Gli effetti del riscaldamento globale preoccupano, non solo per i danni che possono causare sulla superficie del pianeta, ma anche sotto terra. Recentemente un gruppo di scienziati ha rinnovato un allarme che era stato lanciato già alcuni anni fa.
Quello dei pericoli sugli edifici e sulle grandi città derivati dall’aumento delle temperature del sottosuolo. Il fenomeno del cambiamento climatico sotterraneo interessa tutto il mondo ma mette a rischio in particolare alcune aree, anche l’europa. Vediamo quali sono del cause di questo problema, e gli effetti a lungo termine che minacciano le zone urbane.
Allarme cambiamento climatico sotterraneo: cos’è
Il cambiamento climatico sotterraneo è un fenomeno che provoca effetti sulla deformazione del sottosuolo dovuti al riscaldamento e all’aumento delle temperature. Questo problema però, solo recentemente è stato associato a quello più ampio del riscaldamento globale dovuto all’aumento delle emissioni e delle attività umane.
Perchè precedentemente si credeva che fosse dovuto esclusivamente al calore diffuso dalle strutture degli edifici e dai trasporti urbani. Invece uno studio condotto dalla Northwestern University, ha per la prima volta dimostrato come il caldo estremo dovuto non solo agli eventi meteorologici ma anche dall’effetto serra può causare numerosi danni alle costruzioni nel sottosuolo ed in particolare alle fondamenta dei grandi palazzi nelle aree più affollate e densamente popolate.
Cause ed effetti
Le cause del del cambiamento climatico sotterraneo sono prevalentemente dovute all’aumento della temperatura che avviene nel sottosuolo dovuto a vari fattori. Prevalentemente nelle aree urbane e quindi nella grandi città, gli edifici producono calore dovuto ad una maggiore necessità di energia e alle attività umane derivate.
Questo, combinato con un maggiore riscaldamento del suolo a causa degli eventi climatici che sono sempre più estremi, con ondate di calore da record, anno dopo anno, contribuisce alla deformazione di alcune strutture civili. Il risultato è che, a lungo termine si potrebbero verificare sprofondamenti con gravi rischi dovuti allo spostamento delle fondamenta.
Perchè è una minaccia per gli edifici in città
Gli edifici delle città più urbanizzate sono minacciati dal cambiamento climatico sotterraneo. Questo perchè nella progettazione non è stato ovviamente tenuto conto del fenomeno che tende a deformare le superfici e a far sprofondare il terreno.
Come ha evidenziato l’autore dello studio Alessandro Rotta Loria, ricercatore del dipartimento di ingegneria ambientale della Northwestern University, le deformazioni possono essere molto silenziose ma proseguire per anni prima di vederne i veri effetti. Per questo le strutture potrebbero non resistere alle variazioni, anche se si tratta di spostamenti di pochi millimetri.
Tuttavia, questo non significa che gli edifici crolleranno all’improvviso, ma che necessiteranno di aggiustamenti per evitare la compromissione del funzionamento di tali infrastrutture. Inoltre, potrebbero verificarsi nel tempo assestamenti continui, che anche se lenti rischiano di provocare crepe, fessure o infiltrazioni di acqua. Senza contare che la deformazione di terreno potrebbe essere un pericolo per quanto riguarda l’eventuale contaminazione delle falde acquifere sotterranee.
Dove si rischia di più
Come ha dimostrato lo studio effettuato per stabilire gli effetti a lungo termine del cambiamento climatico sotterraneo, saranno le strutture più antiche a subire le peggiori conseguenze del fenomeno. Soprattutto quelle costruzioni che sono presenti a partire dalle epoche medievali, proprio perchè non progettate per resistere a deformazioni del terreno dovute ad eventi esterni che sono lente ma proseguono nel tempo aumentando.
La temperatura del sottosuolo infatti sta crescendo sempre di più, e il calore si sta sempre più diffondendo dagli edifici ad un ritmo che, in base a ricerche precedenti arrivava a 0,1 a 2,5 gradi Celsius ogni 10 anni. I rischi maggiori per le deformazioni, oltre alle aree urbane e densamente popolate con edifici particolarmente antichi possono essere anche nelle aree costruite su terreni argillosi. Specialmente quelli a grana fine come l’area di Chicago Loop, cioè il centro della metropoli nel quale è stata condotta la ricerca universitaria.