Percepire l’assegno sociale è compatibile con la pensione di reversibilità? Anche se sussiste la compatibilità, è necessario prestare attenzione a determinati limiti.

La pensione di reversibilità è compatibile con l’assegno di invalidità civile e con l’assegno sociale, ma si corre il rischio che una volta ottenuto il riconoscimento si possa incorrere nella perdita della prestazione. Le prestazioni di invalidità civile e l’Assegno sociale sono misure dipendenti dal reddito del beneficiario. Se si percepisce la pensione di reversibilità, la nuova entrata si somma ai redditi già percepiti dal beneficiario della prestazione.

Di conseguenza, il rischio di superare i limiti reddituali previsti dalla normativa è piuttosto elevato. Non intercorre alcuna incompatibilità dettata dalla normativa vigente, ma molto dipende dall’ammontare percepito. Se si tratta di una prestazione sociale molto elevata è difficile che si vada ad accumulare con altri aiuti economici.

Pensione di reversibilità: come viene calcolata?

Una volta deceduto il pensionato, il coniuge ha la possibilità di presentare la richiesta della pensione di reversibilità. In questo modo è possibile beneficiare di una quota pari a 60 punti percentuali dell’ammontare percepito. Nel caso in cui sia presente un figlio è possibile beneficiare di una quota pari all’80% e la quota spettante è pari al 100% nel caso di due o più figli.

La pensione di reversibilità spetta anche nel caso in cui il coniuge sia separato, mentre nel caso di divorzio l’assegno spetta a condizione che sia titolare dell’assegno divorzile e non si sia sposato nuovamente. In determinati casi l’assegno spetta anche ai figli a carico del beneficiario defunto, nel caso in cui siano minorenni, disabili e studenti maggiorenni con un’età che non eccede i 26 anni.

In assenza di figli e di coniuge l’assegno spetta anche ai genitori che non siano titolari di pensione diretta o indiretta e che abbiano un’età che eccede i 65 anni. Nel caso in cui non si abbiano genitori, gli aventi diritto possono essere anche le sorelle ed i fratelli. Parimenti a quanto previsto dai trattamenti previdenziali, la pensione di reversibilità costituisce un reddito soggetto a tassazione.

Pensione di reversibilità è compatibile con l’Assegno Sociale?

Una volta compiuti i 67 anni, i soggetti disagiati possono presentare l’istanza di assegno sociale: si tratta di un sostegno di natura economico di ammontare pari a 534 euro per tredici mensilità. Questa prestazione sociale spetta per intero solamente a chi ha un reddito pari a 0. In presenza di altre entrate, viene applicata la seguente formula:

Assegno sociale – Reddito/13

L’Assegno sociale non spetta a tutti coloro che hanno un reddito che eccede il valore della prestazione, ovvero i 6.947 euro. Pensione di reversibilità e assegno sociale sono compatibili solo nel caso in cui la prima prestazione abbia un importo inferiore alla misura di assistenza sociale.

In questo caso è possibile presentare l’istanza per richiedere l’assegno sociale in modo tale da beneficiare dell’integrazione. I percettori che ricevono 400 euro di pensione di reversibilità e non hanno altri redditi hanno diritto di ricevere l’integrazione e di richiedere l’assegno sociale.

Pensione di reversibilità è compatibile con le pensioni per gli invalidi civili?

Le pensioni per gli invalidi civili spettano solo a chi è in possesso di determinati requisiti reddituali. Di conseguenza, queste prestazioni sono compatibili con la pensione di reversibilità solo se questa ha un importo inferiore ai limiti previsti dalla normativa.

L’importo della pensione per invalidi civili è pari a 333 euro e le soglie aggiornate al corrente anno sono ascrivibili alle seguenti:

  • chi ha un’invalidità del 100 percento la soglia è pari a 19.460 euro,
  • chi ha un’invalidità compresa tra il 74 percento ed il 99 percento il limite previsto è pari a 5.725 euro.

Per beneficiare dell’indennità di accompagnamento non sono previsti limiti di reddito.