È avvenuto l’insediamento ufficiale di Gabriele Fava come nuovo Presidente dell’INPS. Nella cerimonia tenutasi presso Palazzo Wedekind a Roma, è stato anche presentato il nuovo Consiglio d’Amministrazione (CdA), segnando l’avvio di un percorso che mira a una trasformazione radicale del sistema di welfare da “difensivo” a “generativo“. In altre parole, l’obiettivo è trasformare l’INPS in un ente non solo di gestione delle risorse, ma anche di creazione di valore aggiunto per i cittadini.
Chi è Gabriele Fava, nuovo presidente dell’INPS
Gabriele Fava, avvocato con una lunga esperienza in ambito giuridico, lavorativo e di consulenza per enti pubblici e privati, è stato nominato Presidente dall’ultimo Consiglio dei Ministri su proposta del Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali. La sua esperienza comprende anche incarichi di prestigio come il Commissario straordinario di Alitalia e la presidenza in società di rilievo nazionale.
Dopo aver conseguito la laurea in Giurisprudenza nel 1989 e aver passato gli esami di stato per procuratore legale nel 1992 e per avvocato nel 1997, Fava ha costruito una carriera notevole. Oltre alla pratica legale, ha ricoperto incarichi importanti come membro della Commissione iniziative legislative dell’ordine degli avvocati di Milano e come docente e coordinatore di master per Il Sole 24 Ore.
Fava ha intrapreso la carriera di avvocato a Milano, fondando lo studio legale Fava & Associati. La sua carriera è contraddistinta da numerosi ruoli di rilievo, includendo consulenze per il presidente della VI Commissione permanente finanze della Camera dei deputati e incarichi significativi all’interno di Confindustria.
Chi è Gabriele Fava: la nuova visione per l’INPS
Il presidente Fava ha delineato una strategia chiara per il suo mandato: trasformare l’INPS in un ente che non solo gestisce risorse, ma che crea valore aggiunto per i cittadini. Un elemento chiave di questa trasformazione è la “grande campagna di ascolto” che coinvolgerà stakeholder interni ed esterni, dalle pubbliche amministrazioni alle imprese, per consolidare e migliorare i servizi offerti.
Dopo il suo insediamento, Fava ha tenuto incontri con direttori centrali e territoriali per delineare e condividere la sua visione per l’INPS, ponendo in evidenza l’importanza di un approccio proattivo per soddisfare le esigenze dei cittadini e migliorare le interazioni tra l’INPS e i suoi vari portatori di interessi. L’obiettivo è di rafforzare l’efficacia dell’INPS, migliorando i servizi e rendendo l’ente un modello di gestione del welfare innovativo e reattivo.
L’INPS, già il più grande ente previdenziale d’Europa, serve una vasta platea di oltre 42 milioni di utenti e dispone di una rete di 671 sedi sul territorio nazionale. La sfida sarà quindi quella di mantenere un alto livello di servizio mentre si innovano e si introducono nuovi processi e tecnologie.
Da chi è composto il nuovo Consiglio d’Amministrazione dell’INPS
Il nuovo CdA è composto da quattro membri, ciascuno con un ricco background nel settore del welfare e della gestione pubblica:
- Micaela Gelera, porta con sé una profonda conoscenza interna dell’istituto. Dall’estate del 2023 ha servito come Commissario straordinario dell’INPS. Esperta di welfare, ha gestito politiche assicurative e previdenziali ed è stata la prima donna a guidare l’INPS.
- Marialuisa Gnecchi, figura di spicco nella CGIL/AGB dell’Alto Adige, ha una lunga storia di servizio pubblico che include incarichi come Vicepresidente della Regione Trentino-Alto Adige. Ha ricoperto il ruolo di Vicepresidente dell’INPS dal 2019 al 2023 e ha una lunga carriera politica a livello provinciale e regionale, fornendo una solida esperienza nella gestione delle politiche sociali.
- Antonio Di Matteo, con esperienze come Assessore comunale e membro di vari consigli, inclusi il CNEL e l’ENPALS, ha un background significativo nella rappresentazione degli interessi dei lavoratori, servendo in diverse capacità amministrative e accumulando un’ampia esperienza nella gestione delle politiche del lavoro e della formazione.
- Fabio Vitale, ha un background in economia, giurisprudenza e sociologia, e ha ricoperto ruoli di leadership all’interno dell’INPS e altri enti governativi, concentrando i suoi sforzi sulla vigilanza e il controllo dell’economia sommersa.