Il mesotelioma, di cui soffre il giornalista Franco Di Mare, è un tumore raro e aggressivo che si sviluppa nelle membrane che rivestono gli organi interni, come il polmone, il cuore e l’addome.
Questo tipo di cancro è strettamente legato all’esposizione all’amianto, una sostanza che è stata ampiamente utilizzata nell’edilizia e in altri settori industriali.
Vediamo quali sono i sintomi, che spesso si manifestano in modo graduale. Ecco perché questo tipo di cancro, di solito, viene spesso diagnosticato in stadi avanzati, rendendo difficile il trattamento e riducendo le prospettive di sopravvivenza. Per questi motivi, è importante riconoscere i segnali d’allarme.
Quali sono i sintomi iniziali del mesotelioma, di cui soffre Franco Di Mare
Franco Di Mare, noto giornalista italiano e inviato di guerra, ha rivelato, da Fabio Fazio, di essere affetto da un tumore molto aggressivo, il mesotelioma. Questa malattia è legata alla presenza di amianto nell’aria e si contrae tramite la respirazione di particelle di amianto.
Il mesotelioma può colpire l’intera pleura (la membrana che ricopre i polmoni) e diffondersi anche agli organi vicini come i polmoni o il diaframma.
Il mesotelioma è un tumore raro che si sviluppa nella pleura, spesso associato all’esposizione all’amianto. Questo tipo di cancro, pur essendo raro, è una forma particolarmente aggressiva di tumore.
Viene spesso diagnosticato in stadi avanzati, poiché i suoi sintomi iniziali possono essere aspecifici e facilmente confusi con altre malattie respiratorie. A causa della sua associazione con l’amianto, il mesotelioma ha un forte legame con determinate occupazioni industriali e ambienti di lavoro particolarmente rischiose.
I sintomi iniziali del mesotelioma possono essere aspecifici e spesso simili a quelli di altre malattie che colpiscono l’apparato cardio-respiratorio. Tra i sintomi iniziali più comuni si possono includere:
- Fiato corto
- Dolore al petto o al dorso
- Tosse persistente
- Perdita di peso ingiustificata
Possono manifestarsi anche:
- Affanno dovuto al versamento pleurico
- Difficoltà nella deglutizione
- Gonfiore del collo e del viso
- Dolore e rigonfiamento addominale
- Diarrea
- Difficoltà nell’appetito
- Ascite
- Febbre
- Stanchezza
Quali possono essere i sintomi terminali del mesotelioma
I sintomi avanzati di questo tipo di cancro sono mancanza di respiro, dolore al petto e perdita di appetito, anemia, stanchezza perenne, sudorazione notturna, accumulo di liquido nell’addome, dolore addominale, febbre.
Qual è il tasso di sopravvivenza del mesotelioma
Il tasso di sopravvivenza del mesotelioma varia in base a diversi fattori, come lo stadio della malattia al momento della diagnosi, l’età del paziente, la salute generale e le opzioni di trattamento disponibili. In generale, il mesotelioma è considerato un tumore molto aggressivo con un tasso di sopravvivenza relativamente basso, tra il 5 e l’8%.
Purtroppo a partire dalla diagnosi, la sopravvivenza si assesta sui 9, 10 mesi. Nel caso di diagnosi precoce, si possono superare i 20 mesi.
Questo sottolinea l’importanza di una diagnosi tempestiva e di un approccio terapeutico personalizzato per ogni paziente.
Come si diagnostica il mesotelioma
Per la diagnosi vengono utilizzate procedure di imaging (ad esempio tomografia computerizzata) e vengono prelevati anche campioni di tessuto o liquido dalla cavità pleurica.
Come si cura il mesotelioma
Il tipo di trattamento dipende da quanto si è diffuso il tumore. In genere, il mesotelioma viene trattato con chirurgia, radioterapia e chemioterapia. Queste terapie vengono utilizzate singolarmente o in combinazione, è una scelta dell’oncologo.
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Quali sono le cause del mesotelioma? C’entra l’amianto?
L’inalazione di amianto è considerata il più importante fattore di rischio per lo sviluppo del mesotelioma maligno. Questa è la causa principale. Le fibre di amianto, se inalate, possono depositarsi nei polmoni e danneggiare le cellule, portando allo sviluppo del mesotelioma.
La maggior parte dei casi di mesotelioma riguarda persone che sono state esposte all’amianto sul posto di lavoro, ma ci sono anche casi di esposizione ambientale o domestica.
Altri fattori di rischio possono includere:
- Esposizione a radiazioni ionizzanti.
- Mutazioni genetiche rare, come quelle del gene BAP1.
In Italia, l’uso dell’amianto è stato vietato con la legge n. 257 del 27 marzo 1992. Da allora è stata vietata l’etrazione, l’importazione, la commercializzazione e la produzione di amianto e di prodotti contenenti amianto.