Il primo maggio si celebra la Festa del Lavoro, per ricordare tutte le lotte per i diritti dei lavoratori. Una ricorrenza arrivata in Italia piuttosto recentemente, nel 1891, che però si lega ad una tradizione religiosa già presente nel nostro Paese, quella di San Giuseppe Lavoratore. Le iniziative legate a questa ricorrenza sono moltissime: dalle celebrazioni ufficiali al consueto Concertone a Roma in piazza San Giovanni, ma anche pic nic, gite fuori porta e pranzi in compagnia. Vediamo quindi cosa cucinare il 1 maggio in base alle ricette della tradizione.

Dal Lazio: fave e pecorino

Iniziamo la nostra carrellata dedicata a cosa cucinare il 1 maggio con un piatto semplicissimo, ma assai gustoso, tipico della tradizione laziale: fave e pecorino. Una soluzione semplice e gustosa, che si prepara in soli 10 minuti. Ecco quello che vi serve:

  • Fave 400 gr
  • Pecorino romano 250 gr
  • Aglio 1 spicchio
  • Olio evo
  • Menta fresca
  • Sale

Aprite a metà i baccelli delle fave ed estraete i semi facendo scorrere il pollice lungo il baccello; eliminate quindi le escrescenze che ricoprono i semi delle fave esercitando una leggera pressione con le dita. Cuocete quindi i semi delle fave in acqua bollente e salata per circa 4 minuti, quindi scolateli e passateli sotto acqua fredda corrente. Da ultimo sbucciateli e metteteli in una ciotola con aglio e menta tritati e il pecorino a scaglie. Condite con sale, pepe e olio, mescolate bene e servite.

La Ghiotta siciliana

Dal Lazio passiamo in Sicilia, dove alla domanda “cosa cucinare per il 1 maggio” la risposta è soltanto una: la Ghiotta, un piatto tipico molto ricco, fatto con tante verdure diverse. Gli ingredienti che vi servono per prepararla sono:

  • 1 zucchina
  • 1 peperone 
  • 1 melanzana tonda
  • 1 cipolla 
  • 1 pomodoro tondo 
  • Patate
  • Sale
  • Pepe 
  • Basilico fresco
  • Olio extravergine d’oliva

Sbucciate le patate e tagliatele a pezzi grandi. Tagliate a pezzi anche tutte le verdure, mantenendo però la buccia. In un tegame di coccio (se non lo possedete, utilizzatene uno con un fondo piuttosto spesso) versate un filo d’olio e tutte le verdure. Salate, aggiungete mezzo bicchiere d’acqua, mettete un coperchio e fate cuocere a fuoco basso fino a cottura, aggiungendo qualche cucchiaio d’acqua se vedete che ce n’è necessità. Servite con un filo d’olio, un po’ di pepe e qualche foglia di basilico.

La trippa toscana

In Toscana non c’è 1 maggio se non c’è la classica trippa in rosso. Se volete prepararla ecco che cosa vi serve:

  • Trippa 1 kg
  • Pomodori pelati 1 kg
  • Parmigiano Reggiano 100 g
  • Cipolle bianche 2
  • Carote 2
  • Sedano 2 coste
  • Olio extravergine d’oliva
  • Sale
  • Pepe

Preparate un trito di sedano, carote e cipolla e fatelo appassire in un giro di olio d’oliva. Aggiungete poi la trippa tagliata a striscioline e fatela insaporire per una decina di minuti, girando di tanto in tanto. Unite quindi i pomodori pelati, rompeteli un po’ con un cucchiaio di legno, mescolate, mettete il coperchio e lasciate cuocere per altri 20 minuti a fuoco moderato.

A questo punto togliete il coperchio, salate, pepate, aggiungete il Parmigiano Reggiano grattugiato e mescolate. Se vedete che il risultato è troppo liquido, fate cuocere ancora un po’ per far ritirare il sughetto: la trippa non deve risultare brodosa. Servitela bollente con un bel crostone di pane e Parmigiano grattugiato a piacere.

Cosa cucinare il 1 maggio: la Burrida sarda

Concludiamo la carrellata dedicata a cosa cucinare il 1 maggio con un piatto tipico sardo a base di pesce: la Burrida. Gli ingredienti sono:

  • 1 kg di gattucci
  • 25 noci
  • 1 testa di aglio
  • 1 cipolla
  • 1 cuchiaio di olio extravergine di oliva
  • 7 cucchiai di aceto
  • 2 foglie di alloro

Pulite i gattucci (senza buttare il fegato) e tagliate la polpa a bocconcini. Fateli poi lessare per 5 minuti in acqua bollente con sale, 2 cucchiai di aceto e 1 foglia di alloro, quindi scolate. Preparate un trito con cipolla, aglio e noci e fatelo rosolare con un filo di olio e 1 foglia di alloro a fiamma bassa per pochissimo tempo: la cipolla deve rimanere bianca.

Aggiungete i fegatini del pesce e schiacciate con una forchetta, in modo da ottenere una salsina cremosa. Mescolare bene il tutto, aggiungete l’aceto e fate bollire per pochi minuti, dando il tempo all’aceto di sfumare. Per finire mettete il pesce in un piatto, copritelo completamente con la salsa bollente e lasciate insaporire al fresco, senza mescolare, per circa 24 ore. Poi mescolate con cura e lasciate macerare ancora un giorno prima di servire.