Lavorava al sabotaggio delle aziende a favore della causa Ucraina per Mosca. E’ un’accusa pesantissima quella che pende sulla testa di Dylan James Earl – arrestato lo scorso 19 aprile – che avrebbe accettato per conto della Russia di spiare alcuni obiettivi.

Tra le varie accuse rivolte al ventenne c’è anche un incendio doloso in alcune imprese londinesi. Le forze dell’ordine inglesi monitoravano l’uomo da un po’ di tempo.

Accusato di spionaggio in Gran Bretagna: arrestato un 20enne

Dylan James Earl, 20 anni, aveva accettato di andare in ‘missioni di ricognizione‘ per potenziali obiettivi, reclutare nuove spie e svolgere diversi compiti per i servizi segreti russi. Earl, originario del piccolo villaggio di Elmesthorpe nel Leicestershire, è stato accusato la settimana scorsa di svariati reati.

I dettagli del caso sono stati tenuti nascosti per ragioni di sicurezza nazionale per molto tempo: Eart è accusato di aver organizzato e pagato per provocare un incendio doloso contro due industrie in una zona industriale a Leyton, a est di Londra, il 20 marzo.

Altri tre imputati

Cosa avevano in comune le aziende danneggiate dalle azioni del ventenne? Entrambe avevano preso posizione sulla guerra nell’Est Europa a favore di Kiev. Ma Earl non era solo: gli altri tre imputati sono Nii Kojo Mensah 21enne di Thornton Heath assieme Paul Adrian English 60enne di Putney e Jake Reeves 22enne di Croydon sono accusati di essere coinvolti nell’incendio.

Earl è comparso sabato alla corte dei magistrati di Westminster dopo il suo arresto avvenuto lo scorso 19 aprile. È stato detenuto fino a un’ulteriore udienza all’Old Bailey che si terrà il 10 maggio. Stando a quanto emerge l’uomo era tenuto sotto controllo anche prima del conflitto tra Russia ed Ucraina.

Lo scorso febbraio in Russia è stato arrestato un cittadino sudcoreano con l’accusa di spionaggio.