Stripe, il gigante dei pagamenti, sembra intenzionato a puntare con sempre maggiore forza sulle criptovalute. Dopo aver annunciato l’inclusione di USD Coin nelle operazioni delle aziende convenzionate, ora ha reso pubblico l’allargamento della sua proposta a Avalanche.

Con questo annuncio l’azienda di San Francisco conferma quanto dichiarato la passata settimana e, soprattutto, il ritorno in grande stile in un settore che aveva deciso di lasciare nel 2018. Non senza affermare, all’epoca, la sua fiducia nell’innovazione finanziaria, che aveva trasformato il congedo in un semplice arrivederci.

Stripe annuncia l’integrazione di Avalanche nella sua proposta di pagamenti 

Nel corso della passata settimana, Stripe aveva annunciato che avrebbe permesso alle aziende che già utilizzano la propria tecnologia di accettare la stablecoin USDC per i pagamenti online. Un annuncio che era stato naturalmente salutato con viva soddisfazione dalla criptosfera, proprio in considerazione della rilevanza della società di San Francisco. 

Nella giornata di oggi ha quindi lanciato un nuovo annuncio, in cui si afferma che i suoi clienti al dettaglio potranno godere di un accesso più semplice all’ecosistema Avalanche. Un annuncio confermato a stretto giro di posta da Ava Labs, la società che sovrintende allo sviluppo della blockchain in questione, la quale ha affermato che il suo portafoglio, Core, utilizzerà la funzione fiat-to-crypto di Stripe.

In pratica, l’integrazione in atto renderà possibile agli utenti un accesso privo di problemi a prodotti crittografici solitamente di nicchia e ad applicazioni come gli scambi decentralizzati (DEX) e le piattaforme dedicate agli NFT (Non Fungible Token) che girano su Avalanche. 

Sarà un widget installato in Core a consentire agli interessati l’acquisto di AVAX, il token nativo di Avalanche. Potranno inoltre essere utilizzate carte di debito o di credito, senza alcuna necessità di passare attraverso un exchange. Sarà proprio Stripe ad occuparsi di tutte le questioni relative alla normativa KYC (Know Your Customer), come è possibile leggere nell’annuncio lanciato per l’occasione. 

A proposito di Avalanche

Avalanche è una blockchain lanciata nel corso del 2020, con una missione estremamente ambiziosa: essere la piattaforma più veloce per l’implementazione degli smart contract. Si pone quindi in diretta competizione con Ethereum e per farlo propone una rete non solo più veloce, ma anche molto conveniente dal punto di vista finanziario.

A proporre il protocollo sono stati Kevin Sekniqi, Maofan “Ted” Yin ed Emin Gün Sirer. La direzione impressa al progetto nel corso del tempo passato dall’esordio è stata premiata da ben 300 milioni di finanziamenti, affluiti nelle sue casse per favorirne gli ambiziosi piani di sviluppo affidati alla Avalanche Foundation e ad AVA Labs

Se l’intento di partenza era quello di dare risposte ai problemi di scalabilità, commissioni di transazione e interoperabilità che affliggono molte blockchain, le risposte date nel frattempo sono state interpretate positivamente dal mercato. Al momento, infatti, Avalanche si trova al 12° posto nella classifica di CoinMarketCap, con una capitalizzazione di mercato pari a circa 13,2 miliardi di dollari.

Uno dei suoi tratti distintivi è il fatto che i token siano stati pre-minati. Non esiste quindi mining e l’unico modo per avere AVAX, oltre all’acquisto, è rappresentato dalla partecipazione allo staking. Nel caso di Avalanche, però, non si tratta di quello liquido. Chi aderisce alla proposta blocca i suoi gettoni virtuali senza poterli utilizzare per intercettare altre occasioni nella DeFi.

A questo primo limite ne consegue poi un secondo, quello derivante dal fatto che in tal modo è difficile la formazione di una comunità appassionata. Considerata l’importanza di questo fattore nel successo di molte soluzioni crypto, si tratta di un problema abbastanza evidente.

Un limite che non ha comunque impedito ad Avalanche di farsi largo in un settore concorrenziale come quello rappresentato dalle soluzioni rivolte alla finanza decentralizzata. Una posizione, quella conquistata al suo interno, la quale potrebbe ora risentire in maniera positiva della scelta di Stripe,