In pensione nel 2025 con Quota 104? Si aprirà un nuovo capitolo sulle pensioni che rischia di non rispondere alle esigenze dei lavoratori. Per chi è nato nel 1963, quando sarà possibile andare in pensione? In questo momento il fronte previdenziale è fermo, e l’istituzione di Quota 104 per il 2025 rimane incerta. Allo stesso tempo, si prospetta anche una proroga per Quota 103. Vediamo insieme i requisiti e le ipotesi per l’uscita con Quota 104.

In pensione nel 2025 con Quota 104?

L’appuntamento con la riforma delle pensioni rischia di slittare nuovamente, in base alle risorse disponibili. Le recenti difficoltà economiche certificate nel Documento di Economia e Finanza (DEF) portano all’introduzione di nuovi cambiamenti per l’accesso alla pensione.

È possibile che venga approvata la cosiddetta “Quota 104”, che prevede il pensionamento anticipato a 63 anni con 41 anni di contributi. Non si esclude, tuttavia, un salvataggio in extremis per “Quota 103”, la misura attualmente in vigore che consente il pensionamento a 62 anni con 41 anni di contributi.

Per chi è nato nel 1963, la flessibilità in uscita potrebbe non essere più disponibile nel 2025. Analizziamo nel dettaglio i motivi dei possibili cambiamenti previdenziali per il 2025.

Quota 103 o Quota 104 per il 2025?

Il governo italiano, negli ultimi sei anni, ha intrapreso un percorso di allontanamento dalle rigide regole pensionistiche imposte dalla legge Fornero, introducendo misure come Quota 100, 102 e 103.

Ha istituito il Reddito di cittadinanza per i cittadini in difficoltà economica, innescando un ciclo di assistenza e previdenza che ha portato la spesa pubblica a 70 miliardi di euro, con picchi stimati fino a 100 miliardi.

Nel complesso, c’è poco da essere soddisfatti se a pagare il prezzo più alto sono ancora i lavoratori ancorati a misure di austerità imposte progressivamente per la necessità di mantenere saldi i vincoli di bilancio previsti nelle regole del nuovo Patto di stabilità.

Così, ci saranno nuove misure per abbattere il debito, e le prossime scelte molto probabilmente segneranno la continuità con la legge Fornero. Come riportato da money.it, si tratta di una tappa (quasi) inevitabile, considerato che molto probabilmente non sarà confermato il taglio del cuneo fiscale sugli stipendi.

Pertanto potrebbero diminuire le probabilità del rinnovo di Quota 103, per non parlare della Quota 41 per tutti che resterà un miraggio. Alla fine, le nuove opzioni strategiche daranno spazio alla Quota 104.

Attualmente, i lavoratori possono ritirarsi dal lavoro al compimento dei 62 anni di età con 41 anni di versamenti contributivi. A questi requisiti, nella legge di Bilancio 2024 sono state aggiunte delle condizioni molto rigide, che includono il ricalcolo integrale contributivo (anche per la quota retributiva) e un importo soglia fino a 4 volte il trattamento minimo.

La nuova Quota 104 dovrebbe permettere l’accesso alla pensione a 63 anni di età con un accumulo contributivo presumibilmente a 41 anni di versamenti e il ricalcolo della rendita integralmente con il sistema contributivo.

Per chi è nato nel 1963, quando sarà possibile andare in pensione?

Ma se è vero che nel 2025 dovesse essere introdotta Quota 104 nel sistema previdenziale italiano,  i nati nel 1963 potrebbero non soddisfare i requisiti per l’accesso alla pensione anticipata secondo questa nuova misura.  

Potrebbe andare meglio ai nati nel 1962, che avranno maturano i 41 anni di versamenti contributivi. +

Va detto che la partita è tutt’altro che chiusa, e l’esito sul fronte previdenziale potrebbe cambiare, auspicabilmente a vantaggio dei lavoratori.