Lazio-Hellas Verona, le pagelle – La Lazio riesce a trovare una vittoria fondamentale contro l’Hellas Verona nel segno di Zaccagni, che con il più classico dei gol degli ex decide un match bloccato per larga parte del tempo. I biancocelesti fanno la partita ma sprecano troppo, mentre la squadra di Baroni non sfrutta appieno le poche occasioni create, ma alla fine è 1-0 per i padroni di casa. Di seguito le pagelle del match.
Lazio-Hellas Verona, le pagelle del match
LAZIO
MANDAS 6.5 – Più insicuro del solito. Non legge alla perfezione alcuni palloni semplici, per poco non compie la frittata uscendo malissimo, ma Swiderski lo salva calciando fuori a porta sguarnita. Maluccio anche con i piedi. Si rifà alla grande su un colpo fortuito di Coppola da distanza ravvicinata: riflesso salva risultato.
PATRIC 6 – Dietro non soffre praticamente nulla, badando al sodo con calma empirica.
ROMAGNOLI 6.5 – Tornato ai suoi livelli standard, aggredisce qualsiasi avversario gli passi davanti usando il fisico e non disdegnando l’anticipo. Una sicurezza.
CASALE 5.5 – In sofferenza più del dovuto, nonostante l’attacco del Verona non sia così velenoso. troppo aggressivo, anche quando non serve. (DAL 59′ PEDRO 5.5 – Si divora l’1-0 con un errore non da lui, aveva tutto il tempo del mondo. Sfortunato successivamente su calcio di punizione, centrando il palo a Montipo battuto).
ISAKSEN 5.5 – Di nuovo titolare in una posizione a lui non consona. Lo si vede in fase di non possesso, dove a volte non riesce a coprire in maniera esatta. Meglio qunado si tratta di attaccare, risultando tra i più pericolosi, ma entrambe le occasioni che ha non sono accompagnate da buona mira. (DAL 59 ZACCAGNI 7 – Come all’andata, anche questa volta riesce a trovare il gol, ma questa volta vale tre punti pesantissimi per quanto riguarda la corsa per l’Europa).
GUENDOUZI 6.5 – Il solito motorino inesauribile, finisce la partita con la sensazione di averne ancora. Recupera e fa ripartire l’azione con una continuità pazzesca.
KAMADA 6.5 – Un’altra prestazione positiva, ormai non è più un caso. La sensazione è che con Tudor riesca a sfruttare meglio le sue doti da incursore, buttandosi nello spazio sempre e comunque e offrendo una soluzione in più in fase offensiva. Importante anche quando si tratta di rincorrere, non si ferma un attimo.
MARUSIC 6.5 – Avanti e indietro come se non ci fosse un domani. Copre a dovere, e allo stesso modo è una spina nel fianco per la retroguardia veronese, che non riesce a prendergli le misure.
FELIPE ANDERSON 5.5 – Parte a mille i primi dieci minuti, poi sparisce all’improvviso, risultando assente ingiustificato. Si sveglia ad inizio ripresa con una sassata micidiale che si infrange sulla traversa, ma oltre a questo, un po’ poco. (DALL’87’ VECINO S.V.)
LUIS ALBERTO 6.5 – Dategli un pallone, e lui lo trasformerà in oro. Tutte le idee di gioco passano dai suoi piedi, non butta mai il pallone. Si mangia un gol facile per uno con le sue caratteristiche, si rifà con gli interessi offrendo a Zaccagni il pallone dell’1-0. Un fattore a cui è difficile rinunciare. (DAL 75′ HYSAJ 6 – Fa il suo)
CASTELLANOS 6 – Tanto lavoro sporco per il Taty, che dialoga tantissimo con i comapagni per cercare di aprire spazi, lucido nell’effettuare sempre la scelta giusta. Montipo gli dice di no su una conclusione ravvicinata, ma la sufficienza è ampiamente meritata. (DALL’87’ IMMOBILE S.V.)
All.TUDOR 6.5 – Con il passare delle settimane la squadra assomiglia sempre più alle sue idee tattiche. La ricerca della verticalità è una costante che non trova freni, quando poi si tratta di ripiegare i suoi ragazzi si ricompattano senza perdere tempo chiudendo tutte le linee di passaggio. Quarta vittoria consecutiva per lui, con l’Europa che può cominciare a diventare qualcosa in più di una speranza.
Lazio-Hellas Verona, le pagelle degli ospiti
MONTIPO 6.5 – Se il Verona resiste fino a metà secondo tempo, lo deve al suo portiere. Attento due volte su Isaksen, reattivo su Castellanos, nel mezzo la deviazione con la punta delle dita sulla traversa a inizio ripresa su Felipe Anderson. Su Zaccagni può poco e nulla.
TCHATCHOUA 5.5 – Si spinge in avanti con coraggio, ma dietro non riesce a prendere le misure agli avversari con soluzione di continuità, perdendosi l’uomo qualche volta di troppo. (DAL 78 ‘ CENTTONZE S.V.)
MAGNANI 6 – Si fa sentire fisicamente contro gli attaccanti della Lazio. Morde senza fermarsi un attimo.
COPPOLA 6 – Non soffre particolarmente, nel secondo tempo rischia di trovare anche il gol dle pareggio in maniera fortunosa, ma Mandas dice no.
CABAL 5.5 – Spinte praticamente nulle, ma anche dietro non è che lascia un buon ricordo. Le discese di Isaksen lo mettono in difficoltà, nonostante la prestazione del danese non sia il massimo. Quandi entra Pedro la solfa non cambia.
FOLORUNSHO 5.5 – Abbassato sulla linea mediana per dare palleggio in fase di ripartenza, ma spesso e volentieri non riesce ad azzeccare la mossa giusta, non riuscendo a dettare i tempi di gioco come vorrebbe. (DALL’ 87′ HENRY 5 – Si divora il gol del possibile pari sparando al cielo un pallone d’oro da dentro l’area della Lazio).
SERDAR 6 – La sua unica preoccupazione è fare schermo: in un modo o nell’altro riesce a farlo, anche perchè a volte non viene aiutato dai compagni.
NOSLIN 5.5 – Alcuni strappi nel primo tempo lasciano presagire una serata interessante. Poi evapora.
MITROVIC 5.5 – Pensa più a difendere che ad attaccare, non fornendo palloni pericolosi per i suoi compagni di squadra. Anche in non possesso non offre il meglio di se. (DAL 59′ DUDA 5 – Ingresso disordinato in un momento fondamentale. Corre a vuoto).
LAZOVIC 5.5 – La spinta non manca, anche se non riesce ad essere pericoloso più di tanto. Ha sui piedi una buona occasione da posizione favorevole nel primo tempo, ma la conclusione è troppo debole. (DAL 78′ BONAZZOLI S.V.)
SWIDERSKI 5 – Non gli arrivano tanti palloni, ma quando arriva quello giusto non riesce a centrare la porta lasciata vuota da Mandas. Era più difficile sbagliarlo. (DAL 59′ SUSLOV 4.5 – Entra in tempo per perdere il pallone che porterà al gol decisivo di Zaccagni. Errore che potrebbe pesare nella corsa salvezza).
All.BARONI 6 – Nel primo tempo riesce a prendere le misure alla Lazio, tenendo bene botta. Nella ripresa lascia qualche spazio di troppo, ma il ko arriva su un errore di Suslov su cui il tecnico può fare poco. Un ko che potrebbe pesare in futuro, ma la squadra c’è.