Una candidatura che spacca in due la Lega in vista delle prossime elezioni europee. Il generale Roberto Vannacci non è visto di buon occhio nelle sezioni venete e friulane del Carroccio e qualcuno inizia a condannare le sue posizioni ritenute troppo estremiste.

Ieri Vannacci ha rilasciato un’intervista al quotidiano La Stampa dove ha parlato di diversi temi già affrontati nel suo libro ‘Il mondo al contrario‘ come l’omosessualità, l’aborto e la leva obbligatoria. Dichiarazioni, quelle del generale, che hanno sollevato non poche polemiche da parte di alcuni esponenti del centrosinistra.

Vannacci su Mussolini: “Era uno statista”

Parole forti, destinate sicuramente a far discutere. Vannacci, intervistato da La Stampa, ripropone le idee che lo hanno reso famoso lo scorso alla fine della scorsa estate quando pubblicò il suo contestatissimo libro.

Il generale ha festeggiato il 25 aprile – giorno dell’ufficializzazione della sua candidatura – ma non era in nessuna delle piazze che celebrava la Resistenza bensì a mare con la sua famiglia. Vannacci non fa nessun passo indietro anzi difende quanto detto in passato su Mussolini rimarcando che è stato uno statista e che non serve la ‘patente da antifascista’ per esprimere le opinioni:

Rivendico anche la considerazione su Mussolini, che è uno statista come lo sono stati anche Cavour, Stalin e tutti gli uomini che hanno occupato posizioni di Stato: è la prima definizione di “statista” sul dizionario

La storia è fattuale, spiega Vannacci parlando del fascismo, e pertanto non accetta giudizi morali. L’antifascismo però non avrebbe alcun senso al giorno d’oggi dato che, secondo il generale, l’esperienza fascista è finita quasi cento anni fa e non c’è nessun rischio che torni.

La tessera della Lega e la spaccatura

Vannacci non ha ancora la tessera del partito di Matteo Salvini. Il generale non esclude che in futuro potrebbe anche diventare membro anche se intorno al suo nome si è creata una spaccatura interna alla Lega:
Non c’è bisogno di porgere ramoscelli d’ulivo, perché io non ho mai sollevato alcun problema. Se qualcuno si è espresso negativamente nei miei con fronti, lo capisco, fa parte di una fase, ma quando si tratterà di lavorare insieme spero si chiudano gli armadi del passato e si guardi al futuro

Il riferimento è ovviamente alla contrarietà di Fedriga e delle sezioni della Lega in Veneto dove molti elettori hanno detto che il generale non rispecchia le loro idee.

Le idee sulla scuola: “Classi separate per disabili”

Crocefisso in tutte le scuole e classi separate per gli studenti con disabilità. Vannacci spiega nel corso dell’intervista che la sua idea potrebbe aiutare studenti con ‘particolari abilità‘ a sviluppare tutto il loro potenziale e garantirebbe un maggiore aiuto da parte di esperti:

Per gli studenti con delle problematiche mi affido agli specialisti. Non sono specializzato in disabilità. Un disabile, però ,non lo metterei di certo a correre con uno che fa il record dei cento metri. Gli puoi far fare una lezione insieme, per spirito di appartenenza, ma poi ha bisogno di un aiuto specifico

Il no all’aborto e ‘gli italiani con la pelle bianca’

Un no secco all’aborto che non viene nemmeno considerato un diritto da parte dell’autore de ‘Il mondo al contrario‘. Secondo Vannacci è necessario cercare di garantire delle alternative a chi vorrebbe abortire:

Credo che l’aborto sia un’infelice necessità alla quale le donne siano costrette a ricorrere, non è un diritto

Il generale sottolinea che esiste un problema con l’immigrazione clandestina e si dice contrario al concetto di società multiculturale perché contraddirebbe il concetto di Patria.

L’ira dell’opposizione: “Posizioni simili a quelle dei nazisti”

L’intervista ha suscitato tantissimo clamore. Molti esponenti dell’opposizione hanno contestato le dichiarazioni di Vannacci accostandole a quelle dei nazisti. Raffaella Paita, senatrice e coordinatrice nazionale di Italia Viva, chiede al ministro per la Disabilità Locatelli di prendere le distanze dal generale:

“Nelle incredibili parole del generale Vannacci sulle classi separate per i bambini disabili riecheggiano concetti in voga durante un periodo storico chiamato nazismo. Con la sua agghiacciante uscita Vannacci ha varcato una linea che non deve mai essere superata. Chiediamo alla ministra della Disabilità Locatelli di prendere subito le distanze da un simile orrore”

Anche gli esponenti del Movimento Cinque Stelle si chiedono perché non c’è stata alcuna reazione all’intervista da parte del ministro dell’Istruzione Valditara e da parte della ministra Locatelli:

“Le parole di Roberto Vannacci sulle classi separate per studenti disabili sono deliranti, pericolosissime o offensive per migliaia di famiglie. Il candidato leghista propaganda una ghettizzazione disumana dei bambini, in contrasto con i valori più profondi della nostra Costituzione e con la Convenzione delle Nazioni unite sui diritti delle persone con disabilità, che impegna a una partecipazione paritaria delle persone con disabilità nella società, scuola ovviamente compresa”

Il leader di Azione Carlo Calenda si è limitato a commentare la candidatura del generale dicendo che assieme a Salvini “è solo marketing e distintivo”. Qualche giorno fa l’ex ministro si è confrontato in tv con Vannacci.

Oltre alla politica anche le associazioni per l’integrazione e la tutela delle persone disabili hanno pubblicato comunicati contro le parole del generale Vannacci.