Richard Carapaz torna al successo in Europa, al Giro di Romandia. Il corridore ecuadoriano, in forza alla EF-EasyPost, aveva già conquistato due vittorie a inizio stagione in Sudamerica, ma vincere in Europa fa assumere al trionfo tutt’altro sapore, soprattutto se si tratta della tappa regina del Giro di Romandia, la Saillon – Leysin (151.7 km), che ha rappresentato un momento cruciale per molti corridori, con la lotta per la leadership della classifica generale che si è intensificata sull’ascesa finale a Leysin.

Giro di Romandia, il ruggito di Carapaz

I corridori hanno dovuto affrontare una serie di ascese impegnative prima di raggiungere l’ascesa finale, che ha reso la tappa estremamente selettiva. Questo ha reso la battaglia per la maglia gialla ancora più avvincente, con i leader di squadra che hanno lavorato duramente per mantenere il controllo della gara. La fuga iniziale è stata caratterizzata da un ritmo elevato, con i corridori che hanno cercato di guadagnare un vantaggio significativo sul gruppo principale. Tuttavia, la Ineos Grenadiers ha assunto il comando del plotone, lavorando per ridurre il gap e mantenere sotto controllo la situazione. I primi corridori a scattare sono stati Nelson Oiveira (Movistar), Raúl García Pierna (Arkéa-B&B Hotels) e l’olandese Bart Lemmen (Visma | Lease a Bike) sono fuggiti. Un po’ più tardi sono stati accompagnati da Juri Hollmann (Alpecin-Deceuninck), Josef Cerny (Soudal Quick-Step) e Dorian Godon (Decathlon AG2R).

Carapaz, al Romandia il terzo sigillo stagionale

Durante l’ascesa finale, le azioni si sono intensificate con attacchi e contrattacchi da parte dei principali contendenti per la vittoria di tappa e per la leadership della classifica generale. Carlos Rodríguez ha dimostrato grande determinazione attaccando insieme a Egan Bernal, mettendo sotto pressione i rivali e cercando di guadagnare tempo prezioso. Un attacco che fa capire quanto affiatamento ci sia in casa Ineos Grenadiers.

Rodriguez leader della generale

Nel frattempo, in questa difficile tappa del Giro di Romandia, Richard Carapaz, Enric Mas, Aleksandr Vlasov e Florian Lipowitz hanno seguito l’attacco, cercando di rimanere in contatto con i leader di corsa e di non perdere terreno prezioso. La lotta è stata combattuta fino all’ultimo chilometro, con ogni corridore che ha dato il massimo per cercare di ottenere un vantaggio decisivo. Alla fine, è stato Carapaz a emergere come vincitore della tappa del Romandia, dimostrando la sua forza e determinazione nell’affrontare la salita finale. Il corridore della EF EasyPost ha confermato anche la buona condizione di forma già mostrata alla Liegi Bastogne Liegi, in quanto è stato l’unico corridore che aveva provato a seguire Tadej Pogacar nel suo attacco decisivo. Tuttavia, la vera sorpresa è stata la performance di Lipowitz, che è riuscito a rimanere in testa alla corsa fino all’ultimo chilometro, conquistando un impressionante secondo posto.

Domani l’ultima tappa

Rodríguez, invece, ha tagliato il traguardo con un ritardo di dieci secondi da Carapaz e dal corridore della Bora-hansgrohe, sufficiente per conquistare la maglia gialla e diventare il nuovo leader della classifica generale. Questo risultato ha aggiunto ulteriore suspense alla corsa, con la battaglia per la vittoria finale che si preannuncia entusiasmante fino all’ultimo giorno. Domani, infatti, ci sarà la frazione con inizio e fine a Vernier, lunga 151 km, che deciderà chi sarà il vincitore finale della corsa. In classifica generale è da segnalare anche l’ottimo secondo posto di Alexander Vlasov, distante solo sette secondi dalla maglia di leader della classifica generale e due secondi avanti al proprio compagno Lipowitz. Nella giornata di domani, la Bora-hansgrohe potrebbe far valere il gioco di squadra per mettere in difficoltà la Ineos Grenadiers e andarsi a prendere un possibile successo finale.