Non tornerà in cattedra la docente di un istituto superiore di Pescara, accusata di aver fatto sesso con una sua studentessa che, all’epoca dei fatti, aveva appena 14 anni. La prof resta sospesa per dodici mesi “dall’esercizio del pubblico ufficio di docente”: respinto il ricorso presentato dal suo legale.

Sesso con studentessa a Pescara, prof resta sospesa dall’incarico per dodici mesi

Il Tribunale del riesame dell’Aquila ha deciso di respingere la richiesta dell’avvocata Carla Tiboni. Resta quindi in vigore la misura cautelare precedentemente emessa dal gip del tribunale di Pescara.

Il ricorso puntava all’annullamento della misura cautelare, oppure a un provvedimento meno afflittivo. La docente, in questi mesi, non percepirà lo stipendio.

Il pm aveva chiesto per la donna gli arresti domiciliari, considerati però dal gip “sovrabbondanti” rispetto allo scopo, ritenendo sufficiente solo una misura che impedisse all’indagata di avere contatti con la studentessa e altre allieve.

La vicenda risale a circa due anni fa ma è emersa solo di recente, dopo la denuncia della psicologa dell’istituto con cui la ragazzina, oggi 16enne, si è confidata sul rapporto con l’insegnante.

La ricostruzione della vicenda che ha coinvolto alunna e docente

Secondo quanto riferito dalla ragazza, avrebbe avuto un rapporto sessuale in casa della docente 55enne, mentre altri incontri e approcci sarebbero avvenuti a scuola.

Non ci sarebbero state costrizioni, come evidenziato dalla stessa studentessa. Però, come ha scritto il gip nel provvvedimento,

Il rapporto di affidamento tra precettore e allieva vale a neutralizzare l’efficacia del consenso della minore.

La 16enne ha ammesso di trovarsi in una situazione di “confusione” e di disagio interiore. Il punto di rottura con l’insegnante è avvenuto tra la fine del 2023 e l’inizio del 2024, una volta che la studentessa ha deciso di mettere fine alla relazione.