Nel 2024, è possibile andare in pensione con 35 anni di contributi? Il turno dell’uscita con un’anzianità contributiva di 35 anni potrebbe subire delle modifiche nella prossima riforma delle pensioni. Sono ancora troppo pochi i lavoratori che riescono ad andare in pensione con meno di 41 anni di contributi.
Pertanto, escludendo la pensione di vecchiaia a 67 anni con 20 anni di contributi, restano alcune possibilità per anticipare l’età pensionabile con 35 anni di contributi. Con un occhio ben attento alle novità introdotte nella legge di Bilancio 2024, vediamo insieme chi può andare in pensione con 35 anni di contributi.
Come richiedere la pensione con 35 anni di contributi nel 2024?
Sono diverse le misure che consentono di anticipare l’uscita dal lavoro con 35 anni di contributi, maturati sia con un’attività continua che in modo discontinuo. In estrema sintesi, le due principali strade per accedere alla pensione anticipata con 35 anni di contributi sono:
- Opzione Donna: rivolta esclusivamente alle lavoratrici;
- Pensione anticipata per lavoratori usuranti: riservata a categorie specifiche di lavoratori impiegati in mansioni faticose e pesanti.
Entrando nel dettaglio della normativa previdenziale, esiste anche la possibilità di anticipare la pensione a 30 anni di contributi, aderendo all’anticipo pensionistico Ape Sociale.
Tuttavia, in questo caso, non si tratta di una pensione vera e propria, bensì di un’indennità erogata al lavoratore per un periodo massimo di 4 anni. L’Ape Sociale rappresenta la via verso la pensione ordinaria per categorie considerate meritevoli di tutela, come ad esempio:
- Caregiver;
- Invalidi;
- disoccupati (in presenza di specifiche condizioni);
- Lavoratori gravosi;
La pensione anticipata donna 2024
Nella Legge di Bilancio 2024, sono state introdotte nuove modifiche per la pensione anticipata donna; pertanto, l’uscita dal lavoro è posticipata a 61 anni di età con 35 anni di versamenti, se si appartiene a una delle seguenti categorie:
- Caregiver;
- Invalide civili con invalidità pari o superiore al 74%;
- Lavoratrici licenziate o dipendenti in imprese per le quali è attivo un tavolo di confronto per la gestione della crisi aziendale.
L’INPS rilascia la pensione anticipata alle lavoratrici che hanno maturato tali requisiti entro il 31 dicembre 2024. È previsto un incentivo maggiore per le lavoratrici madri, che possono richiedere l’accesso al trattamento economico previdenziale a 60 anni di età con un figlio, mentre con due o più figli la domanda per la pensione può essere presentata a 59 anni di età.
Viene prevista una finestra mobile di 12 mesi per le lavoratrici dipendenti, 18 mesi per le autonome.
Pensione anticipata a usuranti con 35 anni di contributi
I lavoratori appartenenti alle categorie di lavoro faticose e pesanti possono richiedere l’accesso agevolato alla pensione. È importante sottolineare che per “attività usuranti” si intendono, ad esempio:
- lavori in galleria, cava o miniera;
- mansioni svolte in sotterraneo;
- mansioni svolte dagli addetti al fronte di avanzamento;
- mansioni che espongono ad alte temperature;
- mansioni dei soffiatori nell’industria del vetro cavo eseguito a mano e a soffio;
- mansioni svolte all’interno di spazi ristretti;
- e molte altre.
L’INPS, nel messaggio n. 812 del 23 febbraio 2024, ha fornito le prime precisazioni per la presentazione della domanda per l’accesso alla pensione anticipata con 35 anni di contributi. In estrema sintesi, i lavoratori con 61 anni e 7 mesi di età e 35 anni di versamenti che desiderano andare in pensione nel 2025 possono presentare la domanda entro il 1° maggio 2024.
I lavoratori che rientrano nella categoria di lavoro usurante, se soddisfano i requisiti per l’accesso al trattamento dal 1° gennaio 2025 al 31 dicembre 2025, ottengono la pensione con 35 anni. Per i lavoratori dipendenti l’accesso al trattamento è previsto a 61 anni e 7 mesi, perfezionando quota 97,6, mentre per i lavoratori autonomi la pensione si raggiunge a 62 anni e 7 mesi, perfezionando quota 98,6.