Giorgia Meloni, come scrivono oggi i retroscenisti politici che hanno seguito la convention di Fratelli d’Italia di Pescara, è convinta di essere una dei pochi politici in grado di dare del tu al proprio elettorato. Per questo, ieri, domenica 28 aprile 2024, quando ha ufficializzato la sua discesa in campo nelle vesti di capolista di Fdi in tutte le circoscrizioni italiane per le elezioni europee dell’8 e 9 giugno prossimo, ha invitato a scrivere solo, semplicemente “Giorgia” sulla scheda. Un modo per polarizzare di più l’appuntamento con le urne non poteva escogitarlo.

Elezioni Europee 2024, davvero basta scrivere ‘Giorgia’ sulla scheda elettorale per votare la Meloni? Risponde Celotto

Sta di fatto che il giorno dopo il lancio della sua candidatura, attorno a Giorgia Meloni ci si interroga con due quesiti di carattere giuridico.

Il primo: davvero basta scrivere solo “Giorgia” sulla scheda elettorale delle europee per indicare la preferenza per la premier e il suo partito?

Il secondo: da Meloni a Schlein, da Tajani a Calenda molti leader si candidano ufficialmente per un posto nel prossimo europarlamento anche se già chiariscono che rinunceranno all’eventuale seggio conquistato a Bruxelles. In punta di diritto, può stare in piedi questa cosa? Candidarsi per un posto che già si dice di non voler ricoprire, ad di là se lo si considera giusto o etico, è possibile?

Il costituzionalista Alfonso Celotto: “Possibile scrivere solo Giorgia se Fdi segue il modello Pannella”

A rispondere a queste due domande è uno dei costituzionalisti più seguiti sia sui social network che in televisione, dove è sempre più spesso invitato ai vari talk di approfondimento: Alfonso Celotto.

Alla domanda se è davvero possibile scrivere solo Giorgia sulla scheda elettorale per indicare Meloni, l’Ordinario di diritto costituzionale dell’Università Roma Tre risponde in esclusiva a Tag24.it: “Dipende come viene proiettata la candidatura. Tutti ricordiamo il caso di Pannella, ad esempio, che sulle schede compariva come ‘Giacinto Pannella detto Marco’. Quindi, se Fratelli d’Italia scrive sulla lista elettorale e, di conseguenza, l’elettore ritrova sulla scheda ‘Giorgia Meloni detta Giorgia’, potrà votarla tranquillamente scrivendo solo Giorgia. Altrimenti la scheda rischia di essere annullata”.

Alfonso Celotto: “I leader che già dicono di non voler ricoprire il posto per cui si candidano? E’ il modo di fare politica in Italia”

L’esperto costituzionalista Alfonso Celotto risponde anche alla seconda domanda che pone Tag24: quanto è passabile in punta di diritto un candidato (o una candidata) che in realtà mette in chiaro fin da subito che non intende ricoprire il ruolo in cui verrebbe eletto? È il caso di quasi tutti i leader partitici italiani. E Celotto scioglie l’arcano con queste parole: “E’ un modo di fare politica con il richiamo del nome. Noi elettori poi lo sappiamo che a scattare come eletti sono i candidati in lista dietro di loro. È una scelta lecita ma, evidentemente, tutta politica”.  

Tutta politica e italiana, visto che è una scelta che all’estero nessuno fa.