Si sono concluse nel peggiore dei modi le ricerche di Rita Combi, la donna di 64 anni scomparsa da Nettuno domenica 21 aprile: è di qualche ora fa la notizia del ritrovamento del suo corpo nelle campagne del territorio di Latina. A darla sarebbero stati i vigili del fuoco del posto, che da un elicottero – nel corso di appositi accertamenti – sarebbero riusciti a localizzarla dopo aver rinvenuto la sua auto.
Trovata morta a Latina Rita Combi, la 64enne scomparsa da Nettuno domenica scorsa
Del caso di Rita Combi si era parlato anche a “Chi l’ha visto”. La donna, di 64 anni, era misteriosamente scomparsa nella giornata di domenica scorsa, 21 aprile, dopo essersi allontanata a bordo della sua auto. La macchina dei soccorsi, su richiesta dei familiari, si era attivata immediatamente.
La svolta è arrivata solo ieri, 25 aprile: ad individuare il corpo della donna in una zona di campagna situata tra Borgo Bainsizza e Borgo Santa Maria, vicino Latina, sarebbero stati i vigili del fuoco. Poco prima un residente si era messo in contatto con le autorità segnalando la presenza della sua auto, una Lancia Musa color oro dal tettuccio apribile, in fondo a una strada sterrata del posto.
Stando a quanto emerso finora, quando è stata trovata la 64enne era già morta da diverse ore: ignota la causa, su cui sarà l’autopsia a fare chiarezza. Gli altri interrogativi riguardano i giorni successivi al suo ultimo avvistamento: dopo aver fatto la spesa Rita era rientrata, aveva lasciato i sacchetti di plastica a terra, insieme alla borsa con il cellulare e le chiavi di casa ed era riuscita.
Ci si chiede dove fosse diretta e cosa abbia fatto prima di morire. Per il momento nessuna pista è esclusa. Chi la conosceva sostiene che avesse bisogno di una terapia insulinica.
Tanti i casi di scomparsa ancora aperti e trattati da “Chi l’ha visto”
La trasmissione televisiva condotta da Federica Sciarelli su Rai 3 si sta occupando anche del caso di Gianfranco “Franco” Bonzi, il 59enne di Milano scomparso dopo essere stato raggirato online da una persona che si fingeva Dua Lipa.
L’uomo, che lavorava come custode per un condiminio in zona Brera, sarebbe stato avvistato per l’ultima volta nel tardo pomeriggio del 23 marzo scorso: delle telecamere di videosorveglianza lo hanno ripreso mentre, verso le 18.55, si incammina a piedi, con un trolley, su via Borgonuovo.
Non è chiaro che fine abbia fatto: i familiari, in particolare il figlio, sono molto preoccupati e più volte, ai microfoni di “Chi l’ha visto”, gli hanno rivolto degli appelli, chiedendogli di farsi sentire e di tornare a casa. La speranza è che abbia solo deciso di isolarsi per qualche tempo.
Si vergognava, secondo un amico, di aver prestato dei soldi a una donna (conosciuta online) di cui si era innamorato, che in realtà l’aveva truffato: dalle indagini è emerso che avrebbe usato, per farlo, le coordinate della Postepay appartenente a un uomo di Giarre che sui social si fa chiamare “Cubista Mizuno”, che si dichiara estraneo ai fatti.
Saranno gli inquirenti ad accertare se stia raccontando la verità, provando a ricostruire ciò che si cela dietro all’allontanamento di Franco. È solo una delle tante vicende del genere: si cerca da giorni anche Mara Favro, scomparsa da Chiomonte, nel Torinese, lo scorso 8 marzo. Nella sua abitazione il fratello ha trovato delle scritte che farebbero pensare che possa essersi diretta a Napoli, ma niente, per il momento, è escluso.