L’acquisto e l’installazione di sistemi di climatizzazione nella propria abitazione possono beneficiare di significative detrazioni fiscali grazie a diversi incentivi statali previsti per il 2024. In questo articolo andremo a scoprire quali sono le varie opzioni disponibili, i requisiti specifici e come i proprietari di immobili possono approfittare di questi vantaggi fiscali, anche in assenza di ristrutturazioni, per ottenere detrazioni fiscali sui condizionatori.

Detrazioni fiscali condizionatori: la normativa di riferimento

La Legge di Bilancio 2023 e confermata nel 2024, prevede che l’acquisto di nuovi condizionatori possa godere di detrazioni fiscali sotto specifici incentivi. Questi incentivi sono principalmente quattro:

  • Bonus ristrutturazione;
  • Bonus mobili ed elettrodomestici;
  • Ecobonus;
  • Superbonus.

La detrazione fiscale varia dal 50% al 70% delle spese effettuate, a seconda del tipo di bonus applicato. Importante è il fatto che non esiste un “bonus condizionatori” specifico, ma si utilizzano le detrazioni previste dai bonus edilizi per coprire anche l’acquisto di condizionatori.

Detrazioni fiscali condizionatori 2024: chi può beneficiare dei bonus

Il bonus condizionatori è accessibile a una vasta gamma di soggetti, inclusi:

  • Persone fisiche;
  • Società di persone e di capitali;
  • Professionisti e titolari di partita IVA;
  • Enti pubblici e associazioni di professionisti;
  • Condomini e cooperative di abitazione.

Per accedere alle detrazioni è necessario che il condizionatore sia installato in un immobile che rispetti certi criteri, tra cui:

  • L’immobile deve essere legalmente riconosciuto e accatastato;
  • I pagamenti devono essere effettuati attraverso metodi tracciabili.

Come richiedere il bonus condizionatori

La richiesta del bonus richiede la presentazione di specifici documenti all’ENEA, inclusi:

  • Fattura di acquisto del condizionatore;
  • Ricevuta del pagamento tracciabile;
  • Certificazione di un tecnico abilitato;
  • Scheda informativa sugli interventi e costi sostenuti.

È indispensabile inoltrare la comunicazione entro 90 giorni dalla conclusione dei lavori. La documentazione va presentata tramite il modulo disponibile sul sito dell’ENEA dedicato alle detrazioni fiscali Ecobonus.

Spese agevolabili

Le spese ammissibili includono non solo l’acquisto ma anche l’installazione di:

  • Climatizzatori a basso consumo energetico;
  • Deumidificatori d’aria;
  • Pompe di calore.

Cos’è il bonifico parlante?

Il bonifico parlante è uno strumento essenziale per chi intende beneficiare delle detrazioni fiscali per l’acquisto di condizionatori. È necessario che la causale del bonifico includa dettagli specifici come l’acquisto del condizionatore, il codice fiscale del beneficiario, la Partita IVA e il nome della ditta fornitrice, nonché la legge di riferimento per la detrazione.

Per eseguire un bonifico parlante, è possibile recarsi presso uffici postali o sportelli bancari. Se preferisci operare online, la maggior parte delle banche offre l’opzione “bonifico SEPA per detrazione fiscale” tramite i propri servizi di home banking.

Detrazioni fiscali per l’installazione di pompe di calore

Le pompe di calore rappresentano una tecnologia avanzata per il riscaldamento e il raffreddamento degli ambienti. Per dispositivi anche non ad alta efficienza, è possibile ottenere una detrazione del 50%, come previsto dall’articolo 16-bis del Tuir. Questo incentivo si applica sia agli interventi di efficienza energetica che all’uso di fonti di energia rinnovabili, purché siano documentati adeguatamente.

Detrazioni fiscali condizionatori: come funziona l’Ecobonus

L’Ecobonus offre una detrazione del 65% per la sostituzione di sistemi di climatizzazione esistenti con modelli dotati di pompe di calore ad alta efficienza.

Bonus ristrutturazione e mobili ed elettrodomestici

Questi bonus consentono di detrarre il 50% della spesa per l’acquisto di condizionatori, con alcuni requisiti specifici:

  • Bonus ristrutturazione: necessita di lavori edilizi con un limite di spesa di 96.000 euro.
  • Bonus mobili ed elettrodomestici: applicabile fino a un massimo di 5.000 euro, anche senza lavori di ristrutturazione invasivi.

Ecobonus senza ristrutturazione

L’Ecobonus senza ristrutturazione offre una detrazione del 65% per l’acquisto di condizionatori di classe energetica A o superiore, indipendentemente da lavori di ristrutturazione. L’installazione deve sostituire un vecchio sistema di raffreddamento con uno ad alta efficienza energetica.

Superbonus al 70%: requisiti

Per qualificarsi al Superbonus al 70% per i condizionatori nel 2024, l’installazione dell’apparecchio deve essere combinata con uno dei lavori principali di efficientamento previsti dal decreto. Questi includono:

  • Isolamento termico significativo delle superfici opache dell’edificio, sia verticali che orizzontali, coprendo almeno un quarto dell’involucro con un limite di spesa di 60.000 euro per unità abitativa.
  • Sostituzione delle caldaie esistenti con sistemi centralizzati di condensazione, fino a un massimo di 30.000 euro per unità abitativa.

Suddivisione della detrazione

A seconda del bonus utilizzato, la detrazione può essere suddivisa in 10 rate annuali o, nel caso del Superbonus, in 4 rate annuali.

Controlli e verifiche

L’Agenzia delle Entrate può effettuare controlli sulla veridicità delle dichiarazioni. È quindi fondamentale conservare tutta la documentazione relativa all’acquisto e all’installazione dei condizionatori, inclusi dettagli tecnici e fatture.

Cumulabilità dei bonus

Chi beneficia dell’Ecobonus al 65% o del Superbonus al 70% per l’installazione di climatizzatori a risparmio energetico non può usufruire contemporaneamente del bonus mobili o del bonus ristrutturazione per lo stesso impianto.