L’Inter non si ferma neanche dopo aver vinto lo scudetto e a San Siro batte anche il Torino. Più che per la partita però, quella di ieri era l’occasione perfetta per il giusto tributo a questa squadra, e così, al termine del match è esplosa la festa, prima all’interno dello stadio e poi con il pullman scoperto fino a piazza del Duomo. Una giornata di gioia e grandi emozioni, ma come al solito non mancano le polemiche. A far discutere è infatti lo stendardo mostrato da Dumfries, che ritrae Theo Hernandez al guinzaglio. I milanisti non ci stanno e la FIGC ha deciso di aprire un’inchiesta. Per commentare la vittoria dello scudetto dell’Inter e i festeggiamenti dei nerazzurri, Michele Serena, che nel corso della sua carriera ha indossato la maglia interista, è intervenuto in esclusiva a Tag24.
Scudetto Inter, Serena a Tag24
Lo scudetto dell’Inter non è mai stato davvero in discussione e finalmente i nerazzurri hanno potuto festeggiare come si deve. Ieri, al termine della partita con il Torino vinta 2 a 0, la città è stata invasa dai tifosi interisti e la squadra di Inzaghi ha ricevuto l’applauso che merita. La seconda stella era l’obiettivo dichiarato da Zhang sin dall’inizio dell’anno ed è diventata realtà. Ora però il club vuole aprire un ciclo importante, magari anche a livello internazionale. Non mancano però le polemiche. Ieri infatti, nel corso del festeggiamenti sul pullman scoperto, Dumfries ha ricevuto da un tifoso uno stendardo che raffigurava Theo Hernandez al guinzaglio e per questo la FIGC ha aperto un’inchiesta. Per commentare la vittoria dello scudetto dell’Inter e i festeggiamenti, Michele Serena, ex difensore che ha vestito anche la maglia nerazzurra, è intervenuto in esclusiva a Tag24.
Facciamo un bilancio rispetto alla vittoria dello scudetto dell’Inter: secondo te è possibile individuare un artefice principale?
“No, non credo che si possa dare il merito soprattutto a una persona rispetto alle altre. Tutti, anche chi ha giocato meno, hanno fatto in questa stagione qualcosa di straordinario ed è giusto che ora tutti salgano sul carro. È chiaro che all’interno di una rosa c’è chi trova più spazio, e chi ne trova meno, ma tutti ricoprono un ruolo decisivo. Se i titolari sono riusciti a mantenere sempre un certo tipo di livello, lo devono anche a chi ha provato costantemente a mettergli i bastoni tra le ruote in allenamento, mantenendo sempre alta la concentrazione”.
Primo scudetto per Simone Inzaghi, è una vittoria che lo consacra tra i big?
“In questi anni ha ricevuto tante critiche e adesso quelle persone sono sparite tutte. Inzaghi era già un grande allenatore, anche prima di vincere lo scudetto. Penso che questa sia la meritata consacrazione tra i grandi. Ha avuto la fortuna e la bravura di riuscire finalmente a vincere uno scudetto perché è un tecnico pronto”.
Difficile fare previsioni per il futuro, ma credi che l’Inter possa aprire un ciclo vincente? Il gap con le competitor è troppo ampio?
“Non so quanto sia ampio il gap, ma è evidente che l’Inter in questo momento sia superiore a tutte le altre. Marotta e Ausilio hanno già iniziato a muoversi per la prossima stagione e hanno chiuso due colpi. Penso che abbiano qualche annetto di vantaggio rispetto agli altri. I nerazzurri partono già da una base ottima, sono una squadra molto forte e a questa rosa dobbiamo aggiungere Zielinski e Taremi che sono due profili molto validi. Stanno inserendo forze fresche, giocatori forti e si stanno già rinforzando”.
Il rischio è che possano decidere di sacrificare almeno un big?
“Potrebbero anche farlo, ma se hanno la capacità di sostituirli in questo modo, non deve esserci preoccupazione. Già l’anno scorso, con la partenza di alcuni big, molti tifosi interisti avevano il timore di dover assistere a una brutta annata e invece guardate come è finita. D’altronde tenere in regola i conti è molto importante e si deve fare attenzione al fair play finanziario, per evitare di incappare in blocchi di mercato e di competizioni europee. La classe dirigenziale dell’Inter è di primissimo livello e sa bene come muoversi”.
Grossa polemica per lo stendardo mostrato da Dumfries sul pullman scoperto. Cosa ne pensi?
“I festeggiamenti sono durati una giornata intera e lo sfottò ci sta, ma certi limiti non vanno superati. Alcune situazioni sarebbe bene evitarle, anche se, quando uno vince, è giusto che possa gioire in maniera spensierata. Poi è chiaro che una volta tocca a me, e la prossima toccherà a te”.
Mancano ancora quattro giornate alla fine, pensi che l’Inter abbasserà il livello, oppure no?
“Penso che le quattro giornate che restano potrebbero essere utili a Inzaghi per fare qualche esperimento in vista della prossima stagione e per far giocare chi finora ha trovato meno spazio. La rosa è dell’Inter è molto valida e ci sono calciatori all’altezza. È chiaro che potrebbe diminuire l’ardore agonistico, ora che lo scudetto è stato raggiunto, ma non è colpa dell’Inter se ci è riuscita con sei giornate di anticipo. Questo è un merito, avrebbero potuto farlo gli altri”.