Continua la presentazione dei simboli dei partiti per le elezioni Europee 2024. In attesa di sapere se su quello del Pd ci sarà il nome della segretaria Elly Schlein, la tendenza dei principali partiti italiani è quella di indicare il nome del leader sul simbolo, indipendentemente dalla candidatura o meno di questi ultimi.
Una scelta diversa è stata fatta, invece, dal Movimento 5 Stelle che ha scelto di riportare sul proprio simbolo, depositato nella giornata di ieri, la parola “pace” preceduta dal simbolo dell’hashtag.
Una scelta che è stata spiegata dal capogruppo al Senato, Stefano Patuanelli, che ha anche criticato la scelta dei leader dei principali partiti italiani di candidarsi pur sapendo che non andranno al Parlamento Europeo.
Elezioni Europee 2024, Patuanelli: “La parola Pace nel simbolo? Una scelta di coerenza”
La scelta di inserire la parola “Pace” sul simbolo del Movimento 5 Stelle per le Elezioni Europee 2024 in programma l’8 e il 9 giugno, è stata una scelta di coerenza con la posizione che il partito di Giuseppe Conte ha sempre avuto in merito ai conflitti in Ucraina, prima, e in Medio Oriente, poi.
“Alle elezioni Europee il Movimento5Stelle per coerenza con la propria azione politica ha deciso di inserire la parola Pace nel proprio simbolo. Da molti mesi, infatti, diciamo che le azioni negoziali devono prevalere sull’ipocrisia di mandare esclusivamente armi in Ucraina.”
Ha spiegato il senatore Patuanelli.
Patuanelli: “Candidarsi per non andare in Europa è una presa in giro per gli elettori”
Sottolineando la scelta dell’ex presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, di non candidarsi per il Parlamento Europeo a differenza di quanto fatto dalla segretaria del Pd, Elly Schlein, dal vicepremier, Antonio Tajani, e quasi certamente della premier, Giorgia Meloni (candidatura per la quale si attende solo l’ufficialità), per non “prendere in giro” gli elettori.
“Sempre per coerenza il presidente Conte ha ribadito che non sarà candidato alle elezioni Europee. Riteniamo, infatti, che sia una presa in giro per gli elettori candidarsi sapendo che poi non si andrà a svolgere quel ruolo.”
Una critica alla segretaria del Partito Democratico?
“Non è una critica alla Schlein, è una critica a tutte quelle forze politiche che in qualche modo prendono in giro gli elettori. Riteniamo che candidarsi alle Europee sapendo già che, poi, si rinuncerà può portare ad un vantaggio elettorale, ma alla lunga i cittadini si accorgono di chi li prende in giro e chi invece è coerente con i propri principi e i propri valori.”