Ciò che spaventa di più i contribuenti italiani è la notifica di un avviso bonario: cos’è e come ci si può difendere? Scopriamolo.

A seguito dei controlli espletati l’Agenzia delle Entrate invia gli avvisi bonari e segnala determinati errori contenuti nelle dichiarazioni dei redditi. Ricevere un avviso bonario dall’Amministrazione tributaria provoca preoccupazioni, timori e ansia. Può capitare che sia commesso qualche errore, ma è importante verificare attentamente la propria posizione fiscale e, successivamente, difendersi. Scopriamo in questa guida cosa sono gli avvisi bonari e come tutelarsi.

Avviso bonario: cos’è

Quando riceviamo una notifica dall’Agenzia delle Entrate dobbiamo sempre preoccuparci? Ansia e timori sorgono nel contribuente quando riceve un avviso bonario dal Fisco. Cosa fare? Bisogna mantenere la calma e controllare attentamente. Un avviso bonario è una comunicazione ufficiale inviata dall’amministrazione tributaria ad un contribuente in seguito ai controlli formali espletati.

L’avviso viene notificato quando l’AdE riscontra un’incongruenza nella dichiarazione dei redditi. Nella maggior parte dei casi l’avviso bonario viene notificato quando il Fisco ha riscontrato il mancato pagamento di una somma a debito o quando è stata effettuata una compensazione indebita sulla base dei dati contenuti nella dichiarazione dei redditi.

Cosa fare quando si riceve un avviso bonario?

Una volta notificato l’avviso bonario dall’Agenzia delle Entrate è bene mantenere la calma e non lasciarsi prendere dal panico. Poi è necessario verificare la correttezza dei dati contenuti nell’avviso bonario e consultare il Commercialista di fiducia o il Caf per risolvere la questione.

Il contribuente che riceve un avviso bonario dall’amministrazione tributaria ha 30 giorni di tempo per:

  • pagare quanto dovuto al Fisco totalmente o beneficiando della rateazione trimestrale. Tale operazione viene espletata perché l’istanza effettuata da parte dell’amministrazione risulta essere priva di errori,
  • non pagare e procedere con la presentazione di un’istanza in autotutela. In questo modo il contribuente chiede che l’avviso bonario venga annullato. Pertanto, il contribuente con l’ausilio del Commercialista o del Caf ha verificato quanto preteso dall’Agenzia delle Entrate e ha riscontrato un errore.

Avviso bonario: quando viene inviato?

L’Agenzia delle Entrate notifica un avviso bonario nel caso in cui riscontra determinate irregolarità, che emergono dopo aver espletato un controllo documentale o un controllo automatico. Il controllo automatico viene espletato dall’amministrazione tributaria basandosi sui dati inviati in sede di dichiarazione dei redditi o in possesso degli uffici tributaria. Gli uffici tributari dislocati sul territorio nazionale possono procedere alla liquidazione dei contributi previdenziali, delle imposte, dei premi dovuti e dei rimborsi che spettano in base alle dichiarazioni presentate dai sostituti d’imposta e dai contribuenti.

L’obiettivo di questo controllo è quello di correggere gli eventuali errori di computo ed errori materiali, di ridurre eventuali detrazioni d’imposta, di rivedere le deduzioni esposte in misura superiore a quanto previsto dalla normativa, di verificare la corretta corrispondenza tra la dichiarazione e la tempestività con la quale i contributi sono stati versati e di ridurre i crediti d’imposta.

Avviso bonario: quando arriva?

Un avviso bonario viene notificato nel momento in cui l’amministrazione tributaria riscontra un’incongruenza a seguito di un controllo automatico. La finalità di questa notifica è quella di far conoscere al contribuente le problematiche riscontrate. Il contribuente che riceve l’avviso bonario deve controllare che quanto contenuto nella comunicazione formale sia veritiero. Nel caso in cui l’Agenzia delle Entrate abbia commesso un errore può presentare la rettifica in autotutela o un’istanza che annulli l’avviso notificato.

Il contribuente deve tutelarsi entro 30 giorni dal momento in cui è stato notificato l’avviso bonario. La richiesta di riesame può avvenire attraverso un’istanza di autotutela in formato cartaceo, oppure contattando il call center dell’Agenzia delle Entrate, oppure utilizzando i canali telematici CIVIS.

Avviso bonario: in che modo viene notificato?

Nel caso in cui si abbia presentato la dichiarazione dei redditi tramite Caf o Dottore Commercialista, è possibile delegare l’eventuale ricezione di avvisi bonari. In tale caso, sarà il Commercialista ad avvisare il contribuente del ricevimento della comunicazione. Gli avvisi bonari possono essere notificati direttamente ai contribuenti nel caso in cui l’intermediario non abbia accettato l’incarico o nel caso in cui il contribuente non abbia voluto delegare nessuno.