Realizzato da BiDiMedia s.r.l. per l’Associazione Bidimedia, il sondaggio politico sulle elezioni amministrative 2024 a Reggio Emilia ha coinvolto 800 residenti adulti del Comune emiliano, selezionati per rappresentare equamente genere, età, istruzione e altre variabili demografiche. Con un tasso di risposta del 60%, il sondaggio offre un’intuizione affidabile sulle opinioni politiche locali con un margine di errore di ±3,5%. Andiamo a vedere quali sono le attuali intenzioni di voto nelle risposte della comunità di Reggio Emilia.

Elezioni amministrative Reggio Emilia 2024: intenzioni di voto per le elezioni europee

In vista delle elezioni europee sempre più in avvicinamento (manca circa 1 mese e mezzo), le preferenze elettorali mostrano il Partito Democratico in testa con il 32,7%, seguito da Fratelli d’Italia al 21,1% e Movimento 5 Stelle al 10%. Altre liste minori come Alleanza Verdi e Sinistra e Lega raccolgono rispettivamente il 7,7% e il 6%.

Sopra la soglia del 4% troviamo Stati Uniti d’Europa (6%) e Forza Italia – Noi Moderati (5,9%), mentre sotto questo limite spicca Azione (3,8%).

PARTITORILEVAZIONE 20 APRILE
Partito Democratico32,7%
Fratelli d’Italia21,1%
Movimento 5 Stelle10%
Alleanza Verdi e Sinistra7,7%
Lega6%
Stati Uniti d’Europa6%
Forza Italia – Noi Moderati5,9%
Azione3,8%
Pace Terra Dignità2,3%
Democrazia Sovrana e Popolare1,4%
Libertà1,1%
Altra lista2%

Elezioni amministrative Reggio Emilia 2024: intenzioni di voto per il Comune

Per la carica di sindaco, BiDiMedia ha interrogato il campione sul livello di conoscenza della comunità nei riguardi dei candidati sindaci. Il risultato è sintetizzato nella seguente tabella:

QUANTA FIDUCIA HA NEI SEGUENTI CANDIDATI
CandidatoMoltaAbbastanzaPocaPer nullaNon soNon conosco
Marco Massari20%24%20%32%4%7%
Giovanni Tarquini19%18%18%40%5%8%
Fabrizio Aguzzoli12%33%20%30%5%12%
Paola Soragni8%14%28%47%3%24%
Gianni Tasselli9%12%24%47%8%32%
Simona Gherpelli6%11%36%37%10%42%

Relativamente alle intenzioni di voto, Marco Massari del centrosinistra guida con il 49% delle preferenze, distanziando Giovanni Tarquini del centrodestra al 36,5%. Gli altri candidati, tra cui Fabrizio Aguzzoli della Coalizione Civica e Paola Soragni del Movimento per Reggio, si attestano intorno al 10,2% e 2% rispettivamente.

SE DOMANI SI VOTASSE PER LE ELEZIONI COMUNALI A REGGIO EMILIA, LEI PER QUALE CANDIDATO A SINDACO VOTEREBBE?
CandidatoSchieramentoConsenso
Marco MassariCentrosinistra49%
Giovanni TarquiniCentrodestra36,5%
Fabrizio AguzzoliCoalizione Civica10,2%
Paola SoragniMovimento per Reggio2%
Gianni TasselliRifondazione Comunista1,2%
Simona GherpelliMovimento 3V1,1%
Affluenza65-69%
B/N1,9%
Non so24%

A livello di liste, le risposte sono state queste:

  • Partito Democratico: 32%
  • Lista Massari Sindaco: 4%
  • Movimento 5 Stelle: 3,8%
  • Azione: 3,5%
  • Verdi e Possibile: 2,6%
  • +Europa, Italia Viva e PSI: 2,3%
  • SIC! Sinistra in Comune: 1,6%
  • Fratelli d’Italia: 22,3%
  • Lista Civica Tarquini: 6,5%
  • Lega: 4,3%
  • Forza Italia – Noi Moderati: 4%
  • Coalizione Civica: 9,3%
  • Movimento per Reggio: 1,8%
  • Rifondazione Comunista: 1,1%
  • Movimento 3V: 0,9%

La valutazione sull’amministrazione uscente

L’amministrazione uscente guidata da Luca Vecchi è vista in maniera polarizzata: il 34% la valuta molto negativamente, mentre il 27% la considera positivamente. Questo indica un clima di divisione nell’opinione pubblica su come la città sia stata gestita negli ultimi anni.

Sicurezza e presidio dell’esercito e priorità urbane

La questione della sicurezza è particolarmente sentita in città, con il 41% dei rispondenti favorevoli a un forte presidio militare in stazione. La sicurezza resta infatti uno dei temi più urgenti per la città, ritenuta prioritaria dal 46% degli intervistati. Segue la situazione delle strade e del traffico (43%), il centro storico (23%), la scuola e i servizi alla persona (15%), il lavoro (13%), la lotta contro la mafia (13%), la casa e gli affitti (12%), i parchi e il verde (9%) e il turismo (6%).

Infine, il 44% degli intervistati ritiene che la propria vita sia peggiorata negli ultimi cinque anni, mentre il 32% non vede cambiamenti significativi.