Cinque giornate al termine di una stagione da incubo. A Napoli tutti si aspettano una rivoluzione in estate perchè quello che è accaduto dopo la vittoria dello scudetto è troppo brutto per essere vero e soprattutto si aspettano un tecnico importante che possa prendere in mano la situazione. Prima di riprogettare, però, ci sono 5 partite da onorare e il primo ostacolo si chiama Roma. Domani al Maradona tutti si aspettano una prova importante, ma al tempo stesso sanno che contro la squadra di De Rossi, che è in forma e lotta per la Champions, sarà difficile. Per commentare Napoli-Roma, Vincenzo Montefusco, ex calciatore e allenatore azzurro, è intervenuto in esclusiva a Tag24.
Napoli-Roma, Montefusco a Tag24
La stagione del Napoli è partita male e rischia di terminare ancora peggio. Dopo la vittoria dello scudetto non si è capito più niente: tre allenatori, l’eliminazione in Champions League, la mancanza di obiettivi in campionato e la contestazione da parte dei tifosi. Nessuno aveva messo in preventivo una catastrofe simile, ma ci sono ancora cinque partite da giocare al massimo per provare a risollevare le sorti di questa stagione. Dopo lo scontro con la tifoseria a Empoli, domani contro la Roma, la squadra di Calzona è chiamata a una prova d’orgoglio. D’altronde l’idea di rimanere fuori da ogni competizione europea rischia di condizionare anche il prossimo anno. Contro la squadra di De Rossi però non sarà semplice perché i giallorossi stanno bene e non intendono fermarsi. Per commentare Napoli-Roma, Vincenzo Montefusco, ex calciatore e allenatore azzurro, è intervenuto in esclusiva a Tag24.
Il momento è complicato, ma cosa si aspetta dal match di domani contro la Roma?
“Mi aspetto una prova d’orgoglio. Questa squadra non può fare più quelle brutte figure che abbiamo visto anche la scorsa settimana. L’allenatore ha parlato chiaro, si è preso le sue colpe e le ha date anche ai calciatori. Secondo me è il momento di reagire e di far vedere che questa squadra sa e può ancora fare qualcosa di buono. I tifosi del Napoli meritano di più e ci sono ancora 5 partite che vanno onorate”.
E’ ancora possibile centrare un posto in Europa? Si tratta di un obiettivo irrinunciabile, anche per questioni economiche…
“Sarebbe importante, ma in Europa ci va chi se lo merita e in questo momento il Napoli di sicuro non lo merita. Per club del genere sarebbe un obbligo, ma quello che sta per terminare è stato un campionato di sofferenza, dall’inizio alla fine. Quando si cambiano 2 o 3 allenatori, vuol dire sempre che c’è qualcosa che non va come previsto. Ogni volta bisogna cambiare e adeguarsi alla mentalità di un allenatore nuovo e vi assicuro che non sempre è semplice. A questo aggiungiamo il fatto che nessuno dei tre ha fatto nulla di costruttivo ed è riuscito a cambiare le sorti di questa stagione. Ed ecco che arriviamo al momento attuale”.
Eppure a un certo punto sembrava che le cose stessero migliorando, prima di precipitare di nuovo. Cosa non ha funzionato?
“Dall’esterno possiamo dire mille cose e io la mia idea me la sono fatta, però è chiaro che solo loro all’interno sanno davvero cosa sia successo. Quel che è certo è che le cose non sono andate bene, e probabilmente nessuno ci ha capito nulla anche all’interno del club. Il Napoli era la squadra più bella, quella più ammirata in Europa, quella che esprimeva il gioco migliore, e ora non sanno fare più niente. Non lo sa nemmeno il Napoli il perchè”.
Quindi non dipende solo dalla scelta del tecnico?
“Bisogna scavare più nel profondo, ma è stata fatta confusione. Prima è arrivato Garcia, che ha detto di non aver mai visto il Napoli. E’ andato via, e paradossalmente ha fatto meglio di chi è arrivato dopo, nonostante i calciatori pare lo abbiano fatto fuori perchè non lo volevano. Poi hanno preso Mazzarri, che è mio amico. E’ arrivato e ha detto che aveva studiato Spalletti, ma poi il suo credo è completamente un altro. E infine Calzona che è molto bravo e preparato, avendo lavorato sia con Spalletti che con Sarri. Prepara bene i ragazzi in settimana, ma un allenatore forte non deve dormire la notte per le scelte da fare prima della partita. Deve avere personalità, coraggio e prendere decisioni anche impopolari, e lui non lo ha fatto. Invece vedo sempre gli stessi in campo e sempre gli stessi cambi. Queste cose nel calcio si pagano”.
Domani la Roma, quali sono le insidie?
“Tutte le partite sono insidiose, ma se il Napoli gioca da Napoli può far male a chiunque. La domanda è sempre la stessa: si ricordano come si gioca a pallone? Dalle ultime prestazioni mi pare di no”.
Per la prossima stagione si danno tanti nomi: Conte, Italiano, Gasperini. Ce n’è uno che le piace particolarmente?
“Sono abituato a valutare e giudicare gli allenatori per quello che mi fanno vedere in campo e non per il nome che portano. E’ chiaro che tra tutti, quello che stuzzica di più l’ambiente, e che sarebbe una garanzia, è quello di Conte. Parliamo di uno che è abituato a fare richieste importanti sul mercato e che vuole solo giocatori di un certo livello. Poi però ha anche un carattere forte, e siamo sicuri che andrebbe d’accordo con il presidente De Laurentiis? Questo è il mio unico dubbio. Gli allenatori sulla carta sono tutti bravi, poi però bisogna vederli”.