Lino Banfi, dal palco dell’incontro in Vaticano tra i nonni e Papa Francesco, ha ricordato un aneddoto su quando è iniziata la loro amicizia. Un rapporto speciale quello tra il pontefice e il “nonno d’Italia”, rinsaldato con il tempo e che li ha portati a condividere anche momenti personali.

Ricordiamo la lettera che sua santità ha inviato all’attore quando è morta la moglie Lucia. Lino Banfi in un’intervista a TAG24 ha parlato della giornata nell’Aula Paolo VI, ma anche svelato cosa unisce così tanto lui e Papa Francesco.

Lino Banfi, l’intervista video in cui racconta l’amicizia con Papa Francesco

D. Lino che emozione, da nonno d’Italia venire qua con tutti gli altri nonni dal nonno del mondo, come l’hai definito tu

R. “L’emozione bella è parlare vicino a lui, vicino al Papa. Questa è una cosa che non era mai successa prima a nessun attore. Dobbiamo ringraziare la fondazione “Età grande” che ha permesso questo incontro fra nonni e i nipoti insieme. Io che un po’ per scherzo, ma forse anche un po’ per verità da oggi sono stato nominato anche nonno d’Europa secondo quello che hanno detto loro. Posso dire scherzosamente di aver vinto le europee prima delle votazioni”.

D. Un’amicizia con Papa Francesco: qual è l’aspetto che la colpisce di più di questo pontefice che arriva al cuore delle persone?

R. “Lui viene da dove vengo io, cioè diciamo dalla gavetta per usare un termine d’attore. Abbiamo chiacchierato spesso delle nostre origini, io per scherzare gli ho detto molte volte “Santità ma lei anche come me è figlio di blasonati” e si è messo a ridere. Noi siamo figli non di baroni o di marchesi, ma di conti. A quel punto lui mi guardava e ho specificato dei conti che non tornavano, perché non avevamo mai soldi. Lui mi ha raccontato della sua famiglia umile e anche io ho fatto lo stesso. Ecco perché questi incontri sono sempre più frequenti e sono sempre più carini , in più io faccio sorridere il Papa e non è una cosa da niente”.