Definito ‘il presidente più povero al mondo‘, José Alberto Mujica ha rivestito il ruolo di capo di Stato dell’Uruguay dal 2010 al 2015 e cinque anni dopo la fine del suo mandato si è ritirato a vita privata per dedicarsi a quella che lui ha definito ‘una vita semplice‘.
Noto per le sue idee contro il consumismo sfrenato e per essere stato un rivoluzionario durante la dittatura in Uruguay negli anni settanta, oggi Mujica ha 88 anni e recentemente ha dichiarato nel corso di una conferenza stampa di stare lottando contro un tumore all’esofago.
Chi è Josè Mujica
Nato il 20 maggio 1935 da Demetrio Mujica e Lucia Cordano, José Mujica perde il padre a soli 5 anni. Dai 13 ai 17 anni il futuro presidente si dedica al ciclismo. Entra in giovane età in politica e durante gli anni ’60 e ’70 inizia a militare nel movimento dei Tupamaros, un gruppo di resistenza marxista-leninista.
Nel 1973 viene arrestato dopo il golpe voluto dall’allora presidente Bordaberry. Mujica trascorrerà 12 anni in carcere. Nel 1985 uscirà dal carcere grazie ad un’amnistia e qualche anno dopo creerà il Movimento di Partecipazione Popolare e diventerà deputato a dieci anni dall’uscita dal carcere.
L’esperienza politica di Mujica
Nel 1999 Mujica divenne senatore e qualche anno dopo, nel 2005, rivestì il ruolo di ministro dell’Agricoltura sotto la presidenza di Vazquez. Nel 2010 diventa presidente dell’Uruguay fino al 2015: nel corso della sua presidenza diventa famoso per il suo stile di vita e per le sue politiche favorevoli alla legalizzazione delle droghe leggere, all’aborto e ai matrimoni omosessuali e per il suo pensiero sulla ‘sobrietà della vita’ opposta all’austerità e al consumismo.
Dopo il 2015 torna senatore e nel 2020 decide di ritirarsi dalla vita politica pur continuando a sostenere il Movimento di Partecipazione Popolare. Nel 2024 annuncia in una conferenza stampa di avere un tumore all’esofago.