Superbonus, qualche novità potrebbe arrivare nella conversione in legge del Dl 39/2024, soprattutto per quanto concerne la detrazione fiscale in 10 anni (anziché in quattro anni, come prevede la disciplina del decreto legge 34 del 2020) e le nuove ipotesi di allargamento della cessione dei crediti di imposta e degli sconti in fattura.

Non si tratterà di riapertura dei crediti, soprattutto dopo i dati pessimistici della Banca d’Italia e la possibilità di chiudere anzitempo la stagione del superbonus (che ha scadenza naturale al 31 dicembre 2025 con percentuale del 65%) nel caso in cui le strette del decreto 39 del 2024 non dovessero produrre gli effetti sperati.

Qualcosa si potrà fare nella conversione in legge del provvedimento, attualmente in commissione Finanze al Senato, ma si tratterà di interventi limitati a una stretta fascia di utilizzatori dei bonus edilizi e dei crediti d’imposta. Alcune ipotesi riguardano l’allargamento delle deroghe legate ai lavori di riduzione del rischio sismico.

Superbonus novità Dl 39/2024, in arrivo la detrazione fiscale in 10 anni per coprire la stretta sulla cessione sconti

Qualche allentamento sulla stretta sulla cessione dei crediti d’imposta e sul superbonus potrebbe arrivare dalla conversione in legge del decreto 39 del 2024. L’impianto portante del provvedimento rimarrà invariato, soprattutto dopo gli ultimi allarmanti dati dell’impatto sui conti pubblici delle spese del superbonus, della cessione dei crediti d’imposta e degli sconti in fattura collegati. Tuttavia, numerosi sono gli emendamenti presentati dalla maggioranza e dagli altri partiti politici al decreto legge che ha bloccato in via definitiva le due opzioni a fine marzo.

La prima novità, sulla quale il governo sembrerebbe possibilista a un’apertura, è quella di allungare il periodo di detrazione fiscale delle spese del superbonus da quattro anni (come prevede il decreto legge 34 del 2020) a 10 anni (o anche oltre). Si tratta di una misura già sperimentata lo scorso anno quando fu proprio il decreto legge 11/2023 a prevederlo, nonostante la prima grande stretta alla circolazione dei crediti d’imposta e degli sconti in fattura.

Superbonus novità Dl 39/2024, come si detrae in 10 anni il bonus acquisito nel 2023?

Secondo quanto si prevedeva lo scorso anno, i contribuenti che avessero effettuato spese in superbonus nell’anno di imposta 2022, avevano la possibilità di optare per la detrazione fiscale in 10 anni anziché in quattro, a partire dalla dichiarazione dei redditi del 2024 (fino a quella del 2033) con un anno di sospensione (il 2023). Nello scorso anno avevano la possibilità di iniziare il percorso di detrazione fiscale i contribuenti che avessero scelto la detrazione standard dei quattro anni (2023-2026) sulle spese del 2022.

La misura, quindi, potrebbe essere riproposta nel 2024 per le spese del 2023 con inizio della detrazione fiscale probabilmente a partire dalla prossima dichiarazione dei redditi. In maniera analoga, nella conversione in legge del decreto 39 del 2024, potrebbe arrivare la misura analoga, quella che consente di spalmare i crediti d’imposta delle spese del superbonus dell’anno 2023 in 10 quote annuali.

Bonus edilizi, nuove cessione dei crediti per i lavori di riduzione del sismico

Tra le altre misure del superbonus che potrebbero trovare posto nella conversione in legge del decreto 39/2024, si ritrova il possibile allentamento della chiusura della cessione dei crediti di imposta per i lavori relativi alla riduzione del rischio sismico. E, dunque, allargare il cosiddetto “cratere sismico” ad altre zone italiane, tra le quali l’Emilia Romagna, la Calabria, il Molise, la Basilicata e l’isola di Ischia che andrebbero ad aggiungersi ai territori per i quali i lavori in superbonus continuano a produrre crediti d’imposta, ovvero il Lazio, l’Umbria, le Marche e l’Abruzzo (territori di territori a partire dall’aprile del 2009).

Tuttavia, per questo passaggio, occorrerà verificare il livello delle risorse messe a disposizione dal governo e, soprattutto le dichiarazioni in tal senso del ministero dell’Economia e delle Finanze, Giancarlo Giorgetti, nella Commissione Finanze del Senato.