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Guerra a Gaza, l’esercito israeliano sulle fosse comuni: “Accuse infondate”. Katz minaccia Amirabdollahian: “È solo l’inizio”

Proseguono i bombardamenti israeliani sulla Striscia di Gaza. Presi di mira il campo profughi del Nuiserat e Khan Younis orientale. Un uomo palestinese di 44 anni è stato ucciso a colpi di arma da fuoco durante un raid militare israeliano nella città di Gerico, nella Cisgiordania occupata, che ha ferito molte altre persone.

I manifestanti marciano verso la filiale dell’ambasciata americana a Tel Aviv chiedendo un accordo immediato sugli ostaggi

23:00

Centinaia di manifestanti marciano verso la filiale dell’ambasciata americana a Tel Aviv, bloccando parti di Dizengoff Street mentre chiedono un accordo per liberare immediatamente gli ostaggi detenuti da Hamas a Gaza.

 

Hezbollah rivendica attacco con razzi contro Israele

22:27

Il movimento islamista libanese Hezbollah ha annunciato in serata di aver lanciato decine di razzi verso il nord di Israele come rappresaglia per la morte di due civili nel sud del Libano in un attacco imputato a Israele.

Usa: “Molto presto costruzione molo per gli aiuti a Gaza”

22:21

Gli Stati Uniti inizieranno “molto presto” la costruzione di un molo per incrementare le consegne di aiuti disperatamente necessari a Gaza, lo annuncia il Pentagono.

Usa: proteste anti-Israele, 9 arresti a Università Minnesota

20:50

Nove persone arrestate per l’occupazione del campus dell’Università del Minnesota. I manifestanti si erano accampati in segno di protesta contro la guerra a Gaza e Israele e a favore dei palestinesi. La polizia ha fatto irruzione nell’area alle 6 di mattina e dato un’ora di tempo per liberare il campus.

Norvegia: “Unrwa ancora di salvezza, riprendere finanziamenti”

20:18

Il ministro degli Esteri norvegese, Espen Barth Eide, ha affermato che l’UNRWA è l’ancora di salvezza per i 2,3 milioni di abitanti di Gaza, invitando “i Paesi che hanno ancora congelato i loro contributi all’UNRWA a riprendere i finanziamenti”.

Oltre 130 arrestati nella “zona liberata” della New York University mentre gli accampamenti anti-israeliani invadono i campus statunitensi

20:15

Gli scontri sono scoppiati tra agenti della polizia di New York e manifestanti alla New York University dopo che la polizia è intervenuta per ripulire una “zona liberata” anti-israeliana creata dai manifestanti filo-palestinesi lunedì scorso, tra le notizie di incidenti antisemiti e le ultime violenze come disordini contro Israele.

 

Israele nega di aver fatto fosse comuni in ospedale Gaza

19:51

L’esercito israeliano ha respinto oggi come “infondate” le accuse di aver seppellito centinaia di palestinesi in un ospedale di Gaza e ha affermato di aver riesumato i corpi per verificare se tra di essi vi fossero degli ostaggi prima di seppellirli nuovamente.

Usa vogliono progressi ‘reali’ per finanziare Unrwa

19:16

Gli Stati Uniti vogliono “vedere progressi reali” presso l’agenzia Onu per i rifugiati palestinesi (Unrwa) prima di riprendere a finanziare l’organizzazione, afferma la Casa Bianca.

Attacco israeliano nel sud del Libano: 2 morti

18:57

Secondo i media locali, Israele ha colpito un edificio ad Hanine, nel sud del Libano, uccidendo due persone. Tuttavia, l’IDF non ha rivendicato il raid.

Norvegia: “Riprendere rifornimenti all’Unrwa”

18:34

La Norvegia ha chiesto a tutti i Paesi dell’Unione Europea di riprendere l’invio di aiuti all’agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati palestinesi (Unrwa).

Nella giornata di ieri, infatti, è stato reso noto il report degli esperti in cui si ribadisce che Israele non ha ancora presentato le prove a sostegno delle sue accuse sul coinvolgimento dell’agenzia nelle operazioni di Hamas.

Sono molto felice che Paesi come Australia, Canada, Finlandia, Germania, Islanda, Giappone e Svezia abbiano già revocato la loro decisione e ripreso i finanziamenti all’Unrwa. Vorrei ora invitare i Paesi che stanno ancora congelando i loro contributi all’Unrwa a riprendere i finanziamenti

Queste le parole del ministro degli esteri norvegese Espen Barth Eide.

Piantedosi e Bernini al Viminale: “Nessun dialogo con i violenti”

18:30

L’onda di proteste nelle università americane dilaga e arriva anche in Italia. Una serie di manifestazioni pro-palestina hanno portato alcuni studenti a scontrarsi violentemente con le forze dell’ordine. È accaduto a Torino, dove l’episodio gravissimo ha portato il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi e la ministra dell’Università e della Ricerca, Anna Maria Bernini ha discutere al Viminale, in un colloquio atteso per domani pomeriggio alle 18.

Nessun dialogo con chi aggredisce le forze dell’ordine e fa irruzione con la violenza nei convegni. Massima solidarietà ai tutori dell’ordine che anche oggi hanno dimostrato professionalità e dedizione. Quanto accaduto oggi a Torino è intollerabile e dimostra ancora di più l’utilità del comitato ordine e sicurezza convocato per domani

Queste le parole della ministra in un post su X.

Aperti 4 panifici a Gaza, Onu: “Una goccia nell’oceano”

18:06

Sono stati riaperti 4 panifici nel nord di Gaza, grazie agli sforzi del Programma alimentare mondiale, ma per l’agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati palestinesi la buona notizia è solamente una “goccia nell’oceano“.

L’Unrwa su X ha condiviso un post nel quale ha affermato che le autorità israeliane impediscono ai suoi convogli alimentari di raggiungere il nord della Striscia:

Abbiamo bisogno di un accesso sicuro e senza ostacoli. Le scorte di cibo sono una questione di vita o di morte

Katz: “Amirabdollahian questo è solo l’inizio”

18:00

Amirabdollahian, ti lamenti della forza e della rapidità delle sanzioni? Faresti meglio ad abituarti, questo è solo l’inizio. Il mondo libero si è risvegliato ed è determinato a fermare te e la sanguinaria dittatura iraniana

Così il ministro degli Esteri israeliano Israel Katz ha replicato con un post su X al ministro iraniano Hossein Amirabdollahian, a seguito del post di quest’ultimo sulle possibili sanzione dell’Ue, dopo l’attacco dello scorso fine settimana. Tweet nel qualche ha scritto:

Deplorevole vedere l’Ue decidere rapidamente di applicare ulteriori restrizioni illegali contro l’Iran

Martin: “Necessario uno Stato Palestinese”

17:50

Il ministro degli Esteri irlandese, Micheal Martin, ha sottolineato che il governo irlandese è disponibile a riconoscere uno Stato palestinese:

Ci sono persone che non vogliono che questo riconoscimento avvenga. E hanno cercato di ritardare, ritardare, ritardare per anni. Siamo disposti al riconoscimento e abbiamo detto che lo faremo quando riteniamo che il momento sia ottimale

Martin ha parlato in conferenza stampa insieme al suo omologo egiziano, Sameh Shoukry.

Micheal Martin

Usa: proteste contro Israele nelle Università

17:30

Sono centinaia gli attivisti arrestati in diverse Università degli Stati Uniti, durante le manifestazioni filo-palestinesi. A Yale, sono 45 le persone fermate dalla polizia, mentre oltre 130 alla New York University e un centinaio alla Columbia di New York.

Harvard ha chiuso il proprio campus e sospeso qualsiasi attività. Tuttavia, questa mattina, gli attivisti sono tornati a protestare, dormendo nel campus di Yale in sacchi a pelo. I manifestanti chiedono la revoca degli accordi con gli atenei israeliani e il disinvestimento delle industrie di armamenti dalle università.

Ieri sera, inoltre, gli studenti della California State Polytechnic University Humboldt si sono barricati in un edificio, i vertici dell’università hanno deciso di chiudere il campus e hanno invitato gli studenti allontanarsi da “una situazione pericolosa e volatile“. Il collettivo “Humboldt for Palestine” ha postato sui social che gli studenti hanno occupato la Siemens Hall e aggiungendo una lista di richieste.

Attacchi in Libano

17:10

L’esercito israeliano ha annunciato che le difese aeree hanno colpito e distrutto due edifici militari appartenenti a militanti di Hezbollah, nel sud del Libano. Più precisamente nell’area di Ayta ash-Shaab e Blida.

Pelosi: “Rifiutiamo la politica e il metodo di Netanyahu”

17:03

Noi riconosciamo il diritto di Israele a difendersi, ma rifiutiamo la politica e il metodo di Netanyahu. Terribile, cosa potrebbe essere peggiore di quello che ha fatto nella sua risposta?

Così, Nancy Pelosi, ex Speaker della Camera democratica, ha dichiarato riferendosi al premier israeliano e aggiungendo che “dovrebbe dimettersi, alla fine la responsabilità è sua“.

Il commento arriva durante l’intervista rilasciata a un’emittente irlandese, durante una visita in Irlanda. Pelosi ha ribadito il sostegno degli Stati Uniti per mantenere la sicurezza di Israele, tuttavia, la democratica ha sottolineato che Netanyahuda anni” è “un ostacolo” alla pace a causa dei suoi metodi, della sua politica e della sua ferrea opposizione alla creazione di due Stati:

Non so se abbia paura della pace, sia incapace di  farla o semplicemente non la voglia, ma è un ostacolo alla soluzione dei due Stati

Nancy Pelosi a Taiwan

Israele smentisce le fosse comuni a Khan Younis

17:00

Israele ha smentito qualsiasi suo coinvolgimento nelle fosse comuni ritrovate presso l’ospedale di Khan Younis dai volontari della Protezione civile palestinese. Erano centinaia i corpi di palestinesi ammassati nelle fosse nel sud della Striscia. Queste le parole dell’IDF in merito alla vicenda:

L’affermazione secondo cui le Idf hanno seppellito i palestinesi è completamente priva di fondamento

Le Nazioni Unite hanno avviato un’inchiesta “credibile e indipendente” sull’accaduto, mentre l’Onu ha dichiarato che i corpi sono stati “trovati con le mani legate e spogliati dei vestiti“. L’IDF ha specificato, però, di aver esaminato i cadaveri nello “sforzo per localizzare gli ostaggi in mano ad Hamas” e che ogni operazione militare è stata condotta in “maniera mirata” solo ove disponesse di informazioni sulla possibile presenza dei corpi degli ostaggi:

Gli esami sono stati effettuati in modo ordinato, rispettando la dignità del defunto e in modo rispettoso. I corpi sono stati riportati al loro posto in modo ordinato e corretto

Nuove evacuazioni a Gaza nord

16:25

Nuove evacuazioni a Gaza nord, come imposto da Israele, che ha definito l’area una “zona di combattimento pericolosa“. Riferisce la notizia l’emittente Sky News, che cita il portavoce dell’esercito israeliano.

Secondo questa fonte, le persone dovranno andare via da Beit Lahia, nel nord-est della regione, a pochi chilometri dalla città di Beit Hanoun, dove i carri armati israeliani hanno effettuato una nuova incursione durante la notte.

Iran: “Se Israele insiste, non ne rimarrà nulla”

16:00

Parole dure quelle del presidente iraniano Ebrahim Raisi, che in conferenza stampa durante la visita in Pakistan, ha dichiarato:

Se il regime sionista farà ancora una volta un errore e invaderà la sacra terra dell’Iran, la situazione sarà diversa e non è chiaro se rimarrà qualcosa di questo regime. Oggi la nazione iraniana si oppone alla corruzione, alla stravaganza e all’oppressione del regime sionista e continuerà a farlo. Sia l’Iran che il Pakistan sono stati difensori dell’oppressa nazione palestinese e continueranno questa difesa con orgoglio

global refugee forum 2023

Gaza, Borrell: “E’ di 90 miliardi il costo stimato ricostruzione a Gaza”

15:55

 “Le città a Gaza sono distrutte più di quelle tedesche nella Seconda guerra mondiale, tanto per capire il paragone. Una recente valutazione dei danni, condotta da Onu e Banca mondiale e sostenuta finanziariamente dall’Ue, ha valutato in circa 90 miliardi i danni diretti. Si tratta del costo della ricostruzione delle infrastrutture a Gaza. Sono dati di fine gennaio, quindi la situazione sarà ora peggiorata. Oltre il 60% delle infrastrutture fisiche è danneggiato e il 35% completamente distrutto”.

Lo ha dichiarato l’Alto rappresentante dell’Ue per la Politica estera e di sicurezza, Josep Borrell, nel dibattito in plenaria sulla situazione a Gaza.

Gaza: Hezbollah: “Droni contro due basi Israele per ritorsione”

15:10

Hezbollah ha rivendicato di aver lanciato attacchi con droni contro due basi nel nord di Israele come rappresaglia per l’uccisione stamane di un alto esponente della sua unità aerea nel sud del Libano. Da parte sua, l’esercito israeliano ha sostenuto che i raid non hanno avuto successo: i militari hanno “intercettato con successo due obiettivi aerei sospetti al largo della costa settentrionale”. 

Onu, Boldrini (Pd): “Basta scuse, Italia ripristini i fondi Unrwa”

14:30

“Le accuse che Israele ha rivolto all’Unrwa, l’agenzia dell’Onu per i rifugiati palestinesi, di essere collusa con Hamas sono infondate. Lo dimostra ufficialmente l’esito dell’indagine indipendentemente voluta dall’ONU e condotta da un team di analisti guidati dall’ex ministra degli esteri francese, Catherine Colonna. Ora basta attacchi a Unrwa e l’Italia ripristini immediatamente i fondi all’unica agenzia in grado di sostenere il popolo palestinese”.

Lo dichiara Laura Boldrini, deputata Pd e presidente del Comitato permanente della Camera sui diritti umani nel mondo.

Aggiunge Boldrini: “Non c’è scusa che tenga. In un momento in cui a Gaza le persone muoiono letteralmente di fame e malattie, è indispensabile fare tutto il possibile per salvare vite umane, a cominciare dal finanziamento all’Unrwa. E il governo prenda anche una posizione netta sulle fosse comuni scoperte all’ospedale Nasser di Khan Younis: centinaia di corpi tra cui tantissime donne e minori, molti dei quali torturati e giustiziati sono l’ennesima dimostrazione che sconfiggere Hamas è solo un alibi che Netanyahu usa per coprire il tentativo di annientare un intero popolo”.

M.O., Qatar: “Hamas resta a Doha finchè serve a negoziato”

13:50

La leadership politica di Hamas rimarrà a Doha finchè la sua presenza continuerà a favorire gli sforzi di mediazione volti a porre fine alla guerra a Gaza. Lo ha detto il portavoce del ministero degli Esteri del Qatar, Majed al-Ansari, aggiungendo che Doha continuerà a lavorare nel suo ruolo di mediatore.

“Finché la loro presenza qui a Doha, come abbiamo sempre detto, sarà utile e positiva in questo sforzo di mediazione, rimarranno qui”, ha detto il ministro qatariota riferendosi alla leadership di Hamas

M.O., Hamas: ” non accetteremo altro mediatore che il Qatar”

13:20

Hamas non ha fatto sapere che non accetterà altro mediatore che non sia il Qatar. Lo ha riferito l’emittente Al Mayadeen, affiliata a Hezbollah, citando un’importante fonte palestinese secondo la quale gli Stati Uniti hanno chiesto alla Turchia di partecipare agli sforzi di mediazione e di fare pressioni su Hamas per ottenere flessibilità nelle richieste. Il gruppo palestinese ha accolto con favore il coinvolgimento di Ankara nei colloqui, ma ha chiarito che non può essere un’alternativa al Qatar

La protezione civile palestinese recupera 35 corpi dalle fosse comuni a Khan Younis

12:46

Gli uomini della protezione civile e delle ambulanze palestinesi hanno scoperto oggi tre fosse comuni, con 35 corpi trovati nel complesso medico Nasser nella città di Khan Younis. La maggior parte dei corpi apparteneva a civili di età diverse e le forze di occupazione li hanno uccisi durante l’assalto al complesso e li hanno sepolti collettivamente al suo interno.

Ucciso alto esponente di Hezbollah nel sud del Libano

11:58

Le forze armate israeliane (IDF) hanno colpito ed ucciso Hussein Ali Azkul, alto ufficiale nell’unità di difesa aerea di Hezbollah nel sud del Libano. L’auto su cui viaggiava tra Sidone e Tiro.

Foto satellitari mostrano un allestimento tende a Khan Younis

11:47

Foto satellitari analizzate dall’Associated Press mostrano che Israele non sta desistendo dal suo proposito di voler iniziare la sua offensiva a Rafah. Ad ovest di Khan Younis, nella Striscia di Gaza, sono in costruzione delle tende per evacuare i civili da Rafah a Khan Younis e in altre aree.

Cisgiordania: 44enne ucciso in un raid israeliano a Gerico

10:25

Un uomo palestinese (44enne padre di 3 figli) è stato ucciso a colpi di arma da fuoco dalle forze israeliane nella città di Gerico, nella Cisgiordania. Altre due persone sarebbero rimaste ferite nei vicini campi profughi di Aqbat Jabr ed Ein el-Sultan.

Iran: “Le sanzioni Ue sono deplorevoli, ci siamo autodifesi”

10:06

Il ministro degli Esteri iraniano Hossein Amirabdollahian ha criticato in una nota la decisione dell’Ue di sanzionare l’Iran dopo il suo attacco ad Israele:

È deplorevole vedere l’Ue decidere rapidamente di applicare ulteriori restrizioni illegali contro l’Iran solo perché quest’ultimo ha esercitato il suo diritto all’autodifesa di fronte all’aggressione sconsiderata di Israele. È inoltre deplorevole che, mentre il regime israeliano continua il suo genocidio contro i palestinesi la reazione dell’Ue a tali crimini non sia altro che parole vuote“.

Il bilancio delle vittime di Gaza supera i 34.183 morti

10:04

Il bilancio delle vittime palestinesi dell’offensiva israeliana contro la Striscia di Gaza dal 7 ottobre 2023 è ora salito a 34.183, secondo fonti mediche. Fonti hanno aggiunto che almeno altre 77.143 persone sono rimaste ferite nell’assalto.

Proseguono le ricerche delle fosse comuni all’ospedale Nasser

9:56

Dopo che l’esercito israeliano si è ritirato da Khan Younis all’inizio di questo mese, i residenti sono tornati ogni giorno all’ospedale Nasser alla ricerca dei corpi dei loro cari con l’obiettivo di seppellirli in tombe permanenti altrove.

L’agenzia di protezione civile afferma che da venerdì sono stati recuperati complessivamente 283 corpi nel cortile dell’ospedale. Il Comitato internazionale della Croce Rossa ha donato ai medici 1.500 sacchi per cadaveri e indumenti protettivi per aiutarli a scavare il terreno e spostare i cadaveri.

“Sono venuto qui per il quinto giorno alla ricerca del corpo di mio figlio Jamal. Ma sfortunatamente non ho trovato il corpo di mio figlio”, ha dichiarato Raeda Abu al-Ola.

Gli operatori della Protezione civile continuano a cercare resti umani. Israele non ha ancora commentato gli omicidi e le sepolture di massa avvenute nell’ospedale.

Aerei da combattimento israeliani colpiscono il villaggio di Yaroun, nel sud del Libano

9:22

L’esercito israeliano ha affermato che i suoi aerei da guerra hanno effettuato attacchi notturni sul sud del Libano, colpendo cinque siti che riteneva fossero “infrastrutture terroristiche” di Hezbollah nelle vicinanze del villaggio di Yaroun, vicino al confine con il nord di Israele.

Le forze di terra israeliane hanno anche “attaccato per rimuovere una minaccia” più recentemente nell’area di Yaroun, hanno detto i militari in un post sui social media insieme a un video sgranato che mostra apparentemente edifici polverizzati durante gli attacchi aerei sul Libano.

Il bilancio delle vittime di Gaza ammonta a 34.183 durante l’attacco israeliano

8:45

Il numero delle persone uccise nella guerra di Israele a Gaza ha raggiunto quota 34.183, secondo il ministero della Sanità del territorio palestinese.

Altri 77.143 sono rimasti feriti nei sei mesi di guerra.

L’Iran definisce le sanzioni dell’Ue “deplorevoli”

8:15

“È deplorevole vedere [l’Unione Europea] decidere rapidamente di applicare ulteriori restrizioni illegali contro l’Iran solo perché l’Iran ha esercitato il suo diritto all’autodifesa di fronte alla sconsiderata aggressione di Israele”, ha dichiarato su X il ministro degli Esteri iraniano Hossein Amirabdollahian.

“È anche deplorevole che mentre il regime israeliano continua il suo genocidio contro i palestinesi attraverso diversi crimini di guerra, attacchi missilistici e carestia, la reazione dell’UE a tali crimini non è altro che parole vuote”

Il ministro ha invece garantito sanzioni contro Israele.

L’Unione Europea ha annunciato sanzioni contro Teheran in seguito al suo attacco a Israele, ampliandole ieri per limitare ulteriormente le esportazioni di armi iraniane di qualsiasi drone o missile verso i rappresentanti iraniani e la Russia.

Cecchini, razzi e mortai palestinesi prendono di mira le forze israeliane nelle battaglie di Beit Hanoon

7:40

Lunedì le forze israeliane che operano nella città di Beit Hanoon, nel nord di Gaza, sono state colpite dal fuoco dei cecchini e da attacchi di mortai e granate da parte di gruppi armati palestinesi, riferiscono gli osservatori di guerra.

I combattenti di Hamas e delle Brigate dei Martiri di Al-Aqsa, l’autoproclamata ala militare di Fatah, hanno riferito di diversi attacchi effettuati contro unità israeliane a Beit Hanoon e ad est della città, che si trova nell’angolo nord-orientale della Striscia di Gaza.

Secondo i think tank militari statunitensi Institute for the Study of War (ISW) e Critical Threats Project (CTP), le forze israeliane hanno effettuato “molteplici raid contro le milizie palestinesi a Beit Hanoun nelle ultime settimane”.

Tuttavia, la resistenza palestinese continua a Beit Hanoon.

“Questi attacchi e le incursioni [dell’esercito israeliano] indicano che cellule della milizia palestinese rimangono a Beit Hanoun”, hanno detto l’ISW e il CTP nel loro ultimo rapporto sulla situazione di Gaza, sottolineando che la situazione nella città rimane quella “valutata in precedenza”.

Bombardamento israeliano a Beit Lahiya, nel nord di Gaza | VIDEO

7:16

Al Jazeera Arabic ha ottenuto e verificato riprese video che mostrano il momento di un attacco israeliano a un edificio residenziale a Beit Lahiya.

Il rumore dell’esplosione è seguito da grida mentre le persone si mettono al riparo e ondate di fumo sul luogo dell’attacco, nel nord della Striscia di Gaza.

Il video cattura anche l’immensa distruzione dell’edificio residenziale.

“Aura di paura”: attacchi aerei su Rafah visti come preludio all’attacco di terra israeliano

7:10

L’UNRWA riferisce di una “palpabile aura di paura” tra gli sfollati palestinesi stipati nell’area di Rafah , nel sud di Gaza, tra gli attacchi aerei israeliani e le promesse da parte dei funzionari israeliani di un’invasione imminente.

“Gli attacchi aerei su Rafah hanno accresciuto le preoccupazioni per un’escalation in quest’area più meridionale di Gaza, che già ospita oltre la metà della popolazione di Gaza”, ha affermato l’Ufficio delle Nazioni Unite per il coordinamento degli affari umanitari nell’ultima valutazione delle condizioni nel territorio devastato dalla guerra. .

Un alto funzionario dell’UNRWA ha sottolineato l’importanza di consentire ai civili un passaggio sicuro per trasferirsi da Rafah prima che inizi l’invasione di terra da parte delle forze israeliane.

Si stima che circa 1,4 milioni di palestinesi siano fuggiti a Rafah – un’area che misura circa 64 chilometri quadrati (25 miglia quadrate) – nella speranza di mettersi al sicuro dagli attacchi israeliani che hanno polverizzato le aree nord, centro e sud di Gaza negli ultimi sei mesi.

I governi stranieri, compresi gli Stati Uniti, il più fedele alleato di Israele, e le agenzie umanitarie internazionali, avvertono di una catastrofe umanitaria se le forze israeliane andassero avanti con il loro piano di lanciare un’invasione di terra dell’area di Rafah.