Matteo Salvini contro tutti. Entra ufficialmente nel vivo la campagna elettorale del leader della Lega per le Elezioni Europee 2024, in programma l’8 e il 9, giugno.

Farà campagna elettorale, ma, non si candiderà in prima persona – a differenza degli alleati Giorgia Meloni e Antonio Tajani – perché impegnato già “18 ore al giorno “ad occuparsi di un “ministero che è di tutti gli italiani, non di destra o di sinistra”.

Non si candida, ma tira dritto con la sua campagna elettorale che lo vede contrapposto ai due partiti alleati di Governo. Le dichiarazioni rilasciate, questa mattina alla trasmissione Giù la maschera su Rai Radio 1, infatti, sembrano voler rispondere – punto per punto – ai contenuti emersi ieri sul palco di Pescara nel corso degli interventi del segretario di Forza Italia Antonio Tajani e della presidente del Consiglio, Giorgia Meloni alla Conferenza programmatica di Fratelli d’Italia.

E poi la presa di posizione più forte, il dito puntato contro gli alleati che in Italia “lavorano bene”, ma, che in Europa sarebbero stati responsabili del disastro appoggiando le politiche fallimentari dell’attuale governo.

Elezioni Europee 2024, Salvini ‘attacca’ gli alleati: “In Europa hanno sostenuto politiche fallimentari”

Il vicepremier Matteo Salvini punta il dito contro gli alleati Meloni e Tajani accusandoli di aver sostenuto in Europa le politiche fallimentari degli ultimi cinque anni.

“Il centrodestra governerà bene e a lungo in Italia per i prossimi anni. A livello di Europa non ho condiviso le scelte degli alleati che hanno sostenuto le politiche fallimentari che ci hanno portato al disastro di oggi”.

ha detto il segretario della Lega, Matteo Salvini.

Ucraina, Salvini: “Basta continuare ad armare le parti. Si siedano a un tavolo per la Pace”

Sembra rispondere a distanza anche alle parole pronunciate, ieri mattina, dal palco del Congresso programmatico di Fratelli d’Italia dal Ministro degli Esteri, Antonio Tajani, che aveva sostenuto che per perseguire la pace è necessario continuare a sostenere l’Ucraina nella sua battaglia di difesa contro l’invasione russa.

“Continuare ad armare le parti probabilmente non aiuta la soluzione del conflitto. Spero che si siedano a un tavolo non fra sei mesi”.

ha detto il leader della Lega che, poi, ha anche ribadito la sua contrarietà a un esercito comune:

“Chi comanda? Chi decide? Chi paga? Parigi o Berlino. Abbiamo già messo troppe cose in comune in quella che non è più una unione fra eguali”.

Migranti, Salvini: “Sarà estate di sbarchi. Europa guarda altrove”

Il vicepresidente del Consiglio è intervenuto anche su un tema a lui molto caro, ovvero, quello dell’immigrazione e della difesa dei confini. Anche in questo caso la sua è una posizione fortemente critica nei confronti dell’Europa, accusa di voltarsi dell’altra parte su questo tema.

Una narrazione che si discosta molto da quella della presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, che proprio ieri – nel corso del suo discorso programmatico alla convention di Pescara – aveva citato gli accordo la Libia, la Tunisia e l’Albania come la prova che grazie all’influenza dell’Italia, l’Europa stava cambiando rotta sull’immigrazione.

 “Ci apprestiamo a un’altra estate di sbarchi. Possiamo fare tutti gli accordi del mondo. Stiamo lavorando con la Libia, con la Tunisia, con l’Albania, però se l’Europa si volta dall’altra parte…”.