L’abbandono di animali in Italia è considerato un reato severamente punito dalla legge, con conseguenze che spaziano dal campo penale a quello civile. Con le recenti modifiche legislative, il Codice della Strada introduce pene più severe per chi abbandona i propri animali, specialmente se l’atto causa incidenti stradali con feriti o vittime.

La stretta sui reati di abbandono di animali ha lo scopo di fungere da deterrente, riducendo il numero di episodi tragici. La legge rafforza la consapevolezza sulla gravità dell’abbandono e le sue ripercussioni non solo sugli animali, ma sull’intera comunità, mettendo in evidenza come tali azioni possano mettere in pericolo la vita umana e causare significativi disagi sociali e economici. Vediamo nel dettaglio cosa comporta questa nuova regolamentazione.

Abbandono animali per strada: cosa cambia con la riforma del Codice della Strada

La riforma del Codice della Strada, attualmente in fase di revisione al Senato dopo essere stata approvata dalla Camera, mira a integrare misure più stringenti contro l’abbandono di animali. Tra le pene previste ci sono fino a sette anni di reclusione e il ritiro della patente di guida. Questa misura vuole agire come deterrente contro un fenomeno particolarmente diffuso nel periodo estivo, quando aumentano gli abbandoni in concomitanza con le ferie.

Abbandono animali: implicazioni penali

Secondo l’articolo 727 del Codice Penale, l’abbandono di animali è punito con l’arresto fino a un anno o con un’ammenda che varia da 1.000 a 10.000 euro. Con la nuova legge, questo reato acquisisce una gravità maggiore, introducendo una specifica aggravante se l’abbandono avviene in strada e causa incidenti stradali. L’introduzione di tali aggravanti ha lo scopo di rafforzare la protezione della sicurezza stradale e a punire più severamente comportamenti irresponsabili.

Abbandono animali e risarcimento danni: cosa dice la legge

Oltre alle sanzioni penali, chi abbandona un animale può trovarsi a dover risarcire i danni causati dalla sua azione. Questi danni possono includere le spese sostenute dal Comune per l’accalappiamento e il mantenimento dell’animale, nonché eventuali danni derivanti da incidenti stradali causati dall’animale abbandonato. In particolare, se un cane viene lasciato in mezzo a una strada e provoca un incidente, il proprietario originale sarà ritenuto responsabile per i danni.

Un’innovazione legislativa di rilievo è l’inserimento dell’abbandono di animali tra le cause scatenanti dell’omicidio stradale. Questo significa che, in caso di incidenti stradali mortali o con lesioni gravi causati da animali abbandonati, saranno applicati gli articoli 589-bis e 590-bis del Codice Penale. Questa connessione diretta tra abbandono di animali e gravi incidenti stradali mira a rafforzare la sicurezza sulle strade e a sensibilizzare ulteriormente sui rischi legati a tale comportamento negligente.

In aggiunta alla pena principale, le modifiche al Codice della Strada prevedono anche sanzioni accessorie, come la sospensione o la revoca della patente di guida. Queste misure sono proporzionate alla gravità dell’incidente causato e mirano a prevenire ulteriori comportamenti irresponsabili da parte dei trasgressori.

La novità dell’identificazione del luogo di abbandono

Un aspetto rilevante della nuova normativa riguarda l’identificazione precisa del luogo di abbandono. Per applicare le norme relative all’omicidio stradale, è necessario che l’abbandono avvenga su una strada o una pertinenza stradale. Sebbene la prova dell’abbandono in questi luoghi possa presentare delle criticità, la legge è chiara nel voler garantire che i responsabili siano adeguatamente puniti per azioni che compromettono la sicurezza pubblica.

Infatti, come riporta Il Sole 24 Ore, non è tanto associare l’incidente alla causa dell’animale abbandonato il problema, quando l’identificazione del luogo di abbandono (il cane potrebbe essere stato abbandonato in un parco e poi aver corso fino alla strada), visto che la sanzione relativa all’omicidio stradale deve riguardare un sinistro avvenuto su strade o su pertinenze stradali.