Il prossimo 25 aprile, a Gallarate, in provincia di Varese, promette di esser una giornata ad alta tensione non solo per il caso-Scurati, scatenato dopo che l’intervento dello scrittore alla trasmissione di Rai Tre CheSarà di Serena Bortone è saltato, ma anche per il divieto del sindaco della Lega, Andrea Cassani, di far svolgere il tradizionale corteo che celebra la Liberazione dal nazi-fascismo.
25 aprile, il sindaco di Gallarate Cassani: “Quest’anno non ci sarà nessun corteo ufficiale”
Per capirne il motivo, bisogna riavvolgere indietro il nastro degli eventi fino ad arrivare al 25 aprile 2023, quando, a detta del primo cittadino, l’Anpi, al termine della manifestazione ufficiale, ne iniziò un’altra non autorizzata. Tag24.it, per chiarire meglio la situazione, riporta, in esclusiva, le motivazioni di entrambe le parti.
“L’anno scorso, guarda caso quando un governo di centrodestra si era appena insediato, al termine delle celebrazioni ufficiali, l’Anpi si è resa protagonista di una vera e propria contromanifestazione, con tanto di banda musicale che se n’era stata nascosta fino all’ultimo minuto e improvvisamente sbucò fuori. Così, partì un contro-corteo non previsto.”
afferma il sindaco Cassani, che poi aggiunge:
“Fu un modo sbagliato di celebrare il 25 aprile, quasi come se fosse una festa privata dell’Associazione partigiani. Per questo, quest’anno ho deciso che non ci sarà alcun corteo ufficiale. Le celebrazioni, che comprendono il mio intervento, si svolgeranno solo presso il milite ignoto del nostro cimitero”.
Il sindaco: “Io antifascista? Il fascismo è finito…”
Alla domanda se ha difficoltà a dichiararsi antifascista, il sindaco Cassani risponde in questo modo:
“Il fascismo non esiste più da 75 anni. Gli unici che non se ne sono accorti sono i comunisti che trovano nell’antifascismo la loro unica ragione di vita”.
Mascella (ANPI): “Non accetteremo alcuna restrinzione. Il sindaco è contro la Resistenza”
La sezione gallaratese dell’Associazione partigiani guidata da Michele Mascella la mette, invece, così:
“Anche quest’anno faremo il nostro corteo per le strade del centro cittadino: per noi è irrinunciabile. Noi non facciamo controcortei: in realtà, il sindaco già lo scorso anno aveva dimezzato il percorso. E noi abbiamo voluto prolungarlo fino a largo Camussi, in pieno centro di Gallarate, dove tradizionalmente si è sempre festeggiato il 25 aprile davanti al monumento alla Resistenza di Arnaldo Pomodoro”.
Mascella, poi, conclude:
“Nella nostra città è dal 1946 che si sfila rispettando questo percorso. E non accettiamo alcuna restrizione della cerimonia. Il sindaco, purtroppo, è contro la Resistenza”.