Ha cambiato il cognome appena ha saputo che il padre faceva parte del famigerato Battaglione della Morte. Quella di Udo Surer sembra la storia uscita da un romanzo e invece è la realtà e la Regione Toscana ha voluto conferirgli una targa in vetro come riconoscimento dell’opera di pacificazione e di amicizia che da anni svolge nei confronti dei superstiti e dei familiari delle vittime delle stragi naziste.

Ha cambiato il cognome per rompere con il passato

Quello di Udo Surer, nato Maier, avvocato di Lindau, Baviera, è un meritevole percorso di riconciliazione con un passato terribile, ignobile, che ha investito la sua famiglia e la cui scoperta lo indotto a rinnegare il padre, cambiare cognome ed iniziare una nuova vita incentrata sui valori della pacificazione e della fratellanza tra i popoli.

E’ un percorso, quello di Udo, teso a costruire un ponte con i discendenti di coloro che furono trucidati dalle SS e dal cosiddetto Battaglione della Morte, del quale fece parte anche suo padre, Josef Maier, che fu uno degli autori alle stragi di San Terenzo Monti e Vinca di Fivizzano, in Lunigiana, nell’estate del 1944. Udo Surer ha appreso dell’appartenenza del padre al Battaglione della Morte solo dopo la scomparsa del genitore. Da quel momento, la decisione di mutare cognome e dedicare la vita alla riconciliazione con il passato e tra i popoli.

Stefano Bisi