Dopo il quarto halving di Bitcoin, molti minatori potrebbero decidere di abbandonare l’icona crypto per spostarsi verso l’intelligenza artificiale. Ad affermarlo è il gestore patrimoniale CoinShares, in un rapporto che è stato pubblicato nella giornata di venerdì. Una previsione fondata in particolare sul fatto che per questo genere di attività potrebbero contare su luoghi molto più sicuri dal punto di vista energetico. Una maggiore sicurezza che, in definitiva, si andrebbe a tradurre in maggiori entrate.
L’halving potrebbe spingere molti miners di BTC verso l’AI
Venerdì sera si è finalmente verificato l’halving di Bitcoin, il quarto della serie. Un evento atteso da mesi che ha non solo suscitato discussioni a non finire, ma anche prodotto mutamenti notevoli nell’ecosistema del token inventato da Satoshi Nakamoto.
Tra quelli che erano attesi c’è naturalmente la maggiore difficoltà per le mining farm di guadagnare ora che le ricompense di blocco sono scese del 50%. Ne consegue che molte di loro potrebbero ben presto smettere di dedicarsi a BTC e passare ad altri progetti.
Ad analizzare la nuova situazione che si è creata è stato in particolare CoinShares, che ha elaborato un rapporto nello stesso giorno dell’halving. Al suo interno si afferma che alcune società minerarie, come BitDigital (BTBT), Hive (HIVE) e Hut 8 (HUT) stanno già generando entrate dall’intelligenza artificiale. Allo stesso tempo, TeraWulf (WULF) e Core Scientific (CORZ) hanno già iniziato operazioni di intelligenza artificiale o varato piani di crescita nello spazio AI.
I ricercatori, guidati da James Butterfill, hanno quindi affermato: “Questa tendenza suggerisce che l’estrazione di Bitcoin potrebbe spostarsi sempre più verso siti energetici non recuperabili, mentre gli investimenti nell’intelligenza artificiale crescono in luoghi più stabili”.
Una tendenza provocata dai sostanziali aumenti degli oneri derivanti dall’halving e, in particolare, dal pratico raddoppio di quelli relativi a elettricità e costi di produzioni. Aumenti cui le società minerarie potrebbero decidere di fare argine tramite l’ottimizzazione dei costi energetici, l’aumento dell’efficienza mineraria e l’acquisto di hardware a prezzi più convenienti.
Per quanto concerne i costi, sul rapporto è possibile leggere: “Il costo medio ponderato della produzione nel quarto trimestre è stato di circa 29.500 dollari; dopo il dimezzamento, si prevede che sarà di circa 53mila dollari”. Aggiungendo che il costo medio di produzione dell’elettricità nel quarto trimestre è stato di circa 16.300 dollari per bitcoin, un livello che dovrebbe aumentare fino a circa 34.900 dollari dopo il dimezzamento delle ricompense.
Secondo le previsioni degli estensori del rapporto, l’hashrate, ovvero la potenza computazionale combinata che viene usata al fine di estrarre ed elaborare le transazioni sulla blockchain, potrebbe salire a 700 exahash entro il 2025, ma potrebbe scendere del 10% dopo l’halving, in quanto i minatori provvederanno a spegnere i macchinari non redditizi.
Quali potrebbero essere i riflessi sul prezzo di Bitcoin?
Ove si venisse a realizzare la migrazione dei minatori dal mining di Bitcoin all’intelligenza artificiale, le ricadute sul prezzo di BTC potrebbero essere notevoli. Ne verrebbe infatti a derivare un ulteriore rallentamento della produzione di nuovi token. Un rallentamento che avrebbe luogo in un momento in cui la domanda sembra ormai sul punto di aumentare.
A provocare tale aumento sarebbe in particolare la richiesta sempre più forte degli investitori istituzionali. Se, come ha affermato Bybit in un suo report le riserve di Bitcoin potrebbero esaurirsi in nove mesi, la situazione si farebbe estremamente delicata. Anche perché le balene, lungi dal vendere, sembrano orientate a trattenere i token nel lungo termine. Lo shock dell’offerta, quindi, potrebbe causare quella bull run la quale, almeno per ora, stenta ad avviarsi.
Proprio per questo motivo, sembra abbastanza inutile scrutare i grafici di Bitcoin, di ora in ora. Il problema, stante le condizioni che si stanno intrecciando, non è se la quotazione di Bitcoin esploderà, ma quando.