I primi segni dell’utilizzo dell’aloe risalgono all’antico Egitto, veniva considerata la pianta dell’immortalità, perché piantata intorno alle Piramidi e lungo la strada che accompagna le varie cerimonie funebri. Non solo, fin dall’antichità veniva considerata una pianta curatrice, e lenitrice, grazie alle sue proprietà.

Cosa cura l’aloe? Il colore, l’altezza

L’aloe fa parte della famiglia delle Asphodelaceae, e può raggiungere un metro di altezza: il colore può variare dal grigio al verde, e delle foglie e dei fiori. La pianta contiene una sorta di gel che è composto per il 97% di acqua e il restante è composto da zucchero vari, tra cui l’acemannano; antrachinoni che hanno una forte azione lassativa e micronutrienti tra cui vitamine, sali minerali, enzimi e amminoacidi.

In quali campi viene utilizzata?

L’aloe viene utilizzata in diversi campi da quello medico a quello estetico, in campo erboristico e fitoterapico. Viene utilizzata negli integratori alimentari, ma anche negli shampoo e nei trucchi. Esiste pure il semplice succo d’aloe, grazie all’estrazione dalle foglie dell’aloe combinando insieme antrachinoni e flavonoidi. Inoltre esiste anche il gel di aloe, ottenuto dalla parte più carnosa della foglia. Infatti le foglie vengono prima private della parte esterna e poi spremute per ottenere il gel.

Quali sono le proprietà?

Le proprietà dell’aloe sono moltissime: la principale, quella antinfiammatoria è dovuta alla sintesi di prostagladine pro-infiammatorie, all’inibizione della formazione di istamina e di leucotreni. Vi sono poi anche le proprietà cicatrizzanti, riepitelizzanti, antineoplastiche, antivirali e antibatteriche. Nonostante tutto vi sono controindicazioni ed effetti collaterali. Gli effetti collaterali, dovuti principalmente da un uso eccessivo, sono: diarrea e crampi intestinali, squilibri elettrolitici, colon atomico, aggravamento della stipsi oppure si può arrivare anche ad una dipendenza psicologica.