Bonus badanti, sanzioni per il lavoro irregolare e maggiori controlli sul lavoro per effetto delle nuove assunzioni programmate all’Ispettorato nazionale del lavoro (Inl) sono solo alcune delle novità ufficializzate con l’approvazione del decreto Pnrr. Al Senato è arrivato l’ok, con 95 sì, 68 no e un astenuto.
Il decreto, arrivato blindato al Senato, diventa dunque legge. Tra le novità, l’esonero per il lavoro di colf e badanti, le sanzioni per il lavoro irregolare, la patente dei crediti, le novità degli appalti e subappalti, patente dei crediti, i benefici normativi e contributivi, la congruità della manodopera e le liste di conformità e le violazioni relative ai contributi.
Bonus badanti decreto Pnrr, ecco cosa c’è da sapere
Arriva l’ok definitivo al decreto Pnrr con novità che riguardano i badanti, con l’arrivo di un nuovo bonus, le nuove sanzioni per il lavoro irregolare e le nuove assunzioni per incrementare i controlli negli ambiti di lavoro per far emergere il sommerso e le irregolarità. Il provvedimento fissa una nuova formula di esonero dei contributi a favore dei lavoratori domestici (colf e badanti). Con questa misura, il decreto dà il via alle nuove tutele a favore della terza età.
Si inizia dagli anziani di oltre 80 anni di età che, fino al 31 dicembre 2025, avranno la possibilità di ottenere un esonero di tutti i contributi previdenziali da versare ai lavoratori domestici, entro il tetto di 3.000 euro all’anno da riparametrare sui mesi di lavoro, per rapporti di lavori trasformati a tempo indeterminato dei badanti assunti.
Bonus badanti decreto Pnrr, a chi spetta?
Concorrono a ricevere il bonus gli ultra 80enni che abbiano già l’indennità di accompagnamento e un indicatore della situazione economica equivalente (Isee) non superiore a 6mila euro all’anno. Non si può richiedere il bonus badanti per rapporti di lavoro già cessati con la stessa collaboratrice domestica o per una persona del nucleo familiare o parenti e affini.
Nuove sanzioni per il lavoro irregolare: ecco gli aumenti
Il nuovo decreto Pnrr rivede anche le sanzioni per il lavoro irregolare, provvedendo a un irrigidimento degli importi. La percentuale del 20% aumenta di dieci punti percentuali passando al 30% di sanzione pecuniaria per l’assenza di preventiva comunicazioni di inizio di un rapporto di lavoro da parte di chi assume nel settore privato. Aumentano tutte le sanzioni per periodo di irregolarità lavorativa (lavoro nero o sommerso). Le nuove soglie sono le seguenti:
- da 1.950 euro a 11.700 euro per ogni lavoratore in nero e per un impiego che non superi i 30 giorni di lavoro effettivo;
- da 3.900 euro a 23.400 euro per periodi di impiego a partire da 31 giorni e non oltre i 60 giorni;
- per periodi di impiego di un lavoratore non regolare di oltre 60 giorni l’importo della sanzione sale da 7.800 euro a 46.800 euro.
Ispettorato nazionale del lavoro, in arrivo il nuovo concorso 2024
Per i controlli sul lavoro, si prevedono maggiori assunzioni presso l’Ispettorato nazionale del lavoro. Il decreto Pnrr proroga le autorizzazioni delle immissioni di 466 unità che non sono state utilizzate dal precedente concorso pubblico. La proroga avviene fino al 31 dicembre 2025. Le maggiori risorse in entrata serviranno a incrementare il numero dei controlli sul lavoro.
L’Ispettorato nazionale del lavoro bandirà un nuovo concorso di 250 figure con assunzione a tempo indeterminato. I candidati potranno inviare la domanda per un ambito regionale e per una sola delle posizioni che verranno indicate nel bando. Si prevede, inoltre, l’immissione di 50 unità dell’Arma dei Carabinieri – dei quali, 25 ispettori e altrettanti appuntati – che andranno a incrementare l’organico per la tutela del lavoro.