In Basilicata ha debuttato il campo largo del centrodestra con i partiti della maggioranza di governo che sono stati ‘affiancati’ dai due principali partiti del centro, Azione di Carlo Calenda e Marcello Pittella e Italia Viva di Matteo Renzi (che ha appoggiato la lista Orgoglio Lucano), che nel conteggio finale hanno fatto la differenza, consegnando al governatore uscente Vito Bardi quei 14 punti percentuale che gli hanno consentito il bis al Consiglio regionale della Basilicata.
Un allargamento del perimetro del centrodestra che probabilmente si ripeterà anche in Piemonte, dove l’8 e il 9 giugno si voterà insieme alle Elezioni Europee per il rinnovo del consiglio regionale. Come in Basilicata, anche in Piemonte il centrodestra conferma il governatore uscente – anche lui di Forza Italia – Alberto Cirio, che già può contare dell’appoggio di Azione. Italia Viva ancora non ha sciolto le riserve, ma probabilmente alla fine l’esperimento lucano si ripeterà anche in Piemonte.
Elezioni in Basilicata, Gasparri: “Importante allargare il perimetro del centrodestra. Adesso pensiamo già al Piemonte”
Se i voti di Azione e Italia Viva hanno fatto da ago della bilancia, Forza Italia ha solo di che ritenersi soddisfatto per i risultati ottenuti nell’ultima tornata elettorale e non solo per la rielezione del suo governatore, ma anche per il 13,01% delle preferenze ottenute che se sommate al 7,03% fatto registrare, invece, dalla lista del presidente Bardi, “Orgoglio Lucano” i cui elettori sono comunque riferibili a Forza Italia, l’ambito di azione del partito di Antonio Tajani è più ampio, come sottolineato dal capogruppo dei senatori Maurizio Gasparri. Per dovere di cronaca bisogna evidenziare che la lista Orgoglio Lucano è stata sostenuta anche da Italia Viva di Renzi.
“Il nostro compito è allargare il perimetro del centrodestra, cosa che è avvenuta in Basilicata. Ognuno porta il suo contributo, ma, non c’è nessun antagonismo. Forza Italia sia in Abruzzo che in Basilicata passa dal 9 al 13 percento vuol dire che c’è una tendenza.”
Un allargamento del perimetro che potrebbe avere riflessi anche a livello nazionale? No, secondo il senatore Gasparri.
“Un accordo alle elezioni regionali non è indicatore di nessun accordo di natura nazionale. Noi abbiamo allargato il campo del centrodestra, ma si tratta di alleanze locali. Forse ce ne saranno anche altre in Piemonte, però non credo che questo prefiguri una diversa composizione delle coalizioni nazionali.”
Sorpasso FI sulla Lega, Gasparri: “Nessun antagonismo con la Lega, l’importante è la somma della coalizione”
“L’importante è la vittoria del centrodestra, non c’è alcun antagonismo e ognuno vuole prendere più voti, non è che noi adesso ci accontentiamo del 13% in Basilicata. Pensiamo già al Piemonte. L’importante è che la somma della coalizione sia vincente, non c’è alcuna ansia da prestazione”.
Le elezioni in Basilicata, oltre a confermare il primato nella coalizione del partito della presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, con il 17,39% dei voti, ha anche ribadito il sorpasso di FI sulla Lega che si è fermata al 7,81%, in linea con quanto fatto registrare lo scorso 10 marzo in Abruzzo.
“L’importante è la vittoria del centrodestra, non c’è alcun antagonismo e ognuno vuole prendere più voti, non è che noi adesso ci accontentiamo del 13% in Basilicata. Pensiamo già al Piemonte. I risultati vanno analizzati e io sono molto positivo.”