Mentre a Montecitorio è in corso la discussione generale sulla riforma dell’Autonomia differenziata e al Consiglio d’Europa viene approvato il Patto di Stabilità anche con il voto dell’Italia, il Movimento 5 Stelle porta in piazza il dissenso con un flash mob davanti Palazzo Chigi. Alla testa dei parlamentari e dei candidati pentastellati alle Europee, il leader Giuseppe Conte che ha attaccato il Governo e la Presidente Giorgia Meloni accusandola di svendere l’unità del Paese per i voti per la riforma del Premierato.
Autonomia, flash mob M5S a Chigi dei M5S. Conte: “Questo Governo spacca il Paese”
“No all’autonomia, l’Italia non si spacca”, “Giorgia da patriota a secessionista”, “Con Giorgia spacchi l’Italia”. Sono alcuni degli slogan che campeggiavano sui cartelli esposti questa mattina dai manifestanti Cinquestelle davanti Palazzo Chigi.
“Con l’autonomia questo governo spacca il paese e condanna le aree più depresse a maggiori tagli a diritti e servizi alla serie C”.
Ha dichiarato l’ex presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, che poi ha puntato il dito contro l’attuale premier:
“Giorgia Meloni sta svendendo l’unità del paese per i voti sul premierato per avere pieni poteri sperando nel premierato. Da patritota a secessionista, la fermeremo la combatteremo in ogni modo.”
La riforma del Premierato che prevede l’elezione diretta del Presidente del Consiglio dovrebbe arrivare in aula al Senato la prima settimana di maggio ed è, insieme alla riforma dell’autonomia differenziata e quella della giustizia, tra i punti del patto di Governo tra Lega, Forza Italia e Fratelli d’Italia.
Conte: “Il Governo ha votato sì al Patto di Stabilità. Giuseppe sulla scheda? Ma non scherziamo!”
Mentre a Montecitorio le opposizioni sono impegnate a contrastare l’approvazione della riforma dell’autonomia differenziata, al consiglio d’Europa i rappresentati degli stati membri hanno approvato il Patto di Stabilità.
“Poco fa hanno votato al consiglio d’Europa per dire sì al Patto di Stabilità. E’ stato approvato anche dal Governo italiano, il governo dice si a manovre di lacrime e sangue nei prossimi anni a ulteriori tagli che saranno almeno di 13 miliardi se non quindi l’anno. Questo è un governo di patrioti che sta svendendo l’Italia.”
Il leader pentastellato, infine, a chi gli chiedeva se avrebbe mai pensato di chiedere agli elettori di scrivere sulla scheda elettorale solo “Giuseppe” ha risposto:
“Ma non scherziamo”.