. Secondo l’Austin American-Statesman solo 25 sono stati processati per violazione di domicilio.

La scorsa settimana, altri 57 manifestanti sono stati arrestati con la medesima accusa, poi ritirata dall’ufficio del procuratore: un altro gruppo di manifestanti ne chiedeva la liberazione fuori dal carcere della contea di Travis.

Raid su Rafah: cruciali le prossime 72 ore

7:46

Secondo il sito di notizie Ynet, le prossime 72 ore saranno cruciali per il raid a Rafah e nei campi profughi nel centro della Striscia di Gaza, dopo che i piani finali per l’azione militare sono stati approvati dal capo di stato maggiore delle forze di difesa israeliane, il tenente generale Herzi Halevi.

Il sito, tuttavia, non cita alcuna fonte, ma spiega che Israele ha schierato carri armati lungo i confini con la Striscia. I mezzi militari sono pronti alla controffensiva in qualsiasi momento per “sradicare le forze combattenti di Hamas“. Ynet riferisce, inoltre, che nei piani l’invasione sarà graduale e si potrà fermare in base ai colloqui per la liberazione degli ostaggi.

Herzi Halevi

Università palestinesi: lettera ai colleghi statunitensi: “Le vostre proteste ci danno speranza”

7:21

In un momento di grande oscurità, le vostre proteste esplodono e danno speranza all’umanità che la giustizia non è un concetto astratto ma una lotta continua che ci collega tutti

Così comincia la lettera inviata dalle università palestinesi agli studenti e ai docenti Usa che stanno protestando nelle istituzioni accademiche. Lo riporta l’agenzia palestinese Wafa:

I vostri valori stanno emancipando l’università dal razzismo strutturale e dalla complicità con il potere e il colonialismo. Conosciamo i rischi che state correndo di fronte alle misure repressive adottate contro gli spazi universitari costruiti sulla sfida ai poteri che beneficiano del silenzio. In un momento in cui le voci degli oppressi vengono intenzionalmente messe a tacere, la vostra solidarietà funge da faro di speranza. Le vostre azioni sono un messaggio sonoro che l’ingiustizia e l’oppressione non saranno tollerate

La lettera è firmata dai rappresentanti delle università Al-Azhar di Gaza, dall’Università islamica, quella di Al-Aqsa, di Al-Quds, di Umma, dalla università di Israele e molte altre.

 

Chiesto lo stop all’invio di armi USA a Israele

7:07

Secondo quanto riportato dal “Politico“, almeno un centinaio di avvocati statunitensi e esteri hanno chiesto al governo di Biden di mettere uno stop all’invio di armi a Israele. Fra questi, circa una ventina lavorano nell’amministrazione del governo. La motivazione della richiesta è che “le azioni dello Stato Ebraico a Gaza non sono conformi al diritto umanitario statunitense e internazionale”. 

Il gruppo di avvocati ha intenzione di portare la richiesta all’attenzione del procuratore generale Merrick Garland e a tutta l’amministrazione nel corso della settimana. Nella nota si legge che Israele avrebbe violato le leggi Usa tra cui l’Arms Export Control Act e le leggi Leahy, nonché le Convenzioni di Ginevra che vietano attacchi sproporzionati contro le popolazioni civili. Fanno parte del gruppo gli attuali avvocati del Dipartimento per la Sicurezza Interna e del Dipartimento di Stato, dipartimenti di Giustizia, Lavoro ed Energia, oltre ad avvocati della Commissione Europea e del settore privato:

È l’ultimo segno di dissenso all’interno dell’amministrazione sulla sua politica su Israele

Scrive il Politico, a quasi una settimana prima che la Casa Bianca debba affrontare la scadenza dell’8 maggio per certificare al Congresso che le azioni militari dei suoi alleati che coinvolgono armi fornite dagli americani rispettano il diritto statunitense o internazionale.

Merrick Garland

Raid su Rafah: morti 26 palestinesi, altri tre civili uccisi a Nuseirat

7:03

Continua a salire il bilancio dei morti a Gaza. Questa notte alcuni raid israeliani si sono abbattuti sulla città di Rafah, uccidendo 26 palestinesi, mentre dal campo profughi di Nuseirat arriva la notizia della morte di altri tre civili e del ferimento di molte altre persone.

A dare la notizia l’agenzia palestinese Wafa, che spiega che i bombardamenti hanno preso di mira una casa nel quartiere di al-Tuffah a Gaza City, dove ci sono stati due morti e molti feriti, inoltre, pioggia di bombe anche sui quartieri al-Daraj e Sheikh Radwan della città. Gli aerei israeliani hanno effettuato un raid sulle aree a ovest di Rafah, nel sud della Striscia di Gaza e nella periferia orientale della città di Beit Hanoun, nella Striscia settentrionale.

Wafa ha dichiarato che solamente nelle ultime 24 ore il bilancio dei civili uccisi nella Striscia è salito a 34.

USA: “Parere contrario all’indagine penale su Israele”

7:00

Gli Usa hanno espresso parere contrario all’apertura di un’indagine penale contro Israele per il conflitto a Gaza. A riferirlo il portavoce della Casa Bianca:

Crediamo che la Corte penale internazionale non sia competente in materia

Tuttavia, né Stati Uniti né Israele sono membri del tribunale, mentre l’Autorità Palestinese ne fa parte dal 2015. Sul sito web Axios, Netanyahu avrebbe chiesto al presidente americano Joe Biden di supportarlo a fermare i mandati di arresto per alcuni esponenti dell’esercito israeliano e del governo. Accusati lo stesso premier, il ministro della Difesa e il capo di stato maggiore.

La Corte penale internazionale, l’Aja, ha aperto un’indagine nel 2021 sia su Israele che su Hamas, per possibili crimini di guerra commessi nei territori palestinesi. Il pubblico ministero della Corte, Karim Khan, ha, però, dichiarato che l’indagine comprende anche tutti gli avvenimenti prima dello scoppio del conflitto, lo scorso 7 ottobre 2023. Inoltre, l’Aja non ha ancora rilasciato dichiarazioni in merito ai mandati di arresto.

Karim Khan