Chi è Giulia Lamarca? Non accennano a placarsi le polemiche circa il caso di Giulia Lamarca. La giovane ha infatti denunciato pubblicamente di essere stata oggetto di insulti a causa della sua disabilità.
Giulia ha raccontato in uno sfogo su Instagram di essersi recata a Milano in occasione del Salone del Mobile.
Arrivata negli ampi parcheggi di Rho Fiera è stata attaccata verbalmente dal personale ausiliario.
Nonostante fossero disponibili alcuni posti per disabili e nonostante la giovane stesse esibendo il suo tagliandino attestante l’impossibilità motoria, non le è stato consentito di entrare nel parcheggio.
I parcheggiatori le hanno quindi negato l’accesso ai posti auto dedicati ai disabili ma non solo.
Uno di essi l’avrebbe insultata, urlandole contro “Voi persone con disabilità dovete stare a casa, se siete malati non venite qui”.
Un comportamento inaccettabile che si scontra con le diverse campagne di inclusione e di facilità di accesso a persone con disabilità.
Chi è Giulia Lamarca: l’incidente che le ha cambiato la vita
Giulia Lamarca è nata nel 1991 in provincia di Torino. La sua vita è radicalmente cambiata il 6 ottobre del 2011 a causa di un terribile incidente stradale in motorino.
Dopo un lunghissimo ricovero in ospedale che l’ha costretta a rimanere 9 mesi a letto, i dottori le hanno confermato la più triste delle diagnosi: non avrebbe mai più camminato.
Per sua stessa ammissione Giulia si sentì atterrita. Non aveva neppure compiuto 20 anni e sentiva che la sua vita era ormai distrutta. Nessuno in generale è pronto a sentire una tale diagnosi e ancor più una ragazzina con tanta voglia di divertirsi e viaggiare.
Eppure Giulia da quel momento ha saputo trovare la forza per rinascere e coltivare allo stesso modo le proprie passioni.
Non è però stato facile. Ha avuto bisogno di un percorso di sostegno psicologico per emotivamente rialzarsi. Quella tanto odiata sedia a rotelle è diventata una parte naturale di sé stessa.
Giulia ha poi capito come tante altre persone si trovino nella sua situazione e ha deciso di sensibilizzare l’opinione pubblica sul tema della disabilità.
In Italia infatti, nonostante i notevoli sforzi, ci sono ancora enormi lacune sia in ambito culturale che nella realizzazione di ausili per superare le difficoltà motorie.
I social e l’importanza della famiglia
Giulia Lamarca si è laureata in psicologia e lavora come formatrice aziendale. Ma la sua più grande missione è quella di dare sostegno a chi ha la sua stessa disabilità, soprattutto a chi ha appena avuto un simile incidente e sente che la propria vita sia letteralmente finita.
Per questo motivo ha deciso di raccontare gli eventi principali della sua quotidianità in un blog “My travels the hard truth” e di condividere i viaggi intorno al mondo insieme al suo amato marito Andrea Decarilini.
Giulia ha trovato in Andrea, fisioterapista incontrato durante la sua riabilitazione post ospedaliera, il sostegno ideale per superare le sue difficoltà emotive, psicologiche e fisiche.
I due sono convolati a nozze e hanno poi dato alla luce la loro primogenita, Sophie, nel 2021.
In poco tempo la 33enne è diventata un punto di riferimento per tantissimi disabili. Si è spesso confrontata in maniera diretta con persone costrette sulla sedia a rotelle, dando consigli su come reagire e trovare nuovi stimoli nella vita.
Ha deciso di raccontare la sua vita in maniera propositiva in tre libri: “Prometto che ti darò il mondo”, “Un viaggio che parla di te” e “Le curiose avventure di Sophie”.
Giulia è poi sbarcata sui social, diventando un’influencer sul tema. Oggi su Instagram conta quasi 120mila followers.
Nei suoi contenuti cerca di dare coraggio a chiunque si trovi nelle sue stesse condizioni di handicap motorio, con il messaggio che nessuno deve porsi alcun limite.
Lo spirito deve essere sempre positivo.I social sono stati molto importanti, poiché all’inizio della sua attività ha trovato nel pubblico di Instagram la soddisfazione di sentirsi realmente ascoltata.
Un sentimento che però si scontra appunto con quanto accade generalmente nella società di oggi.
L’impegno per sensibilizzare la popolazione sul tema della disabilità
Giulia più volte si è fatta paladina dei diritti dei disabili, cercando di smuovere i preconcetti e i pregiudizi ancora insiti nella popolazione italiana. Quando viaggia invece si sente maggiormente compresa.
All’estero, specie ad esempio in Svizzera o in Giappone, c’è una grande sensibilità per le persone disabili. Molti luoghi pubblici sono opportunamente attrezzati per far superare le difficoltà motorie e nessuno la scansa come un’appestata.
In alcuni casi, in Italia, pur esistendo percorsi per evitare barriere architettoniche, questi sono poco segnalati e di conseguenza è come se non esistessero.
C’è poi un retaggio culturale che identifica una persona disabile come una parte da emarginare nella società oppure da compatire. Non è un’inclusione naturale.
Giulia ha dichiarato come in diversi casi si è sentita augurare di poter guarire, sottolineando come non venga compreso appieno il suo handicap.
In un recente intervento, si è soffermata sul fatto che in Italia non esistano modelle con la sua stessa disabilità e, in relazione alla sua gravidanza, ha riflettuto come non capiti quasi mai di vedere immagini di donne sulla sedia a rotelle con il pancione.