Sempre più spesso il personale sanitario italiano è messo a dura prova. Non solo le gravi problematiche dovute alla mancanza di risorse materiali e umani, lo stress e i turni infiniti, adesso medici e infermieri devono vedersela con gli atti violenti di pazienti e familiari. È che è successo a una infermiera di Pesaro, aggredita, senza alcun motivo, durante il turno di lavoro da una 32enne: arrestata.
Infermiera aggredita a Pesaro: arrestata donna 32enne
Ennesima aggressione al personale medico durante lo svolgimento delle proprie funzioni all’ospedale di San Salvatore di Pesaro. Vittima una infermiera aggredita da una donna di 32 anni, di origine straniera. La violenza è avvenuta durante il turno di notte fra sabato 20 e domenica 21 aprile.
Secondo le prime ricostruzioni, la 32enne era in forte stato di agitazione, mentre aspettava un familiare finito al pronto soccorso dell’ospedale. L’infermiera, quindi, avrebbe cercato di tranquillizzarla, ma questa sarebbe andata in escandescenze.
La donna avrebbe, dapprima, strattonato la dipendente, poi l’avrebbe afferrata per i capelli e scagliata a terra. L’episodio ha richiesto l’intervento della vigilanza, ma la 32enne avrebbe cominciato a inveire e malmenare anche gli agenti.
Nadia Storti (dir. gen. San Salvatore): “Episodi troppo frequenti”
I vigilantes hanno richiesto, poi, l’intervento dei carabinieri, che hanno arrestato la donna con l’accusa di resistenza a pubblico ufficiale e interruzione di pubblico servizio. L’increscioso episodio, però, è solo l’ennesimo di una già troppo lunga lista di aggressioni.
L’ospedale San Salvatore ha confermato questa mattina la notizia, stringendosi in solidarietà alla dipendente. La direttrice generale dell’azienda sanitaria, Nadia Storti, ha commentato la vicenda, dichiarando che:
Episodi di questo genere sono sempre più frequenti nelle strutture sanitarie, accessibili al pubblico ventiquattr’ore su ventiquattro e per questo meritano una dura condanna. Il personale sanitario dedica la propria vita a garantire cure e assistenza a chiunque ne abbia bisogno e non dovrebbe mai essere oggetto di violenza
Per cercare di arginare fenomeni di questo tipo, in tutto l’ospedale sono state installate, nel corso degli anni, numerose telecamere di videosorveglianza, entro i limiti garantiti dalla normativa sulla privacy. Istituita, inoltre, una guardia armata ventiquattr’ore su ventiquattro, attiva sette giorni su sette.