Grave attentato incendiario nella notte di oggi 27 aprile a Sassari. Ignoti hanno bruciato l’auto dell’avvocato Alessandra Delrio, che nel processo sulla strage di Sinnai ha difeso l’accusatore di Beniamino Zuncheddu.

Delrio ha postato sul suo profilo social la foto dell’auto bruciata, ribadendo che questo gesto non fermerà la sua attività forense. Sull’incendio indagano le Forze dell’Ordine.

Sassari, bruciata l’auto dell’avvocata Delrio

Alla fine di questo gennaio Beniamino Zuncheddu vedeva la fine di una detenzione durata 30 anni: era stato accusato di aver ucciso 3 pastori nel 1991 a Cuili is Coccus a Sinnai, in Sardegna, morti conosciute come “strage di Sinnai“.

Era sopravvissuto uno dei 4 pastori aggrediti, Luigi Pinna, che per anni era stato il testimone al quale l’accusa aveva fatto affidamento per incriminare Zuncheddu. La revisione del processo a suo carico aveva indicato che Pinna aveva testimoniato imbeccato da alcuni carabinieri.

Oggi la vicenda ha un altro sviluppo, che riguarda proprio Pinna: il suo avvocato, Alessandra Delrio, è stata vittima di un attentato incendiario nella notte di oggi 27 aprile. Ignoti hanno bruciato la sua auto utilizzando del liquido infiammabile.

Il rogo ha distrutto metà dell’auto, una Mini 3 porte parcheggiata dinanzi all’abitazione di Delrio, in via IV novembre (centralissima via residenziale del quartiere San Giuseppe). Molti ritengono, in queste ore, che l’avvocato sia stata presa di mira proprio per la sua attività forense nel processo contro Zuncheddu, ma come detto gli autori del gesto non sono ancora noti.

I Vigili del Fuoco hanno spento le fiamme ed hanno confermato che l’incendio sia doloso.

L’avvocato Delrio: “Continuerò a fare il mio lavoro senza farmi intimorire”

Delrio ha pubblicato sul suo profilo Facebook la foto dell’auto parzialmente distrutta (ma comunque inutilizzabile adesso). Nelle sue parole non c’è traccia di paura nei confronti di chi ha compiuto questo gesto, vigliacchi perché hanno aspettato le tenebre per colpire:

Avrei pure potuto pensare a un atto vandalico se due notti fa qualcuno non avesse citofonato a casa mia in piena notte. Oggi, è capitato lo stesso ed ero pronta ad affacciarmi per vedere chi fosse, ma mi son trovata la polizia che mi avvisava dell’auto in fiamme. Continuerò a fare il mio lavoro senza farmi intimorire dall’atto di un vigliacco. Sono convinta che atti intimidatori di questo tipo vadano portati a conoscenza dell’opinione pubblica: bisogna informare le persone e denunciare certi atti. Loro ci hanno messo il fuoco, io ci metto la faccia.