Zelensky annuncia: “Al lavoro con gli Usa per accordo bilaterale di sicurezza”
Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, nel suo consueto messaggio serale, ha annunciato che sta lavorando con gli Stati Uniti per un accordo bilaterale di sicurezza, simile a quelli già stretti in passato con altri Paesi occidentali, tra cui anche l’Italia.
Un accordo, spiega Zelensky, che dovrebbe valere per i prossimi 10 anni.
“L’Ucraina e gli Stati Uniti stanno lavorando a un accordo bilaterale sulla sicurezza. Stiamo già lavorando su un testo specifico. Il nostro obiettivo è rendere questo accordo il più forte di tutti. Stiamo discutendo le basi concrete di sicurezza e cooperazione, per fissare livelli specifici di sostegno per quest’anno e per i prossimi 10 anni: ciò include il sostegno militare, finanziario, politico e la produzione congiunta di armi“.
Peskov, portavoce del Cremlino: “Confisca dei beni russi un chiodo sull’economia occidentale”
Dmitry Peskov, portavoce del Cremlino, minaccia l’Occidente sulla confisca dei beni russi, una mossa che definisce “un chiodo” sull’economia occidentale.
Queste le sue parole rilasciate durante un’intervista televisiva:
“Se ciò accadesse, se si creasse un precedente così pericoloso, ciò rappresenterebbe un solido chiodo sulla bara dell’intero sistema economico occidentale“.
Il Cremlino annuncia ritorsioni in caso di confisca dei beni russi congelati
La Russia ha annunciato nuove ritorsioni nel caso in cui i beni russi congelati in Occidente vengano davvero confiscati. Il Cremlino, come ribadito dal proprio portavoce Dmitry Peskov, difenderà i propri interessi. L’Unione Europea, insieme a Stati Uniti e Gran Bretagna, ha discusso la possibilità di utilizzare i ricavi delle vendite per fornire nuovi aiuti o armi all’Ucraina.
Caso Ariston, Tajani: “Difenderemo sempre l’interesse delle aziende italiane”
Dopo il caso Ariston, il Ministro degli Esteri Antonio Tajani ha difeso la posizione dell’Italia durante il congresso di Fratelli d’Italia organizzato oggi 28 aprile 2024 a Pescara: “Lo dico da ministro: il dovere che abbiamo è tutelare l’interesse dell’Italia nel mondo e in Europa. Lo abbiamo fatto ieri quando abbiamo reagito alla decisione della Russia, che aveva intenzione di confiscare un’azienda italiana. Difenderemo sempre le nostre aziende nel mondo”.
L’appello di Zelensky: “Costringiamo Mosca a trovare la pace”
“Il terrore russo è possibile solo perché abbiamo meno armi e soluzioni per proteggere la vita di quanto la Russia abbia la capacità di distruggere. Tutti sanno quanto siano efficaci i Petriot, gli Iris, i Nasam, i Gok e altri moderni sistemi di difesa aerea. Ne abbiamo bisogno qui in Ucraina: a Kharkiv, Dnipro, Odesa, Mykolaiv, Kherson, Donbas e altre città sotto attacco russo”.
Queste le parole del presidente dell’Ucraina, Vlodymyr Zelensky, nel disperato tentativo di mettere la parola fine alla guerra tra i suo Paese e la Russia di Putin. Ribadisce che a Kiev servono nuovi aiuti, soprattutto militari. E poi continua:
“Ogni leader, ogni Stato, ogni ambasciatore che ci aiuta con la difesa aerea ora non è solo un salvatore, ma anche qualcuno che riduce la tentazione russa di combattere. Meno il Cremlino ottiene con il terrore, più sarà interessato a trovare la pace. Dobbiamo costringere la Russia a farlo insieme”.
Arrestati due giornalisti accusati di lavorare per Navalny
Due giornalisti russi, Konstantin Gabov e Sergey Karelin, sono stati arrestati con l’accusa di lavorare per il gruppo di ribelli fondato dal defunto leader dell’opposizione russa, Alexei Navalny. Entrambi hanno negatoli loro coinvolgimento. Saranno detenuti per un minimo di due mesi prima dell’inizio del processo.
I tribunali russi hanno disposto per loro la custodia cautelare in attesa dell’avvio del processo. Rischiano da 2 a 6 anni di carcere per “partecipazione a un’organizzazione estremista”. Sono accusati di aver fornito materiale per un canale YouTube gestito dalla Fondazione per la lotta alla corruzione di Navalny, bandito per legge dalle autorità russe.
